Le rime di Francesco Petrarca: secondo la revisione ultima del poetaG. C. Sansoni, 1904 - Broj stranica: 358 |
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Stranica ix
... Car- ducci in compagnia di Severino Ferrari , una nuova età pel testo delle rime . 4 Il codice vaticano , scritto su bella pergamena e con molta accuratezza , rappresenta di fatto il testo genuino dell ' opera poetica del maggior lirico ...
... Car- ducci in compagnia di Severino Ferrari , una nuova età pel testo delle rime . 4 Il codice vaticano , scritto su bella pergamena e con molta accuratezza , rappresenta di fatto il testo genuino dell ' opera poetica del maggior lirico ...
Stranica xiv
... Severino Ferrari che si accompagnò a lui nell'ottobre del 1893 , dimenticarono spesso lungo il cammino e nelle cure alle dotte 1 Rime di F. P. sopra argomenti storici morali e diversi . Saggio di un testo e commento nuovo col raffronto ...
... Severino Ferrari che si accompagnò a lui nell'ottobre del 1893 , dimenticarono spesso lungo il cammino e nelle cure alle dotte 1 Rime di F. P. sopra argomenti storici morali e diversi . Saggio di un testo e commento nuovo col raffronto ...
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acerba adorno affanni albergo alma altrui Amor anchor arda ardente avegna avrian begli occhi bel viso bella bellezza cangiar Canzon ch'a ch'è ch'i ch'ogni ché chiaro chiome ciel codice codice vaticano colei d'Amor desio doglia dolce dolcezza dolor Donna duol fera fior foco FRANCESCO PETRARCA frondi fuggir Fulvio Orsini gentil ghiaccio giorno gran honesta honore humile huom inanzi inseme iverna l'alma l'altra l'anima l'aura l'erba l'extremo lagrime lasso lauro leggiadre lieto loco lume Madonna meco Mestica mirar mondo mortal morte Nicola Zingarelli notte novo omai parole passo pensier Petrarca piacer piagge pianger piango pianto piè pietà poeta prego punto espuntorio rime riva sdegno sento Severino Ferrari soave solea sonetto sospir sospiri speranza spero spirto stanco stelle strugge talor terra tristi UNIVERSITY OF CALIFORNIA vede veder veggio verde vertú vidi virgola vista viver vivo volve
Popularni odlomci
Stranica 345 - 1 suo defetto di tua grazia adempi: SI che, s'io vissi in guerra et in tempesta, Mora in pace et in porto; e se la stanza Fu vana, almen sia la partita onesta. A quel poco di viver che m'avanza Et al morir degni esser tua man presta: Tu sai ben che 'n altrui non ho speranza.
Stranica 345 - I' vo piangendo i miei passati tempi i quai posi in amar cosa mortale, senza levarmi a volo, abbiend' io l' ale, per dar forse di me non bassi esempi.
Stranica 267 - CHE fai ? che pensi ? che pur dietro guardi Nel tempo che tornar non pote omai , Anima sconsolata ? che pur vai Giugnendo legne al foco ove tu ardi ? Le soavi parole, ei dolci sguardi Ch...
Stranica 143 - In tante parti e si bella la veggio, che, se l' error durasse, altro non chieggio. Io l'ho più volte - or chi fia che me 'l creda ? ne l'acqua chiara e sopra l'erba verde veduta viva, e nel troncon d'un faggio e 'n bianca nube, si fatta che Leda avria ben detto che sua figlia perde come stella che...
Stranica 1 - ... sono, del vario stile in ch'io piango et ragiono fra le vane speranze e '1 van dolore, ove sia chi per prova intenda amore, spero trovar pietà, non che perdono. Ma ben veggio or si come al popol tutto favola fui gran tempo, onde sovente di me medesmo meco mi vergogno...
Stranica 281 - E certo ogni mio studio in quel tempo era pur di sfogare il doloroso core in qualche modo, non d'acquistar fama; pianger cercai, non già del pianto onore: or vorrei ben piacer, ma quella altera tacito stanco dopo sé mi chiama.
Stranica 136 - Se mai candide rose con vermiglie in vasel d'oro vider gli occhi miei allor allor da vergine man colte, veder pensaro il viso di colei ch'avanza tutte l'altre meraviglie...
Stranica 132 - 1 suo grembo; Et ella si sedea Umile in tanta gloria, Coverta già de l'amoroso nembo. Qual fior cadea sul lembo, Qual su le treccie bionde, Ch'oro forbito e perle Eran quel dì a vederle ; Qual si posava in terra, e qual su l'onde ; Qual con un vago errore Girando parea dir: 'Qui regna Amore.
Stranica 191 - CXGI. come eterna vita è veder Dio, né più si brama né bramar più lice, cosi me, Donna, il voi veder, felice fa in questo breve et fraile viver mio. Né voi stessa, com
Stranica 293 - Né per sereno ciel ir vaghe stelle, Né per tranquillo mar legni spalmati, Né per campagne cavalieri armati, Né per bei boschi allegre fere e snelle; Né d'aspettato ben fresche novelle, Né dir d'amore in stili alti...