La Divina commedia di Dante Allighieri |
Što ljudi govore - Napišite recenziju
Na uobičajenim mjestima nismo pronašli nikakve recenzije.
Ostala izdanja - Prikaži sve
Uobičajeni izrazi i fraze
alcun Allor alto altra amor anime aspetto assai avea Beatrice bella buon CANTO cerchio Chè ciascun ciel color colpa colui cominciò convien CORN corpo credo dico dietro dinanzi disio disse dissi divina dolce Donna Duca eran esso eterno fece figlio foco forte fosse fossi gente giro gran grazia gridò guarda Indi INFERNO infino innanzi intorno l'altro l'un lascia leva loco luce lume LUNA lunga Maestro maggior mano mente mezzo mondo monte morte mosse move natura nome nulla nuova occhi omai padre PARADISO pare parlar parole passi Pensa piena poco porta Poscia prego pria punto PURGATORIO quei Quivi raggio ragion rispose santa sarà segno segue senti spira stella terra tornar tosto uscio veder vedi veggio venir vero verso vidi VIII Virgilio virtù viso vista viva voglia volere volse volto vuol
Popularni odlomci
Stranica 3 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Stranica 13 - Per me si va nella città dolente; per me si va nell' eterno dolore; per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore; fecemi la divina Potestate, la somma Sapienza e il primo Amore.
Stranica 519 - In forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s' adorna Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna.
Stranica 262 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 358 - Venir vedra'mi al tuo diletto legno, E coronarmi allor di quelle foglie Che la materia e tu mi farai degno.
Stranica 499 - ... io fossi figura di sigillo, a' privilegi venduti e mendaci ond' io sovente arrosso e disfavillo.
Stranica 495 - Come la fronda, che flette la cima Nel transito del vento, e poi si leva Per la .propria virtù che la sublima; 88 Fec' io in tanto, in quanto ella diceva, Stupendo ; e poi mi rifece sicuro Un disio di parlare ond
Stranica 97 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 27 - Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Stranica 28 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.