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a p. 60, fu riprodotta nell' Archivio, I, pp. 296–297. Pal. 1882.

502. Una Leggenda popolare di Chiaramonte. sul Vespro. A p. 18 del: Sicilia-Vespro. Numero unico per il VI Centenario del Vespro Siciliano. Palermo 31 Marzo 1882. Milano. In-4°, pp. 44. [Nella copertina: VI Centenario MDCCCLXXXII, XXXI Marzo. Fratelli Treves, Milano]. Lire 2.

In questo medesimo Numero si legge: Le Tradizioni popolari sul Vespro di Giuseppe Pitrè (p. 15). Alcuni Ĉanti del popolo siciliano sul Vespro (p. 23).Melodia popolare siciliana (p. 42, la quale, per errore tipografico, esce sotto il titolo di Pensiero musicale e col nome di Pietro Platania.-Costumi siciliani (p. 21 e 24) di Borgetto, Sferracavallo e Palermo. Bottega di Marionette, in Palermo (p. 27).

503. Le Parità e le Storie Morali dei nostri villani per S. A. GUASTELLA. Ragusa Piccitto e Antoci editori. [Nel verso: Tip. Piccitto & Antoci] 1884. In-16° picc., pp. 252. L. 2.

Frontespizio in caratteri neri e rossi; copertina stampata in tre colori.

Illustra in XII §§ la vita morale dei villani della Contea di Modica, con esempi e parabole popolari, delle quali dà la versione in tutto il corso del libro ed il testo nelle Note (pp. 211-252).

Queste narrazioni sono 28.

GUERRINI (Olindo).

504. La vita e le opere di Giulio Cesare Croce. Monografia di OLINDO GUERRINI. In Bologna presso Nicola Zanichelli 1879. In-8o, pp. XV516, oltre un ritratto ed il frontespizio.

È composta di 8 capitoli, di 4 appendici e di un Saggio bibliografico.

Cap. 1. Condizioni civili, politiche e letterarie del cinquecento.-II-IV. Vita di G. C. Croce.-V. Il ciclo delle favole salomoniche ecc. VI. Salomone vinto, Merlino, Marcolfo ecc.-VII. 11 Marcolfo latino. Analisi e confronti col Bertolo del Croce). Origine e sviluppo di molte favole che vi sono inserite. VIII. 11 Bertoldino: analisi e confronti ecc. Appendici: A Le giostre. B) La cucina.- C) Rivolta degli studenti nell'a. 1560.-D) La festa della Porchetta (1597).

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Giova leggere su questo libro la rassegna letteraria che scrisse il D'Ancona nella Nuova Antologia, vol. XIII. serie 11, pp. 364-373, 15 Gennaio 1879, e quella di R. Köhler nel Literoturblatt für germanische und romanische Philologie, n. 2. Heilbronn 1880.

505. La Leggenda d'Attila in Italia. In Brandelli, serie II, pp. 57-64. Roma, Sommaruga, 1883. In-16o picc.

Fu ripubblicata

506. Nell'Antologia della nostra critica letteraria moderna, pp. 107-112. 1885.

Fino alla

Quarta edizione, pp. 107-111. 1890.

Vedi i nn. 324 e 325.

HOLM (ADOLFO).

507. Intorno alla Leggenda di Guglielmo il Malo. Lettera del Prof. ADOLFO HOLM al Bar. Raffaele Starrabba. Nell'Archivio Storico Siciliano, pubblicazione periodica per cura della

Scuola di Paleografia di Palermo. Anno I, pp. 201-205. Palermo, Stabilimento tipografico Lao, premiato con diverse medaglie, via Celso, 31. 1873. In-8°.

Ricerca le origini della leggenda pubblicata da G. PITRE: Guglielmo il Malo ecc.

508. I dì della merla. N' Il Giovedì, Letture popolari, an. I, n. 5. Torino, 5 Febbraio 1888. In-4°.

Riprodotto

509. Nell'Archivio, v. VII, pp. 515-516. Palermo, 1888.

Il Duca Minimo.

Pseudonimo di D'ANNUNZIO (Gabriele).

Il Falegname.

