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DE SOLMS née BONAPARTE WYSE (MARIE). 362. Nice ancienne et moderne par madame MARIE DE SOLMS née BONAPARTE WYSE. Torino, Tip. Bocca 1854. In-16°, pp. 360. *

Nella 2a p. indaga l'origine del dialetto e abbozza la società del paese; nella 3 termina con due leggende: una attribuita alle ruine d'un maniere antico; un'altra applicata ai vestigi d'una città deserta. BERTOCCI, Repertorio bibliografico, v. 1, p. IV, n. 35.

DI GIOVANNI (ALESSIO).

363. Novelle popolari siciliane. La novella di Partuchella. Nel Giornale per i bambini, an. IX, n. 9, pp. 134-135. Roma, 28 Febbraio 1889. Variante della CXXXIV: La gatta e lu surci di G. PITRE.

DI GIOVANNI (GAETANO).

364. Diavoli e giganti nel Canavese. Nell' Archivio, v. VI, pp. 255-265. Palermo, 1887.

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I. Il Diavolo.-II. Il Diavolo e S. Benigno.-III. Il D. e S. Giorgio.-IV. Il D. e l'Eremita V. Carina e il D. VI. Il passo del D. VII. La casa del D. VIII. Il ponte del D.-IX. Il D. in processura. - X. Le marmitte dei giganti.

Ne fu fatta una tiratura a parte, nella quale la seguente alla 265 è bianca.

p.

Altre leggende sono nel vol. dell'Autore: Usi, Credenze e Pregiudizi del Canavese (v. Usi) ed altre fiale in Cinquanta Canti, Novelle ecc. e Venticinque Canti, Novelle ecc. (v. Canti).

DI MARTINO (MATTIA).

365. Vitusullanu nella storia e nelle credenze popolari canicattinesi. Nell' Archivio, v. IX, pp. 208-216. Palermo, 1890.

Quattro leggende plutoniche (la la specialmente è cavalleresca) raccolte nel comune di Canicattì, prov. di Girgenti.

Se ne fece una tiratura di soli 25 esemplari a parte, con numerazione speciale (pp. 9) e senza il nome dell'A.

PITRE- Bibliografia.

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Questa prima edizione è dovuta allo stampatore Lorenzo Torrentino. Nella dedicatoria l'A. dice di aver tolte queste Facezie da un libro avuto « dal molto cortese & gentile et mio honorato amico M. Giouanni Mazzuoli da Strata, detto lo Stradino, cittadin Fiorentino. Alla cortesia et diligenza del quale debbono infinitamente le persone dotte & uirtuose: perch'egli in tutto il tempo di sua uita, peregrinando per diuersi & lontani paesi, non ha mai perdonato ne a fatica ne a spesa, per ragunare da tutte le parti del mondo i più antichi et piu esquisiti libri della lingua Thoscana c'ha saputo truoare. Talche egli solo di così fatti arnesi maggior copia ha raccolto, che non pure in Fiorenza et in Thoscana, ma ardirò dire quasi in tutta Italia non se ne ritroua altrettanto. » Poco dopo soggiunge: << Per fare in un certo modo maggior testimonianza dell' affettione mia... le ho accompagnato con alcune facetie parte per me raccolte da diuersi auttori, & parte udite de alcuni amici miei. » PASSANO, I, 245.

368. Facetie e motti argvti di alcvni eccellentissimi ingegni e nobilissimi signori. In Vinegia. M. D. L. [In fine: Appresso Baldassar Constantini, al segno di San Giorgio]. In-8°, car. 67. *

Vi è inoltre una carta non num. col registro, e nel recto la data di nuovo. PASSANO, I, 245; PAPANTI, G. B. Passano, 20. Ha la medesima dedicatoria precedente. Le « Facetie » cominciano alla carta n. 4 ed alla c. 45 sono le « Facetie raccolte » ecc.

