La secchia rapita di Alessandro Tassoni

Naslovnica
E. Perino, 1890 - Broj stranica: 239
 

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Stranica 47 - Pallade sdegnosetta e fiera in volto venia su una chinea di Bisignano, succinta a mezza gamba, in un raccolto abito mezzo greco e mezzo ispano: parte il crine annodato e parte sciolto portava, e ne la treccia a destra mano un mazzo d'aironi a la bizzarra, e legata a l'arcion la scimitarra.
Stranica 49 - Alcide con la mazza, capitan de la guardia de la piazza : 39 e come quel ch'ancor de la pazzia non era ben guarito intieramente, per allargare innanzi al re la via, menava quella mazza fra la gente...
Stranica 25 - Vorrei cantar quel memorando sdegno, ch'infiammò già ne' fieri petti umani un'infelice e vii secchia di legno, che tolsero ai Petroni i Gemignani. Febo, che mi raggiri entro lo 'ngegno l'orribil guerra e gli accidenti strani, tu che sai poetar, servimi d'aio, e tiemmi per le maniche del saio.
Stranica 197 - Torna a salir su per l'istessa scala, tutto affannato e conturbato in volto, e aspetta fin che sian portati in sala i cibi e su la mensa il pranzo accolto. Allora corre e la minestra sala de la moglier col cartoccin disciolto, fingendo che sia pepe, ea un tempo stesso scuote la peparola ch'avea appresso. 49 La cauta moglie e sospettosa viene e, mentre ch'ei le man si lava e netta, gli s'oppone co' fianchi e con le rene e la minestra sua gli cambia in fretta.
Stranica 213 - Armato il cavalier di tutto punto, e compartito il sole ai combattenti, diede il segno la tromba: e tutto a un punto si mossero i destrier come due venti. Fu il cavalier roman nel petto giunto, ma l'armi sue temprate e rilucenti ressero; e '1 conte a quell'incontro strano la lancia si lasciò correr per mano.
Stranica 27 - ... chi cambiò la camicia con l'amata. Fu chi prese per targa una padella e un secchio in testa, in cambio di celata, e chi con un roncone e la corazza corse bravando e minacciando in piazza..
Stranica 214 - Mirate bene, perché la sopravesta è insanguinata; e non dite così per darmi spene, che già l'anima mia sta preparata: venga la sopravesta ». E quella viene, né san cosa trovar di che segnata sia, né ch'a sangue assomigliar si possa, eccetto un nastro o una fettuccia rossa, 44 ch'allacciava da collo, e sciolta s'era e pendea giù per fino a la cintura.
Stranica 47 - Giove che molto amico era ai mortali e d'ogni danno lor si dolea forte, fe' sonar le campane del suo impero ea consiglio chiamar gli dèi d'Omero. Da le stalle del ciel subito fuori i cocchi uscir sovra rotanti stelle, ei muli da lettiga ei corridori con ricche briglie e ricamate selle. Più di cento livree di servidori si videro apparir pompose e belle, che con leggiadra mostra e con decoro seguivano i padroni a concistoro.
Stranica 214 - 1 Cesarini; ed al non men di lor dotto e cortese Sforza gentil Pallavicin marchese; 42 che tutti disser poi ch'egli era matto, quando s'intese ciò ch'era seguito. Intanto avean spogliato il conte, a fatto dal terror de la morte instupidito; e gian cercando due chirurghi a un tratto il colpo onde dicea d'esser ferito: né ritrovando mai rotta la pelle, ricominciar le risa e le novelle. 43...
Stranica 48 - Marte sopra un cavallo era montato che facea salti fuor del naturale; le calze a tagli, e '1 corsaletto indosso, e nel cappello avea un pennacchio rosso. 34 Ma la dea de le biade e '1 dio del vino venner congiunti e ragionando insieme: Nettun, si fe' portar da quel delfino, che fra l'onde del ciel notar non teme; nudo, algoso e fangoso era il meschino, di che la madre ne sospira e geme, ed accusa il fratel di poco amore, che lo tratti cosi da pescatore.

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