Pseudonimo di BRUZZANO (Luigi).

510. Il Folletto. Ne La Calabria, an. II, n. 5,

p. 40. Monteleone, 15 Gennaio 1890.

511. Il Gingillino per ridere. Livorno, Rossi, 1863. In-12o. *

Ristampato con qualche variante come appresso: 512. Il Gingillino per ridere! Firenze, Salani 1872. In-16o. *

Non ho modo di verificare se la seguente edizione sia una medesima cosa delle precedenti:

513. Il Gingillino per ridere! Emporio di Frottole, Facezie, Aneddoti, Novellette galanti, Indovinelli ecc. raccolti da un burlettone. Firenze 1875, Stamperia Salani, via S. Niccold, 102. In-16° picc., pp. 128.

Contiene 270 « Facezie, Motti Arguti, Strambotti ecc. » (pp. 3-58): 109 « Novelle, Aneddoti, Storielle, ecc., ecc. » (59-94); 47 « Brindisi, Canti per nozze, Poesie giocose ecc.» (95-111); 19 « Poesie giocose » (112-119); 22 « Novelle per ridere » (120-127). Chiude un sonetto. Questi ultimi quattro numeri sono anonimi.

514. Il libro delle Fate. Fiabe dei migliori scrittori italiani e stranieri. Illustrato da 20 disegni artistici. Roma, Edoardo Perino EditoreTipografo, 1887. [Parte I], pp. 156; II, 160; III, 164. In-8° gr. a 2 colonne. L. 3.

Ciascuna delle tre parti ha copertina propria a cromolitografia rappresentante una delle scene delle novelle: e nella la appunto, fuori la cornice, a pie' pagina si legge: « Parte I: L. 1, 00 » Questa medesima scena è ripetuta in un frontespizio egualmente colorato, col quale si apre la 1a parte: il che parve necessario essendosi l'opera pubblicata a puntate settimanali, 60 8 l'una, al prezzo di cent. 5.

p.

da Le Fiabe sono XXIV nella p. I; XXVIII nella II; XXI nella III. in tutto 73; delle quali, venti dei Grimm, di Perrault, Andersen ecc.

Ecco alcune delle novelle veramente popolari: E. Andreoli, Il palazzo dei gattini.-N. Susanna, Il mago sabino.-G. Gigli, La sposa del re.-G. Solimena, La gattina e il sorcio. G. Pitrè, La tinchina dell'alto mare, ristampa mutilata. V. Maugeri-Zangara, La bella fata.-V. G. Consagro, Il paiuolo delle fate (p. I). -P. Samarelli, Occhiolino nero.-R. La Guardia, Il Re Stella d'oro.-Antoniello Giannini, Il Candelabro d'oro.-E. Andreoli, La mano di morto (p. II), ecc,

Delle Novelle di Onorato Roux e On. Fava il fondo è tradizionale con abbellimenti degli Autori. Questa maniera è di altri novellieri della stessa raccolta, e ritrae dalla maniera di Luigi Capuana seguita ed abusata oramai da dozzine di scrittorelli novellini d'Italia. I disegni sono 60: 19 per la I; 20 per la II; 21 per la III.

515. Il mondo per ridere ! Milano, Cioffi, 1864. In-12°.

Questa raccolta è anonima.

516. Il Salice piangente, leggenda trevisana. A p. 237 de L'Italia Giovane. Parte Femminile: Istruzione in famiglia, Scritti educativi per giovinette raccolti da Anna Vertua Gentile. Ulrico Hoepli Editore-Libraio della Real Casa. Milano. [Nel verso: 930-90. Firenze, Tipografia di Salvadore Landi, via delle Seggiole 4] 1891. In-16° gr. fig., pp. IV-384. Prezzo L. 7, 50.

E firmato X.

IMBRIANI (VITTORIO).

517. La Novellaja fiorentina cioè Fiabe e Novelline stenografate in Firenze dal dettato popolare e corredate di qualche noterella da VITTORIO IMBRIANI. Napoli, Tipografia napoletana MDCCCLXXI. In-16°, pp. IV-366. L. 15.