369. Venetia 1550. In-8°. *

370. Detti, e Fatti di diversi Signori, et Persone private, i quali communemente si chiamano Facetie, Motti, et Burle, raccolti per M. LODOVICO DOMENICHI. Con gratia, et privilegio. In Fiorenza appresso Lorenzo Torrentino, 1562. In-8°, pp. 13-320, oltre 15 di « Tavola. »

Le 13 pp. contengono la dedicatoria « A M. Vincentio Malpigli » e l'Errata, nella qual dedicatoria questa edizione è detta « più forbita, più limata e più

ricca. >>

371. Detti et fatti de diversi signori, et persone private, i quali communemente si chiamano facetie, motti et burle; raccolti per M. LoDOUICO DOMENICHI. In Venetia, appresso Fran

4

cesco Lorenzini da Turino, MDLXII. In-So, car. 4 [num.]-11 [n. n.]-192.

Le 4 carte sono pel frontespizio e la dedicatoria; le 11 per la tavola.

372. Facetie, motti e burle di diversi signori et persone private. Venetia, 1563. In-8°. *

373. Facetie, motti e burle di diversi signori, raccolte da L. DOMENICHI, di nuovo del settimo libro ampliate. Firenze, Appresso i Giunti, 1564. [In fine: In Firenze, appresso i figliuoli di Lorenzo Torrentino]. In-8°. *

374. Venetia, Lorenzini da Turino, 1564. In-8°.

375. Detti, et fatti di diversi signori et persone private, I quali communemente si chiamano Facetie, Motti & Burle; Raccolti per M. LODOVICO DOMENICHI. Al molto Magnifico & Nobilissimo Signore, M. Vincentio Malpigli, Gentil'huomo Lucchese. In Padoa, Appresso Lorenzo Pasquato. MDLXV. In-8°, car. 10 [n. n.]195 [=194].

*

Il vol. porta la numerazione di « Libri sei » invece di sette » quanti ne contiene, perchè al « Libro Sesto » fu ripetuto << Libro Quinto. »

376. Historia varia di M. LODOVICO DOMENICHI, nella quale si contengono molte cose argute, nobili, e degne di memoria, di diuersi Principi & huomini Illustri; divisa in XIIII. libri: con dve tavole, la prima de' nomi delle persone e delle cose notabili, & l'altra della proprietà delle cose. Con privilegio. In Vinegia appresso Gabriel Giolito de' Ferrari. M D L X V. In-8°, pp. XLVIII [n. n.]-830.

È dedicato dal Domenichi al « Card. Christoforo Mandrvccio,» in data di Firenze, XV Settembre 1563. L'opera era stata dedicata 7 anni prima al medesimo Mandruccio.

Alla fine della 2a tavola, nel verso della carta 24, è un ritratto del Domenichi col motto: Principibus placuisse viris, non ultima laus est.

377. Facetie, motti, et bvrle, di diversi signori & persone priuate, raccolte per M. LoDOVICO DOMENICHI, & da lui di nuouo del settimo libro ampliate: con vna nvova aggivnta di Motti, raccolti da THOMASO PORCACCHI, & con vn discorso intorno a essi, con ogni diligentia ricorrette, & ristampate. In Vinetia Presso Giorgio de' Caualli. MDLXV. In-8°, pp. XXXII [n. n.]-509. *

378. Della scelta dei Motti, Burle, Facetie di diuersi Signori ecc. Firenze, per i figliuoli del Torrentino e Pettinari, 1566. In-8°. *

Ristampa << aumentata di un settimo libro raccolto da diverse persone. »

379. Le stesse. Venetia, per Alessandro di Viano, 1568. In-8°. *

Contiene una nuova aggiunta di Motti, ecc. 380. Venetia, per Andrea Muschio, 1571. In-8°. *

381. Venetia, Iacomo Leoncini, 1574. In-8°. * 382. In Venetia, appresso Giovanni Griffio, MDLXXVI. In-8o. *

383. Firenze, 1579. In-8°. *

384. Venetia, Domenico Farri, 1581. In-8°. *

385. Facetie, Motti, et Bvrle, di diversi signori et persone private. Raccolte per M. LoDOVICO DOMENICHI & da lui di nuouo del settimo libro ampliate. Con vna nuoua aggiunta di Motti; raccolti da M. THOMASO PORCACHI, & con vn discorso intorno ad essi, con ogni diligentia ricorrette & ampliate. In Venetia, Appresso Domenico Farri. MDLXXXIIII. In-8o, pp. XXXII [n. n.]-460. *

