II Dopo la intera e sicura conoscenza della storia del testo, chi prende a commentare un autore ha da conoscere e da esaminare tutto ciò che prima di lui è stato fatto intorno alla esposizione e illustrazione di quello. Ciò è naturale, se bene gli ultimi commentatori italiani del P. non ci abbian pensato. Ora dei commenti intorno al Canzoniere si possono distinguere quattro età. Nella prima età, dal 1470 al 1525, troviamo stampati e ristampati i commenti dell' Ilicino, del da Tempo, del Filelfo, dello Squarciafico; e quei commenti gareggiano di goffaggine con le stampe. Di Bernardo Ilicino, che illustrò solamente i Trionfi, non è da parlare ora. Il piú antico interprete, o meglio annotatore, parrebbe Antonio da Tempo. Inutile discutere qui se egli sia una persona sola, ed è improbabile, con quell'Antonio da Tempo che compose un trattato De rithmis vulgaribus dicono circa il 1332; ma l'autor del commento, qualunque siasi quel che ce ne avanza, l'avrebbe messo insieme negli ultimi anni del secolo decimoquarto; da poi che nel proemio ei dice di essersi indotto a scrivere anche per « aderire a certi coetanei del poeta e suoi familiari » e da poi che in una sua vita del P. posta avanti ad esso commento dice che il p. nacque in « QUESTA ULTIMA età del nostro signore M. CCC. iiij ». Abbiamo scritto qualunque siasi quel che ce ne avanza, perché Domenico di Gaspare Siliprandi, il quale primo stampò nel 1471 quel commento in Venezia, afferma nella dedicatoria a Federico marchese di Mantova aver «trovato questa opera di messer Antonio sparsa come le foglie nell'autunno dal vento > e di averla « con gran fatica e lucubrazione recolta >> non però senza <<< alcune addizioni d'uno altro ». Di che il prof. Giusto Grion prese a sostenere 1 1 Nella prefazione al Trattato delle rime volgari di A. d. T., Bologna, Romagnoli, 1869. che l' Antonio da Tempo commentatore del Canzoniere non è mai esistito, che il commento sotto il nome di lui è una cosa sola con quello dello Squarciafico, ma che anche Girolamo Squarciafico alessandrino poi non è mai esistito né meno egli e cotesto nome altro non rappresenta che l'anagramma di Domenico Siliprandi figliuolo di Gaspare, dell'editore cioè del Canzoniere nell'anno 1477; e séguita provando e riprovando altre cose. Il Grion, erudito e ingegnoso com'era, aveva il torto di voler provar troppo e di scoprire un po' troppo facilmente e ad ogni passo anagrammi. Secondo noi, gli anacronismi e le confusioni cronologiche che s'incontrano nel commento del da Tempo, siasi un un po' chi si vuole, ma antico, si possono spiegare con le alcune addizioni d'un altro che il Siliprandi confessa avervi interpolato. Del resto è, come l'autore e l'editore lo qualificano, un commento << brevemente compilato per modo di argomenti e sommario ». Francesco Filelfo nel proemio al suo dice di averlo composto a istanza di Filippo Maria Visconti: dunque, dopo il 1440, quando agl'inviti di quel duca l'umanista andò a Milano. E, come da parecchi luoghi di esso commento parrebbe che il Filelfo avesse anche esposto il Canzoniere in servigio della gioventú milanese, cosi può quasi tenersi per fermo che ed esposizione orale e commento egli facesse in quegli anni che passò a Milano, cioè dal 1440 al 1446, interponendo la lezione sur un poeta volgare a quelle che ordinariamente teneva su gli scrittori latini, come già in Firenze aveva usato per Dante. Ma co 'l Petrarca tirò via: faceva a braccia, per quel che appare dallo stampato, inventando lepidamente e motteggiando. Il commento del Filelfo fu impresso la prima volta in Bologna da un Sigismondo de Libris nel 1476 con edizione in foglio divenuta rarissima: lo stampato non va oltre il sonetto Fiamma dal ciel su le tue trecce piova, che è il CV nell'antica e primitiva distribuzione e numerazione delle Rime; e nelle successive ristampe, cominciando forse da una veneziana dell'83, si aggiunse certa continuazione assai magra e men lepidamente spropositata di un Girolamo Squarciafico alessandrino, del quale si sa che commento e emendò altri libri su lo scorcio del secolo decimoquinto e scrisse in latino una vita del P. pubblicata innanzi alle opere latine di lui in Venezia nel 1501. Tutti tre questi commenti abbiamo ricercato e letto, non fosse stato altro che per sodisfare alla conscienza critica; e li citiamo da questa edizione, Li sonetti canzone triumphi del Petrarcha | con li soi commenti non senza grandissima | evigilantia et summa diligentia | corre | pti et in la loro primaria integri | ta et origine restituti | ecc. In fine, impressi nel anno. M.D.XIX. del me | se di zugno per meser Bernardino | Stagnino ecc. E li citiamo con tali abbreviature : 1.