<< Di questo lavoro, che venne pubblicato nelle appendici del giornale napolitano La Nuova Patria..... durante i mesi estivi del MDCCCLXX), sono stati tirati a parte soli centocinquanta esemplari. » Così a p. 364. Le fiabe sono XXXIII, oltre di due varianti alla VI e dalla XI.

La bella_ Ostessina venne ripubblicata nel libro: Crestomazia Italiana Ortofonica del Baragiola, pp. 415423.

Se ne fece una nuova edizione, che usci col titolo:

518. La Novellaja fiorentina. Fiabe e Novelline stenografate in Firenze dal dettato popolare da VITTORIO IMBRIANI. Ristampa accresciuta di molte novelle inedite, di numerosi riscontri e di note, nelle quali è accolta integralmente La Novellaja Milanese dello stesso Raccoglitore. Livorno coi tipi di Franc. Vigo, editore 1877. In-16°, pp. XV-640. L. 5.

Le novelle toscane qui sono 50; le panzane, gli esempi e aneddoti lombardi di Milano 45, oltre una di Sora, una di Napoli, due di Montale non comprese nei testi, due di Terra d'Otranto ed altre. Dallo Straparola, dal Domenichi, da Tommaso Costo, dal Bandello, da Lando, Groto, Basile, Casalicchio e da altri son riportate varie novelle ed aneddoti.

Diciannove di queste novelle, già fornite dal Nerucci, vennero da costui riprese e ripubblicate nelle sue Sessanta Novelle montalesi. Una lo fu da O. TARGIONI-T-OZZETTI, Antologia.

519. La Novellaja Milanese. Esempii e Panzone Lombarde raccolte nel Milanese da VITTORIO IMBRIANI. Esemplari XL. Bologna, MDCCCLXXII. In-8°, pp. IV [n. n.]-119.

Nell'ultima pag. (120) non numerata si legge: «Estratto dal Periodico:- Studi Filologici, Storici e Bibliografici Il Propugnatore. — Vol. V. Bologna — Tipi Fava e Garagnani. » Queste novelle si leggono nel vol. III, parte 1, pp. 396-411. Bologna 1870.-Parte II, pp. 192–209; 491-502. Bol. 1870–71.—Vol. IV, parte 1,

pp. 278-288; parte II, pp. 251-265; 463–472. Bol. 1871.Vol. V, parte I, pp. 146-157; 286-295: 463-482. Bol. 1872. Le narrazioni sono XXVIII corredate di larghe note comparative e filologiche.

A questa pubblicazione seguirono dello stesso Raccoglitore i

520. Paralipomeni alla Novellaja Milanese. Studi [Nell'ult. pag. Estratto dal Periodico: Filologici, Storici e Bibliografici Il Propugnatore.- Vol. VI. Bologna. Tipi Fava e Garagnani]. [1873] In-8°, pp. 9.

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Contiene tre esempi. Cfr. il n. 518.

521. Lettera di VITTORIO IMBRIANI a Giuseppe Pitrè. Tiratura di 30 esemplari dall'opera Fiabe, Novelle e Racconti popolari siciliani raccolti ed illustrati da G. Pitrè, vol. IV. Palermo, 1874.» Palermo, L. Pedone Lauriel, Editore, 1874. In-16o, pp. 54.

Se ne tirarono solo 50 esemplari, Tipografia Montaina.

Vedi PITRE, Fiabe, Nor. e Race.

522. Don Peppino. Amplificazione italiana di V. IMBRIANI. Ne La Scuola Italica, an. II, n. 5, pp. 33-46. Napoli, 23 Agosto 1874

È la novella siciliana Luzu Viritati, n. LXXVIII. delle citate Fiabe del PITRE, V. II.

523. Le tre Marvzze. Novella Trojana da non mostrarsi alle signore. Troja [Pomigliano d'Arco?] M. DCCC. LXXV. Esemplari XXVIII (zizze toste). In 8, pp. 15.