386. Venetia, Domenico Farri, 1588. In-8°. * Ristampa materiale della edizione del 1581 fatta dal medesimo Farri.

387. Facetie, Motti, et Byrle, di diversi signori, et persone private. Raccolte per M. LoDOVICO DOMENICHI & da lui di nuouo del settimo libro ampliate. Con vna nuoua aggiunta di Motti, raccolti da M. TOMASO PORCHACCHI, & con un discorso intorno ad essi, con ogni diligentia ricorrette, & ristampate. Di nuouo reuista in Roma, & ripurgata da' luoghi infetti. In Venetia, Appresso Giacomo Cornetti. 1588. In-8°, pp. XXXI [n. n.]-424.

Precede la lettera di « Tomaso Porcacchi » « Al molto mag. et virtuosissimo, M. Camillo Bovio » in data de 4 Agosto MD LXV da Venezia.

388. Facetie, Motti, et Bvrle, di diversi signori, et persone private. Raccolte per M. LoDOVICO DOMENICHI, & da lui di nuouo del settimo libro ampliate. Con vna nuoua aggiunta di Motti, raccolti da M. TOMASO PARCACCHI, & con vn Discorso intorno ad essi, con ogni diligentia ricorrette, & ristampate. Di nuouo reuista in Roma, & ripurgata de' luoghi infetti. In Venetia, Appresso Gio. Battista Bonfadino. 1609. In-8°, pp. XXXI [n. n.]-424.

389. Facetie, Motti, et Burle, di diversi signori, et persone private. Raccolte per M. LoDOVICO DOMENICHI & da lui di nuouo del settimo libro ampliate. Con vna nuoua aggiunta di Motti, raccolti da M. TOMASO PORCHACCHI, & con un discorso intorno ad essi, con ogni di

ligentia ricorrette, & ristampate. Di nuouo reuista in Roma, & ripurgata da' luoghi infetti. In Venetia, Appresso Giacomo Cornetti. 1588. In-8°, pp. XXVII [n. n.]-424.

I « Motti diversi raccolti da Tomaso Porcacchi » cominciano da p. 397.

390. Fano, Pietro Farri, 1593. In-8°. * 391. In Venetia, MDIC. Appresso Paulo Vgolino. In-8°, pp. XXXII [n. n.]-424. *

Porta il medesimo titolo della ediz. Cornetti di Venezia, 1588.

392. Venetia, 1606. In-8°. *

393. Venetia, Giambattista Bonfadino, 1609. In-8°. *

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Queste ultime edizioni sono purgate.

<< La maggior parte delle edizioni (del libro] del Domenichi sono tutt'altro che ristampe più o meno aumentate delle prime rarissime: in particolar modo dalle due di Fiorenza |Torrentino], 1548, e Vinegia, Constantini, 1550, havvene alcune che possono dirsi addirittura compilazioni differenti.

Parecchie Facezie di esso Domenichi, cinquanta per lo meno, furono poste in ottava rima dal Gabrielli nella sua Insalata mescolanza. (Bracciano, Fei, 1621).

« Le Facetie di diversi, aggiunte in tutte le edizioni di quelle dell' Arlotto, del Gonnella e del Barlacchia, una o due eccettuate, appartengono allo stesso Domenichi. » PAPANTI, G. B. Passano, p. 43.

Del Domenichi come del Zabata, del Guicciardini e di altri sono le facezie italiane della celebre raccolta del Tuning (Ex officina Plantiniana Raphelengii, 1609, in 8), composta di cinque serie per le lingue greca, latina, italiana, francese e spagnuola.

