Roma Ed i Papi: Studi Storici Filosofici Letterari Ed Artistici, Opseg 2Volpato, 1857 |
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Alessandro allora amore anco antipapa appo avea Avignone baroni Benedetto Bonifacio buon cardinali Carlo Carlo di Durazzo casa cattedra Celestino Cesare Borgia ch'era chè Chiesa città cittadini colla Colombo colpo Concilio concilio ecumenico corona cosiffatte Costantinopoli costumi Cristianità Cristo Crociate cuore d'ogni DANDOLO Dante dianzi dichiarò e i Papi ecclesiastici elezione Enrico erano eresia fede Federico figlio Fiorentini Firenze francese Francia fratello furono Ghibellini giorni Giovanni Giulio gloria gran Greci Gregorio VII guerra imperatore indi Innocenzo Islamiti lasciò Laura lorchè Luigi mano Maometto Medio Evo mente mercè monarca mondo Mongoli mori morte nemici niun nome Normanni onore padre Palestina parole Petrarca Pietro poco poeti politica Pontefice pontificato popolo porte potè principe quai regno religioso riusci Romani san Bernardo San Giovanni Laterano Santa scisma secolo seggio sepolto in Vaticano soldati sovra stava successore tiara trono trovò Turchi Ungheria uomini uomo vedere venire venne vescovi virtù zione
Popularni odlomci
Stranica 281 - Or tu chi se' che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d...
Stranica 332 - A guisa d' un soave e chiaro lume, Cui nutrimento a poco a poco manca; Tenendo al fin il suo usato costume; Pallida no, ma più che neve bianca Che senza vento in un bel colle fiocchi; Parea posar come persona stanca. Quasi un dolce dormir ne' suoi begli occhi, Sendo lo spirto già da lei diviso, Era quel che morir chiaman gli sciocchi.
Stranica 292 - Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello! Quell...
Stranica 331 - 1 viver usato ho messo in bando. Sarei contento di sapere il quando; Ma pur devrebbe il tempo esser da presso. O felice quel dì che del terreno Carcere uscendo lasci rotta e sparta Questa mia grave e frale e mortai gonna , E da sì folte tenebre mi parta, Volando tanto su nel bel sereno, Ch' i' veggia il mio Signore e la mia Donna ! SONETTO LXXVIII.
Stranica 259 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso , E nel Vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un' altra volta esser deriso : Veggio rinnovellar l'aceto e '1 fele , E tra vivi ladroni essere anciso.
Stranica 332 - U' son or le ricchezze? u' son gli onori E le gemme e gli scettri e le corone E le mitre con purpurei colori?
Stranica 329 - Fon dal ciel mente alla mia vita oscura Da sì lieti pensieri a pianger volta. La falsa opinion dal cor...
Stranica 286 - Questo sarà luce nuova, sole nuovo, il quale surgerà ove l'usato tramonterà, e darà luce a coloro che sono in tenebre e in oscurità per lo usato sole che a loro non luce.
Stranica 500 - ... io nacqui per lui; dove io non mi vergogno parlare con loro e domandarli della ragione delle loro azioni; e quelli per loro umanità mi rispondono...