Rifazione di una nota novellina popolare quale corre in Napoli « appo trojani e trojane », cioè abitanti di una « Troja ideale, onde sono cittadini quanti delle trojate si dilettano e del parlare sboccato si compiacciono e delle novellette oscene si deliziano. » (p. 2). V. Lu zu Viritati delle citate Fiabe del PITRĖ. 524. 'A 'Ndriana fata. Cunto pomiglianese. Per nozze. Pomigliano d'Arco M DCCC. LXXV. [A p. 14: Fuori Commercio. Esemplari CCL]. In-8°, pp. 14.

È dedicato « A Gennaro Majello in Afragola » con una lettera (pp. 3-5), nella quale è anche inserita un'altra novellina avellinese: 'O Re. Il cognome dell'editore è nella sottoscrizione della lettera: IMBRIANI. 525. Sette Novellette di CAMILLO SCALIGERI DELLA FRATTA, non più ristampate da oltre due secoli, ripubblicate da VITTORIO IMBRIANI. Pomigliano d'Arco M. DCCC. LXXV. [Nel verso: Esemplari CL]. In-8", pp. 15.

Nel frontespizio il Sette è stampato in enormi caratteri da placard. Il testo è a due colonne.

Di queste sette novellette o frottole, 6 sono in vernacolo bolognese antico, una in lingua antica, tutte estratte dal « Discorso della lingua bolognese. In questa Terza impressione arricchita di molte curiosità utili a' signori Scolari Forastieri ecc. Bizzurro Capriccio di CAMILLO SCALIGERI DELLA FRATTA. In Bologna, presso Clemente Ferrari 1630. Con licenza de' Superiori.» In una novella il testo bolognese, nell'altra il rimodernamento fattone dalla Sig. Carolina Coro

nedi-Berti.

Precede un'avvertenza (pp. 3-4), e seguono note (10-15) dell' Editore, nelle quali è seguito bibliogra

ficamente il corso di queste novelline, in parte popolari.

526. Due Fiabe toscane annotate da V. I. Esemplari C. Napoli, Stabilimento Tipografico A. Trani M. DCCC. LXXVI. In-8o, pp. 23.

Estratto dal « Giornale Napoletano di Filosofia e Lettere, » an. 1876, fasc. I.

Le novelle furono scritte da G. Nerucci.

527. Panzanega d'on Re in dialetto di Crenna (Provincia di Milano). Roma, M. DCCC. LXXVI. [Nella copertina: Esemplari CC. fuori commercio]. In-8°, pp. XV.

A p. 3 « Per nozze Gargiolli-Nazzari; » e nel verso: « A Carlo Gargiolli » con lettera dedicatoria a firma: IMBRIANI.

528. XII Conti pomiglianesi con varianti avellinesi, montellesi, bagnolesi, milanesi, toscane, leccesi, ecc. illustrati da VITTORIO IMBRIANI. Napoli, Libreria Detken e Rocholl, Piazza Plebiscito [Nel verso: Stabilimento Tipografico dell'Unione] M. DCCC. LXXVII. In-16o, pp. XXXII-290. L. 4.

Oltre alle 12 novelline di Pomigliano d'Arco e ad altre novelle Pomiglianesi messe in nota, vi sono 23 novelle in dialetto ed in italiano raccolte dalla tradizione; e molti aneddoti e racconti riportati da novellieri più o men noti. Ricche sono le note comparative. 529. 'E sette mane-mozze, in dialetto di Avel· lino (Principato Ulteriore). Pomigliano d'Arco M. DCCC. LXXVII. [Nella copertina: Esemplari CC. Fuori commercio]. In-8° gr., pp. VII.

Nel verso del frontespizio-copertina: «Per nozze Pitrè-Vitrano in Palermo. XIV Aprile M.DCCC.LXXVII. A p. 3: « A G. Pitrè » lettera dedicatoria firmata: 1м

BRIANI.

530. Fiabe popolari crennesi. Nell' Archivio, v. II, pp. 73-81. Palermo, 1883.

Se ne tirarono 12 esemplari a parte con numerazione propria.

Contiene una sola fiaba, raccolta in Crenna, prov. di Milano, e preceduta da un'avvertenza sul dialetto crennese e dall'argomento della novella, il cui titolo è: I. Esempi d'on Re. Altre che l'I. doveva pubblicarne non vennero fuori per la difficoltà delle correzioni di stampa.