Alcune altre furono ripubblicate nei Fiori d'arti e di lettere italiane, 2a edizione, Milano, Bravetta, 18-10; nell' Eccitamento di Bologna, an. I, Tipi delle Scienze, 1858; nel Dante secondo la tradizione e i Novellatori del PAPANTI, Livorno, 1873. L'IMBRIANI ne riportò quattro nella 2a ediz. della Novellaja fiorentina, pp. XIII, 304, 389, 412; e tre nei XII Conti pomiglianesi, pp. 114, 115, 279. Gli argomenti di alcune de Le cento Novelle di SALVATORE MUZZI furono presi appunti dalle Facezie del Domenichi, come lo stesso Muzzi dichiara nella undicesima edizione di esse (Bologna, Zanichelli, 1869).

Versioni francesi della edizione del 1518 sono nelle seguenti edizioni:

395. Faceties et mots d'aucuns excellents esprits et très nobles Seigneurs en français et italien. A Lyon, par Robert Grufoy, 1556. In-8°, car. 64. *

È a due colonne ed ha in francese la dedicatoria del Domenichi a Sebastiano Curz, dedicatoria che è quella della prima edizione del Torrentino, 1548. Vedi n. 370.

396. Facecies, et motz subtils d'aucuns excellens espritz et tres-nobles seigneurs. En Francois, et Italien. A Lyon, imprimé par Robert Grandjon, Mil v. lix [1559]. Aueq privilege du Roy. In-8°, car. 59. *

Contiene una scelta delle Facezie del Domenichi, salvo le ultime 4 carte, occupate dai Motz subtilz. E impresso a 2 coll., in francese (caratteri gotici) ed in italiano (caratteri corsivi).

Il frontespizio, il privilegio e la dedicatoria (quella

del Domenichi a Seb. Curz, qui Cruz, 1548) sono in francese.

PAPANTI, Catalogo, 1, 139. Il BRUNET, II, 801, dice che questa ediz. costa di 64 ff. e così anche I. BERNSTEIN (Archivio delle trad. pop., X, p. 215, n. 36), il quale però dice che la edizione è in-12o ed il tipografo R. Granfox.

397. Faceties et motz subtilz d'aucuns excellens espritz et tres nobles seigneurs, en françois et en italien (par LOYS DOMINICHI). Lyon, Benoist Rigaud, 1574. In-16", pp. 205. *

BRUNET, 11, 801.

398. Faceties et mots subtils d'aucuns excellens esprits et très nobles seigneurs, en françois et en italien, pour ceux qui se delectent à l'une et à l'autre langue. Paris, Nic. Bonfons, 1582. In-16o. *

399. Lyon, Rigaud, 1582. In-16o. *

400. Lyon, Ben. Rigaud, 1597. In-16", pp. 205.* DONATI (GIROLAMO).

401. PROF. GIROLAMO DONATI. La Novellina dei gatti nell'Umbria. Perugia, tipografia Boncompagni 1887. In-16", pp. 32.

<< Lettura fatta al Circolo Filologico di Firenze, » nella quale è (pp. 4-13) una novellina umbra raccolta nel lago Trasimene, simile alla Mammadraa di Sicilia, alla Marion de bosch del Piemonte ecc., versioni che l'A. riassume istituendo dei raffronti.

Dragonio.

402. Virgilio in Bulgaria. Nel Fanfulla, an. XVIII, n. 269. Roma, 3-4 Ottobre 1887. Stab. tipogr. dell'Opinione. In-fol., cent. 5.

Fu ripubblicato

403. Nell'Archivio, v. VI, pp. 266-269. Palermo, 1887.

Si comprende che l'A. usa un pseudonimo.

404. Est, est, est. Nel Giornale degli Eruditi e dei Curiosi, an. III, vol. V, n. 73, Padova, 15 Marzo 1885, p. 263; n. 74, 1o Aprile, pp. 315316.

Nel n. 73 è una domanda di Varro Coquus sul motto; nel 74 sono risposte di B. Morsolin e di A. D'Ancona sulla leggenda dell' Est, est, est. Sul medesimo argomento altra risposta diede l'Imbriani sotto il pseudonimo di «< Misantropo Napolitano.

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405. -Nel Giornale di Erudizione, an. I, n. 1, pp. 15-16. Firenze, 15 di Gennajo 1886.

