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Prof. ROMUALDO BOBBA Prof. GIACOMO BARZELLotti. Prof. VITTORIO
BENINI Prof. FRANCESCO BERTINARIA Prof. ROBERTO BENZONI
M. BILLIA Prof. CARLO CANTONI Prof. LUIGI CREDARO
СЕССИИ Prof. ALESSANDRO CHIAPPELLI
SANTE FERRARI

-

Prof. FELICE FERRI

R. MARIANO Prof. ANGELO MARTINI

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Prof. L.

Prof.

Prof.

Prof. LEOPOLDO
=
Prof. PASQUALE D'ERCOLE
Prof. NICOLA FORNELLI
Prof. ANTONIO MARTINAZZOLI

Prof. FILIPPO MASCI - Prof. ROBERTO PASQUInelli Prof. TEODORO PERTU-
Prof. TULLIO RONCONI O. SALVADORI C. SEGRE
SATI― P. RANDACCIO
Prof. ANGELO ValdarNINI Prof. GIUSEPPE ZUCCAnte.
Prof. FELICE TOCCO

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SOMMARIO.

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I Sistemi e il Metodo nella Filoso- I. A. Chiappelli, pag. 215. - II. A.
fia della Storia (Pier Leopoldo Cecchi), Pick, pag. 216. III. A. Cornaglia,
I Corsi filosofici allUni-
IV. C. Cadorna, pag. 217.
pag. 113.
pag. iri.
versità di Lipsia e il Seminario di - V. F. Masci, pag. ivi. VI. e VII.
F. Garlanda, pag. 218. VIII. G. O-
Psicologia sperimentale del- Wundt
(Luigi Credaro), pag. 153. Della
rano pag. 219. IX. L. Sernagiotto,
X. Gutberlet. e J. Pohle,
pag. ivi.
Idea del Vero e sua relazione coll'I-
dea dell'Essere, Memoria del profes- pag. ivi. XI. G. Gizzi, pag. 220.
sore Luigi Ferri (R. Bobba), pag. 171. XII. G. Küssner, pag. ivi - XIII. R.
Biblografia: I. Antonio
XIV. F. Lu-
Schellwien, pag. 221.
kas, pag. ivi.
II. R. Bonghi, pag. 209.
pag. 205.
Bollettino pedagogico e filosofico:

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Bobbio,

-

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Notizie, pag. 222.
Recenti pubblicazioni. pag. 225.

ROMA

NB.

TIPOGRAFIA PRASCA ALLE TERME DIOCLEZIANE

1888

Gli Autori che desiderano una recensione delle loro pubblicazioni
oltre l'annunzio alla fine del fascicolo, sono pregati di inviarne due copie
alla Direzione.

CONDIZIONI DI ABBONAMENTO

ALLA

RIVISTA ITALIANA DI FILOSOFIA

1

La Rivista Italiana di Filosofia si pubblica in sei dispense bimestrali che formano due volumi all'anno.

Per un anno L. 12; per un semestre L. 7. Un fascicolo separato costa L. 3; più per l'Estero le spese di posta.

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Per l'amministrazione, la redazione ed i cambi rivolgersi al comm. LUIGI FERRI prof. di Filosofia nella R. Università di Roma - Via del Governo Vecchio, 121.

I Sistemi e il Metodo nella Filosofia della Storia

SOMMARIO.

I. Errore del sistema che ripone il criterio della certezza nei soli fatti esterni. Importanza del subbiettivo in tutti gli studi, non escluse le scienze naturali. II. Contrasto ognora esistente fra il modo di concepir l'uomo e il modo di trattare gli uomini nella civil società.

III. L'individuale, l'universale e loro contrasto nei sistemi dei pensatori poeti, storici e filosofi che seppero innalzarsi al concetto dell'Umanità. I grandi poeti epici; Tacito, il Machiavelli e gli storici posteriori. IV. Il Vico, il metodo storico e la Metafisica. V. II Kant ei sistemi filosofici tedeschi; loro studio del subbietto e del processo dello spirito per conseguire l'assoluto e dall'assoluto dedurre le leggi dell'Umanità e della Storia. VI. Le scuole positive. Eccessi dei Sistemi; reazioni, ritorno dello spirito sopra sè stesso. VII. Critica e valore del metodo storico; esso non può sottrarsi all'efficacia delle teorie filosofiche, nè raggiungere una certezza maggiore, il passato, il presente, il futuro nel concepimento dell'Umanità. VIII. Nesso fra l'ideare e il fare nella vita delle nazioni. IX. L'Evoluzione è una legge particolare che presiede ad alcuni e non a tutti i fatti. X. Importanza dell'Ideale nella Filosofia della Storia.

La Filosofia della Storia, come le cose di questo mondo, dopo un'età gloriosa, insieme alle altre discipline filosofiche cadde in discredito, avendo preteso spiegare l'ordine dell'universo al difuori dell'esperienza e della storia: insegnamento che dovrebbe essere utile a quellé scuole positive, le quali, sorte per correggere tanto abusó, lo esagerano, sostituendo all'idealismo trascen

VOL. II, DISP. II.

8.

dente l'empirismo assoluto ed astratteggiando l'esperienza come quelle avevano astratteggiati i principii della ragion pura. Certo la forza di reazione bisogna sia corrispondente all'impulso dell'azione, ma la brama di contraddire abbaglia in modo da sostenere che nelle discipline filosofiche, la parte soggettiva soverchiando l'oggettiva, dà una certezza soltanto relativa all'ideare non all'essere; mentre nelle sperimentali il pensiero, essendo semplice mezzo di ricerca, s'astrae dalle proprie affezioni e riconosce vero quel che vede e quanto prova. Eppure se si guardasse la storia, si vedrebbe quanto sia errato un simil modo di ragionare, stando il fatto che nell'ordine fisico come nel morale la cognizione dipende dalla capacità dell'intelletto e non dalla natura degli oggetti. Una macchina imperfetta risponde ad una forma soggettiva del conoscere che afferra in modo incompleto una legge oggettiva; ogni modificazione risponde a idee più complete, a quel modo la validità d'un codice s'accresce man mano col processo logico si raggiunge la conoscenza ontologica della civil società. Dal planisferio tolemaico al galileiano a quelli dell'astronomia moderna; dall'apparecchio di Papin alle locomotive che muovono le nostre corazzate, dalla pila del Volta alle macchine elettriche costruite oggi, dalle dottrine mediche salernitane alle odierne, la fisica mostra una serie di rovine, di ricostruzioni e di rinnovamenti corrispondenti a quanto avvenne in filosofia da Platone a Hegel, in giurisprudenza dal Corpus Juris al Diritto Internazionale.

Quanto sia vero l'affermare che nelle ricerche fisiche

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