531. 'O cunto d' 'a bella-pilosa. Nel G. B. Basile, an. I, n. 6, pp. 42-44. Napoli, 15 Giugno 1883.

Raccolta in Pomigliano d'Arco.

532. Lu conto d''a bella del mondo (In vernacolo di Bagnoli Irpina). Ivi, an. II, n. 4, pp. 28-29. Napoli, 15 Aprile 1884.

Il Raccoglitore è firmato: V. I.

533. Estratti di vecchie schede. Iri, an. III, n. 5, pp. 34-35. Napoli, 15 Maggio 1885; n. 6, p. 41; 15 Giugno; n. 7, p. 53; 15 Luglio; n. 12, p. 89, 15 Dicembre.

1. Un curioso riscontro. II. XVII stornelli di Roccastrada, prov. di Siena. III. 'U cunte de 'nu marite e 'na mugliere. - IV. Antonio ed Antuono.-IV (=V), L'uomo e la serpe.

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536. GIOVANNI JACHINO Dottore in Lettere e Filosofia. Il Libro della Croce: Studi ed analisi con Appendice intorno ad alcune leggende alessandrine. Alessandria, Tipografia Jacquemod 1888. In-8°, pp. 147.

Nelle pp. 121-146 sono illustrate quattro leggende alessandrine, che nell'indice sono intitolate: I. Gagliaudo.-11. S. Pietro. III. La regina Pedoca. IV. S. Francesco d'Assisi.

Vennero ripubblicate con altre nelle

537. Varietà tradizionali e dialettali alessandrine raccolte ed illustrate da GIOVANNI JACHINO. Alessandria, Tipografia Jarquemod 1889. [Nella copertina: 1890]. In-8'; pp. 179. L. 2.

Contiene: Parte 1. Varietà tradizionali: I. Gagliando.-11. S. Pietro. - III. La regina Pedoca.—IV. S. Francesco d'Assisi (leggende già illustrate nella precedente pubblicazione sul Libro della Croce). — V. Il Gallo. VI. Guglielmo VII di Monferrato.-VII. Giacomo d'Armagnac.-VIII. Il cavaliere delle dame. IX. Galateri.

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Parte I. Varietà dialettali: I. Introduzione. II. Giuochi infantili (due soli, brevi. inediti, gli altri presi dal Nigra). -- III. Strambotti 28 dal Marcoaldi: Canti pop. imbri ecc. e dal Nigra: Canti pop. del Piemonte). IV. Una cantilena religiosa (le Dodici parole della verità, con una variante anche umbra, ined. l'una e l'altra).-V. Proverbi (una sessantina . - VI. Cenni sul dialetto Alessandrino.-VII. Poesie (del padre dell'A., prof. Crispino Jachino): a) La messa; b) La fretta; c, Le superstizioni e le medichesse: d I numeri del lotto. L'A. illustra largamente i pensieri, le frasi, le abitudini popolari innestate in queste quattro poesie. 538. Tradizioni alessandrine. Nella Gazzetta letteraria artistica e scientifica, an. XIII, n. 16. Torino, 20 Aprile 1890.

Qui finiscono gli scritti del Jachino.

539. Ju Guriuts. (Fiaba raccolta a Paularo). Nelle Pagine Friulane, an. I, n. 1, p. 6. Udine, 29 Gennaio 1888.

Leggenda friulana anonima sui nani.

KADEN (WOLDEMAR`.

540. Unter den Olivenbäumen. Süditalische Volksmärchen. Nacherzählt von WOLDEMAR KADEN. Leipzig, F. A. Brockhaus. 1880. In-8", pp. XL-265.

Vedi in PITRE, Le Novelline pop. dell'Italia meridionale.

KNUST (HERMANN).

541. Italienische Märchen. In Jahrbuch für romanische und englische Literatur begründet im Verein mit Ferdinand Wolf von Adolf Ebert herausgegeben von D. Ludwig Lemeke, Professor an der Universität Marburg. Siebenter Band, pp. 381-401. Leipzig, F. A. Brockhaus. 1866. In-8°.