Estore.

406. I dì della merla. N" Il Giovedì, an. I, n. 5, p. 35. Torino, 2 Febbraio 1888. In-4o. ESTORE è pseudonimo.

407. Facezie, Motti, Buffonerie, e burle del Gonnella e Barlacchia. Firenze per i Giunti, 1568. In-8°. *

Una scelta di queste Facezie uscì

408. In Venezia 1666. In-12o.

Ed anche

409. In Venezia 1662 alle scalee di Badia. In-8°.

MORENI, Bibliografia della Toscana, I, 47.

FAVA (ONORATO).

Vedi Il Libro delle Fate.

FERRI (GIUSTINO).

Vedi BASILE, n. 138.

Filadelfo (DIONIGI).

Pseudonimo di VEDRIANI (Lodovico).

FINAMORE (GENNARO).

410. Tradizioni popolari abruzzesi raccolte da GENNARO FINAMORE. Vol. I. Novelle (parte prima). Lanciano Tipografia di R. Carabba. MDCCCLXXXII. In-16, pp. XI-248. L. 4.

Comprende LII novelline, parte in dialetto, parte in italiano, raccolte a Ortona à mare (I-X', Lanciano (XI-XV), S. Vito Chietino (XVI), S. Eusanio del Sangro (XVII-XXV), Casoli (XXVI-XXVIII), Gessopalena (XXIX-XXXIV), Roccascalegna (XXXV-XL), Borrello (XII-XLII), Villa S. Maria (XLIII-XLIV), Civitaluparella (XLV), Palena (XLVI-LII).

Di questi dialetti è illustrato il carattere particolare. Le novelle hanno note esplicative a pie' di pagina, ed alla fine note comparative delle novelle con le altre edite d'Italia.

Le Favnlette de l'Ocche è riportata da G. AMALFI in una recensione del libro fatta nel Giorn. Napol, della Domenica, an. I, n. 21.

411. Tradizioni popolari abruzzesi: I Tesori. Nell'Archivio, v. II, pp. 370-382. Palermo, 1883; vol. III, pp. 25-39. 1884.

Sono XLI tradizioni leggendarie, l'ultima delle quali in dialetto di Vasto con una vers. letterale italiana intercalata nel testo.

412. Una leggenda popolare abruzzese. Nell'Archivio, v. II, pp. 207-210. Palermo, 1883. È « La storije de Sand'Anduone. »

413. Aquila. La canzo' d'ju combare jall' e dde la commare callina. [Nel verso della 3a p. Tip. Carabba. S. a., ma in Lanciano, Febbraio 1884]. In-4° pice., pp. 3.

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Son due Novelle in parlata aquilana, le quali il raccoglitore pare che mandasse a maestri e maestre degli Abruzzi per averne « una traduzione possibilmente letterale e nel più pretto volgare del luogo. Si comprende che il raccoglitore se ne voleva servire per istudio sui dialetti. Questo raccoglitore è G. Finamore, il cui nome non apparisce da nessuna indicazione. L'altra fiaba è La canzo' de jju cice. 414. Le dudece parole de la veretà. Tradizione popolare abruzzese. Nell' Archivio, v. II, pp. 97-99. Palermo, 1883.

415. Tradizioni popolari abruzzesi: Novelle. Nell' Archivio, v. III, pp. 359-372; 531-550. Palermo, 1884.

Sono divise in cinque serie: 1. Elemento maraviglioso; 2. elemento cristiano; 3. tipo colto, privo di elemento iperfisico; 4. favole; 5. elemento burlesco. Segue un gruppo di fiabe bambinesche.

416. Novelle popolari abruzzesi (seconda serie). Nell' Archivio, v. IV, pp. 473-488. Palermo, 1885.

Sono 14 novelle.

417. Novelle popolari abruzzesi (seconda serie). Nell' Archivio, v. V, pp. 75-96; 197-226. Palermo, 1886.

Nelle pp. 75-96 sono 31 novelle e leggende e costituiscono la serie seconda; le pp. 197-226 formano la terza serie, n. VII; quarta serie, n. VII, quinta serie, n. X; sesta serie, n. VIII.