-dT, per Antonio da Tempo. La seconda etá, l'età dei grandi lavori intorno al Canzoniere, corre dal 1525, quando fu stampato la prima volta quel del Vellutello, per tutto il rimanente secolo decimo sesto. E primi vengono gli autori dei commenti propriamente detti, continui o perpetui. Differenti molto in valore, pur conferiscono tutti alla intelligenza o erudita o poetica o grammaticale o storica del Canzoniere. Piú infelici il Fausto da Longiano e il Silvano da Venafro, i cui lavori intorno al P. furono impressi solo una volta, pure offrono, il primo raffronti non volgari tra alcuni passi del Canzoniere e altri degli scritti latini del poeta, il secondo disquisizioni su 'l tempo in che alcune poesie furono composte e qualche saggio d'interpretazione acuto e nuovo fra molti stranissimi. Marco Mantova Benavides giureconsulto padovano introdusse ad annotare il P. anche la ragion civile; pure non è del tutto inutile nelle citazioni e nei confronti agli scrittori antichi e agli ecclesiastici: il suo indigesto libro mezzo in latino e mezzo in italiano, che egli intitolò Brevissime annotazioni, non ebbe se non una edizione. Ventisette ne conta, dal 1525 all'84, la esposizione di Alessandro Vellutello, e due, nel 1541 e nel 49, quella di Bernardino Daniello: due lucchesi; il primo dei quali fu a posta ad Avignone e ne ricercò tutti i contorni e tutte le notizie che rimanevano o le novelle che correvano intorno a Laura e al luogo ove nacque e alla sua famiglia e all'amatore; il secondo, un creato alla dottrina di Trifone Gabriele, non di rado e non disutilmente raffrontò il poeta nostro coi latini e con Dante. Ampio espositore Giovan Andrea Gesualdo da Traietto discute e confuta o infirma gli interpreti anteriori, e reca in mezzo le questioni che intorno a certi passi si agitarono nell' academia d'Antonio Minturno, il vescovo autore dell' Arte poetica: chi vinca la noia di tanta prolissità, che pur in quel secolo non impedi a cotesta esposizione la popolarità di nove edizioni dal 1533 al 1582, dovrà pur confessare che il Gesualdo è de' migliori e piú utili fra i commentatori petrarchiani. E sarebbe a fatto il migliore fra quei del suo secolo se non ci fosse Lodovico Castelvetro, il quale lo avanza tanto di concisione quanto certamente di acutezza di profondità e di erudizione classica e filosofica; il commento di lui non ebbe che due edizioni, una nel secolo suo, l'altra nel decimottavo. Dei fin qui ricordati ci giovammo largamente; perché, se oggi restano fastidiosi a leggere, tuttavia, essendo essi piú vicini alle memorie alle tradizioni alle ragioni ultime della poesia petrarchesca, e vivendo in mezzo a quel rinascimento poetico che dal P. era mosso, essi ed ebbero e resero piú vero, se ben misto agli elementi eterogenei della ineguale coltura loro e del secolo, l'intendimento della lettera e dello spirito del nostro poeta. Gli citiamo da queste edizioni: 4.- Il Petrarcha | con l'espositione | d'Alessandro Vellutello | e con piú utili cose in diversi luoghi di quella | novissimamente da lui aggiunte. In fine: in Vinegia | per Bartolomeo Zanetti Casterzagense, ad | instantia di messer Alessandro | Vellutello, e di messer | Giovanni Giolitto da | Trino: Ne l'anno | del Signore | MDXXXVIII. In-8.o S'indica con l'abbreviatura V. 5. - Il Petrarcha col commento | di m. Sebastiano Fausto | da Longiano... ecc. In fine: in Vinegia... per Francesco di Alessandro Bindoni e Mapheo Pasini.... M.D.XXXII. In–8.o S'indica con l'abbreviatura Fo. 6.- Il Petrarca col commento di | M. Sylvano da | Venaphro, dove son da quat | trocento | luoghi dichiarati di | versamente | dagli altri sposito | ri, nel libro col vero segno | notati. In fine: | Stampato nella inclita Città de Napole per Antonio | Jovino et Matthio Canzer Cittadini Neapolitani | nel MDXXXIII nel mese di Marzo Regnante Carolo Augusto Quinto | Imperatore. | In-4.o S' indica con l'abbreviatura dV. 7. - Il Petrarcha colla spositione di misser Giovanni Andrea | Gesualdo... In fine: in Vinegia per Giovann'Antonio di Nicolini e fratelli da Sabbio.... MDXXXXI | In-4.o S'indica con l'abbreviatura Go. 8.- Sonetti | canzoni e triomphi di m. F. P., con la spositione di | Bernardino Daniello da Lucca | In Vinegia | M.D.XLIX. In fine: per Pietro e Gioanmaria fratelli de Nicolini da Sabio. In-4.° S'indica con l'abbreviatura D. 9. Annotationi | brevissime, sovra lerime di M. F. P. le quali con | tengono molte cose a proposito di ragion civile, sendo stata la di lui prima professione.... In Padova. | Appresso Lorenzo Pasquale. | MDLXVI. In-4.° Sono di Marco Mantova Benavides, e s'indicano con l'abbreviatura Bs. 10. Le'rime | del | P. | brevemente sposte | per | Lodovico Castelvetro |... In Basilea ad istanza di Pietro | de Sedabonis. | MDLXXXII. In-4.o Furono ristampate con edizione corretta illustrata ed accresciuta in Venezia da Antonio Zatta, del 1756, in 2 tomi in-4.° fig. Citiamo da ambedue le edizione con l'abbreviatura Cv. Ai quali commenti è da aggiungere uno inedito che si conserva nella biblioteca dell' Università di Bologna nel codice cartaceo di n.o 2451, che fu già dei canonici lateranensi di San Salvatore ed è stato descritto nel catalogo I codici petrarcheschi delle biblioteche governative del Regno (Roma, Tip. Romana, 1874). La scrittura pare dei principii del secolo decimosettimo, ma la ragion critica del lavoro ce lo fa rassegnare tra i commenti del cinquecento. E più che altro una raccolta di osservazioni retoriche, con qualche accenno di filosofia aristotelica: ricco di citazioni da autori antichi e di raffronti tra i diversi |