Le novelle sono 12, raccolte in Livorno, tutte tradotte in tedesco; della 7a è dato anche il testo originale. Eccone i titoli:

1. Der Königssohn und die Bauerntochter.-2. Die vier Königskinder. 3. Johann ohne Furcht. - 4. Die Pilger.-5. Die Bauernsohn. - 6. Der Kaufinannssohn aus Genua. —7. Das Kind der Geschwister.-8. Der Verschwender. — 9. Der Königssohn als Bäcker. - 10. Der Kaufmannssohn aus Livorno.-11. Ein Erdengang des Erlösers. 12. Der Königssohn mit den drei Hunden. Il figliuolo di germani è il titolo del testo originale della 7.

KÖHLER (REINHOLD).

542. Italienische Volksmärchen. In Jahrbuch für romanische und englische Literatur. Achtenter Band, pp. 241-270. Leipzig, 1867.

Le novelle son tre, raccolte dal Dr. Hermann Grimm dalla bocca d'un giovane di Sora, il quale facea da modello agli artisti in Roma. E cone i titoli:

1. Die drei Brüder und die drei befreiten Königstöchter.-2. Der Vertrag zwischen Herren und Diener wegen der Reu".-3. Der Grindkopf.

I titoli, come si vede, sono in tedesco, ma il testo è in italiano nelle prime due, in tedesco nella terza. Il Köhler vi ha unito copiose note comparative. 543. Italienische Nachtgebote. Iri, pp. 409417. Leipzig, 1867.

544. Die Griseldis - Novelle als Volksmärchen. In Archiv für Litteraturgeschichte. Herausgegeben von R. Gosche. I, pp. 409-487. Leipzig, 1870. *

545. Griselda (Griseldis). Nell' Allgemeine Encyklopädie der Wissenschaften und Künste. 1 Section, 91 Theil, pp. 413-421. Leipzig. Brockhaus 1871. In-4o a due coll.

Studia la novella di Griselda nelle varie letterature erudite e popolari.

546. La Nouvelle italienne du prêtre Jean et de l'empereur Frédéric et un récit islandais. In Romania, 5a année, 1876, pp. 76-81. Paris, 1876.

547. Illustrazioni comparative di alcune novelle di Giovanni Sercambi. Nel Giornale Storico della Letteratura italiana, an. VII, fasc. 40

41, vol. XIV, pp. 94-101, Torino 1889; an. VIII, fasc. 43-44, vol. XV, pp. 180-182. Ivi, 1890.

L'autore si firma RAINoldo KühlER. Queste note di varianti e riscontri sono un'appendice della seguente pubblicazione:

<< Novelle inedite di GroVANNI SERCAMBI tratte dal Codice Trivulziano CXCII per cura di RODOLFO RENIER. Torino, Ermanno Loescher 1889.» In-8', pp. LXXV426. L. 15.

IV. »

Fa parte della « Biblioteca di testi inediti o rari, Éccone il contenuto: Prefazione (pp. VII-LXV). -Documento: Testamento di G. Sercambi ecc. (LXVIILXXV). – Novelle (3-408).—Appendice: Sunti di novelle frammentorie o sconcissime (411-127). Queste sono 14; le novelle 108. Di tutto è data una « Tavola delle novelle di G. S. con indicazione dei luoghi ove sono pubblicate. »

Altre note del Köhler al Sercambi possono vedersi in D'ANCONA, Novelle inedite di G. Sercambi, n. 317. Vedi anche n. 310.

548. Goethe und der italienische Dichter Domenico Batacchi. Von REINHOLD KÖHLER. Sonderabdruck aus den Berichten der Königl. Sächs. Gesellschaft der Wissenschaften. Sitzung am 19. Juli 1890. In-8o, da p. 72 a 78.

Il testo comincia nel verso della 1a carta, cioè del frontespizio.

Venne tradotto dal Dr. Michele Barbi (il cui nome non è notato) col titolo:

549. Goethe ed il poeta italiano Domenico Batacchi. Nell' Archivio, vol. X, pp. 21-27. Palermo, 1891.

E se ne fecero 25 estratti con questo titolo: 550. D. REINHOLD KOEHLER. Goethe ecc. In-8', pp. 7. [All'ult. p.: Estratto dall'Archivio ecc., v. X. Palermo, Libr. internaz. C. Clausen 1891].