418. Per nozze [Nella 4 p. della copertina: Lanciano, Tip. R. Carabba] [1888]. In-8°, pp. 8.

Questo titolo è nella copertina; ma alla p. 5: La leggenda di S. Francesco d'Assisi, versione abruzzese tradotta in italiano e pubblicata per le nozze Salomone-Marino Deodato. Il nome dell' Editore è nella dedica.

419. Tradizioni popolari abruzzesi. Nell' Archivio, v. IX, pp. 153-162. Palermo, 1890.

Sono 21 aneddoti tradizionali attribuiti a un prete di Gamberale in Abruzzo.

Novelline e leggende sono sparse qua e là nell'opera del Finamore: Credenze, Usi e Costumi abruzsesi. (V. Usi).

FINZI (GIUSEPPE).

420. L'asino nella leggenda e nella letteratura. Torino, 1883. In-8". *

FIORINI (ANTONIO).

Vedi in POGGIO FIORENTINO, Natalitia. FORNARI (PIETRO).

421. FORNARI PIETRO. I Racconti delle Fate. Panzane vecchie rinnovate e raccontate ai bambini. Milano, Giovanni Gnocchi, editore. In-4”, pp. 63. L. 7, 50.

Con tavole litografiche colorate. FORSTER (RICCARDO).

422. Due fiabe popolari zaratine. N' Il Dalmata, Giornale politico, economico, letterario. An. XXV, nn. 45 e 46. Zara, 7 e 11 Giugno 1890. In-fol. S. 10.

La I è El Re Porco, in dialetto veneto di Zara, con note comparative. La 11, per notizie private, so essere quella che si pubblicò poco dopo col titolo: 423. Una fiaba popolare zaratina. In Scintille, periodico di lettere, scienze ed arti. An. IV, n. 19, pp. 146-147. Zara 28 Giugno 1890. Tipografia Edit. G. Woditzka. In-4°. Soldi 10.

Ed è El Becher. Entrambe queste fiabe vennero ripubblicate con aggiunta di riscontri nella raccolta : 424. Fiabe popolari dalmate. Nell'Archivio, v. X, pp. 82-94; 235-248, ecc. Palermo, 1891.

Avvertenza - I. El Re Porco.-II. El becher. III. I Cazzadori.-IV. La Rana.-V. Fiaba dela Menega rabiosa. - VI. El re serpente. VII. El fazzoleto. VIII. El Destin.- IX. El pesse-can. X. La fada Alzina.-XI. La Gaiandra.-XII. La Desfortunada.-XIII. El stupido.-XIV. El caporal Pipeta.XV. La bianca e la negra.-XVI. L'Aseno caga-zeghini.-XVII. Barba Zucon.

Queste novelline sono illustrate con note comparative di altre novelle italiane.

Ce n'è una tiratura a parte di soli 25 esemplari con numerazione propria e col nome del raccoglitore a capo del titolo.

La raccolta è in corso di stampa.

FRASSATI.

425. Leggende biellesi. Nella Gazzetta del popolo della Domenica, n. 26. Torino, Agosto1888.* Ignoro il nome dell'Autore.

FRATI (LUDOVICO).

426. Tradizioni storiche del Purgatorio di San Patrizio. Nel Giornale storico della Letteratura italiana, an. IX, vol. XVII, fasc. I, pp. 46-79. Torino, Ermanno Loescher, 1891. Tip. Vincenzo Bona.

Narrata la leggenda irlandese del « Purgatorio di S. Patrizio » l'A. illustra minutamente e cronologicamente non poche tradizioni che hanno un carattere storico e che più contribuirono alla popolarità della leggenda stessa fino ai di nostri; della quale studia le reliquie e rifazioni nel § IX (pp. 65-67). Indi offre una indicazione sommaria delle principali versioni che della leggenda si conoscono nelle varie lingue (67-74): testi latini; versioni francesi, provenzali, inglesi, spagnuole, italiane 72-73), svedese. Seguono appendici di testi.