Illustra il carteggio tra Goethe e Knebel, nel quale si parla del P. Atanasio da Verrocchio, cioè di Domenico Batacchi, e delle sue Novelle galanti. Di esse La vita e la mo te di prele Ulico, raccolta dalla tradizione popolare e fedelmente poetizzata dal B., lo interessa particolarmente. Il Köhler se ne occupa, dandone un largo riassunto e rilevando che H. Meyer dovette raccontare la leggenda del Fabbro di Juterbock non secondo la novellina popolare, ma secondo la novella del Batacchi, la quale in sulla fine leggermente devia dalla tradizione.

Vari altri sono gli scritti del Köhler riflettenti la novellistica specialmente italiana; ne cito qui i principali :

1. Die Legende vom Ritter in der Capelle; nel Jahrbuch für romanische und englische Literatur. V1, 326-331. Leipzig 1865, e IX, 351, 1868.

2. Ueber die von F. Zambrini herausgegebenen « Dodici Conti morali d'Anonimo senese »; nella Zeitschrift f. romanische Philologie 1, 365-375. Halle 1877. 3. La fabula del Pistello da l'agliata; nella stessa Zeitschrift f. rom. Phil., III, 73-78; 1879; trad. in ispagnuolo ne La Enciclopedia, n. 14, pp. 227-229. Sevilla, 15 de Agosto 1879.

4. Eine Stelle in Ariostos Orlando Furioso und Nachahmungen derselben; nell'Archiv für LitteraturGeschichte, V, 1-5.

Altri appunti e note parallele di fiabe, novelle e racconti del D. Köhler vanno citati sotto D'ANCONA, n. 317; DE GUBERNATIS, n. 334; GONZENBACH, n. 460; PAPANTI, SARNELLI, SCHNELLER, WIDTer.

KUUN (GEZA).

551. Della migrazione dei miti e dei racconti degli Indiani ai popoli semitici e viceversa. In

Rivista Europea, anno VI, vol. III, fasc. II; pp. 244-252. Firenze 1° Luglio 1875. In-8°.

LABOULAYE (EDOUARD).

552. Les trois citrons, conte napolitain. In Contes bleus, de E. LABOULAYE, pp. 197-227. Paris, Charpentier 1874. *

È il tratt. 9 della Giorn. V del Pentamerone: Le tre cetre.

La seguente leggenda è anonima e non appartene al Laboulaye.

553. La Chase dal Vint. (Friuli orientale). Nelle Pagine Friulane, an. III, n. 6; pp. 102-103. Udine, 13 Luglio 1890. LAGORIO (GIULIO).

554. Note allegre (sorrisi d'estate): scelto e ricco emporio di amenità, burle, stratagemmi, scherzi, arguzie e frizzi d'ogni maniera, dedicati alle gentili ed oneste conversazioni. Acqui, tip. P. Righetti edit. 1890. In-16°, pp. 165. L. 1. LAINEZ.

Vedi STRAPAROLA.

LA GUARDIA (R.).

Vedi Il Libro delle Fate.

I nn. seguenti non appartengono al La Guardia. 555. La Leggenda del beone Defuk o Deuc in Montefiascone. Nell' Archivio, v. VIII, pp. 299300. Palermo, 1889.

Si riportano tre versioni della leggenda: Est! est! est! l'una dai Monumenta Italive, p. 100 di L. Scradèro; l'altra dal Commentario storico-critico ecc. di Gir. De Angelis; l'ultima dalla Storia della Città di Montefiascone, p. 64 di L. Pieri Buti.

556. La Leggenda di Re Umberto a Palermo. Nel Bacchiglione. Padova, 2 Ottobre 1885. * Fu ripubblicata in varî giornali d'Italia ed ulti

mamente

557. Nell' Archivio, v. V, pp. 590-591. Palermo 1886.

Lamoni (PUCCIO).

Anagramma di MINUCCI (Paolo).