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429. Nella Gazzetta della Domenica. Anno I, n. 46. Roma-Firenze, 14 Novembre 1880. Firenze, Tipografia della Gazzetta d'Italia. In-fol. Cent. 10.

Il nome dell'A., omesso per dimenticanza, venne poi dato nel n. seguente.

Di nuovo venne ristampato, col titolo:

430. Studii storici. Di alcune Leggende siciliane. Nella Rivista Europea. Nuova serie, an. IX, vol. XXII, fasc. III, pp. 463-466. Firenze, 1o Dicembre 1880. Tipografia della Gazzetta d'Italia. In-8°.

Il nome dell'A. è omesso pure, e lo scritto è firmato con le iniziali x, y, z.

L'A., nativo di Sciacca in prov. di Girgenti, raccolse queste leggende e credenze popolari nella prov. di Trapani e le scrisse in italiano.

GABOTTO (FERDINANDO).

431. FERDINANDO GABOTTO. Pietro Abelardo nelle tradizioni popolari delle campagne tori

nesi Nella Gazzetta letteraria, an. VII, n. 48. Torino, 1883.

Movendo da una fiaba popolare raccolta in Piemonte, l'A. parla della tradizione riguardante il filosofo Pietro Abelardo, confondendo questo con quello. Di ciò fu egli avvertito nel n. 49 della Gazzetta, e rispose nel n. 50.

432. Appunti per la Storia della Leggenda di Catilina nel medio evo. Torino, Roux 1887.

433. L'Epopea del buffone. Nelle Conversazioni della Domenica, an. III, n. 1. Milano. 1o Gennaio 1888. In-4°.

Si parla del Gonnella.

434. La Leggenda di Gerberto. Nella Gazzetta del popolo della Domenica, an. VI, n. 7. Torino, 12 Febbraio 1888. In-fol.

GARGIOLLI (CARLO).

435. Novelline e Canti popolari delle Marche. Fano pei tipi V. Pasqualis succ. Lana M. DCCC. LXXVIII. In-8°, pp. 19.

Nell'antiporto: « Nozze Imbriani-Rosnati. IV Novembre M. DCCC. LXXVI]I. »

Le novelle sono: I. El fijo de' re. - II. El fijo de l'Orco (pp. 7-13); i canti sono 9 (15-18), raccolti da A. Gianandrea e forniti al Sig. CARLO GARGIOLLI, editore, il cui nome comparisce nella dedicatoria (p. 5-6) a Vittorio Imbriani.

GASPARI (ANTONIO) e ZULIANI (GIUSEPPE). 436. ANTONIO GASPARI e GIUSEPPE ZULIANI. Vernacula: arguzie e facezie veronesi della città e del contado. [Nel verso: Verona, Stab. Tip. Annichini] [1889]. In-16°, pp. 22.

Nella copertina: « Nelle nozze Solerti-Saggini. » A pp. 5-11 sono ventun « Arguzie e facezie cittadine »; a 12-22 trentacinque « Arguzie e facezie contadine. »

GATTINI (GIUSEPPE).

437. 'O cunto 'e comme-va-stu fatto. Nel G. B. Basile, an. I, n. 5, pp. 33-34. Napoli, 15 Maggio 1883.

Raccolto in Fratta Maggiore. GAZZINO (GIUSEPPE`.

438. Tradizioni del popolo d'Italia. Il viaggio in Barbaria. Tradizione orale de' Genovesi. Ne La Parola, foglio di Scienze, Arti, BelleLettere, ecc. Volume Secondo, n. 64, pp. 253-254. Bologna, 31 Agosto 1843, via S. Donato, 2592, dirimpetto all'Università. Coi tipi di Giuseppe Tiocchi e C. nelle Spaderie. In-4°.

439. Pietro Baulardo. Tradizione orale de' Genovesi. Ivi, numeri 67, 68, pp. 265-267. Bologna, Ottobre 1843.

È la tradizione di Pietro Barliario.

440. Il Castello incantato. Tradizione orale de' Genovesi. Ivi, n. 71, pp. 281-282. Bologna, 15 Dicembre 1843.

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