LA MONNOYE.

Vedi STRAPAROLA.

LANDAU (MARCUS).

558. Die Quellen des Decamerone von D." MARCUS LANDAU. Wien, 1869. In-8°. *

Fu ristampato col seguente titolo:

559. Die Quellen des Dekameron von D." MARCUS LANDAU. Zweite sehr vermehrte und verbesserte Auflage. Stuttgart. J. Scheible's Verlagsbuchhandlung. [Nel verso: Druck von C. Brügel & Sohn in Ansbach] 1884. In-16° gr., pp. XVIII-345.

Frontespizio in caratteri rossi e neri.

L'A. va ricordando una per una, quando ne trova,

le fonti delle novelle del Boccaccio, giovandosi dei principali libri di novellistica antica e moderna, letteraria e popolare Italiana e straniera. Eccone l'indice:

Erklärung der bei den Citaten gebrauchten Abkürzungen. Uebersicht der besprochenen Novellen des Dekameron. - 1. Einleitung. -II. Orientalisches Pantschatantra, Kalila Dimna, Hitopadesa, Libro de los enganos, Cukasaptati, Somadeva etc.).-III. Frankreich. IV. Italien (Ĉento novelle antiche, Fr. da Barberino, Busone da Gubbio ecc.).—V. Religiöse Bestandtheile der erzählenden Literatur.-VI. Antikes (Alexanderromane, mittelgriechische Romane, Milesische Märchen, Parthenios, Apulejus, Ovid und Theokrit.). VII. Historisches (Italienische Lokalgeschichten, Die Prinzessinen, Verschiedenes, ecc.).

560. Beiträge zur Geschichte der italienischen Novellen. Wien, 1875. *

561. Le tradizioni giudaiche nella Novellistica italiana. Nel Giornale storico della Letteratura italiana, v. I, fasc. I. Torino, 1883. In-8°, pp. 60-61.

L'autore si firma italianamente: MARCO LANDAU.

562. La Novella di Messer Torello (Decam., X, 9), e le sue attincnze mitiche e leggendarie. Ivi, an. I, vol. II, pp. 59-78. Torino, 1883.

Con l'aiuto della letteratura leggendaria del medio evo, e con la poesia e novellistica popolare dimostra che il Boccaccio non si servì, per comporre questa novella, d'una fonte sola, ma attinse a parecchie, prendendo qua un tratto, là un episodio, e facendone una delle sue creazioni più belle (p. 78).

LA VIA BONELLI (MARIANO).

563. Novelle popolari nicosiane di Sicilia. Nell'Archivio, v. VI, pp. 97-112. Palermo, 1887. Son tre fiabe, annotate.

LEGRAND (ÉMILE).

564. Recueil de Contes populaires grecs traduits sur les textes originaux par ÉMILE LEGRAND Répétiteur à l'École des langues orientales vivantes. Paris Ernest Leroux, Éditeur, Librairie de la Société Asiatique de Paris, de l'École des langues orientales vivantes, etc. 28, rue Bonaparte, 28. 1881. [All'ult. carta: Le Puy. - Imprimerie Marchessou Fils]. In-12o, pp. XIX275. Fr. 5.

Nell'antiporto: « Collection de chansons et de contes populaires. I. Contes pop. grecs. »

A pp. 177-189 sono tradotte in francese : « Trianniscia et ses deux frères. La chèvre et le renard. La fourmi et le mulot.- Le chasseur et le serpent, » leggende e favole greche di Terra d' Otranto negli Stui del Morosi Tre di queste leggende e favole erano state anche tradotte e pubblicate dall'A. nelle Chansons et contes pop. de la Calabre, di che vedi in Canti.

LEICHT (MICHELE).

565. Tradizioni di Attila nel Friuli. Nell'Archivio, v. VII, pp. 559-560. Palermo, 1888. Dall'Ateneo Veneto, serie V, n. 2, p. 92. Venezia, Febbraio 1882. Il titolo è dell'Archivio.

LESSONA (CARLO).

566. Il Diritto penale nella Novella Popolare Fiorentina. Ne La Letteratura, an. I, nn. 13,

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