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TRINKO (GIOVANNI).

1008. A proposito di storielle popolari. Nelle Pagine Friulane, an. II, n. 6, p. 95. Udine, 28 Luglio 1889.

Appunti sulle leggende slave del Friuli. L'A., prete, è prof. al Seminario di Udine, e si firma IVAN.

TUNISON (J. S.).

1009. Master Virgil the Author of the Æneid as he seemed in the Middle Age. A Series of Studies by J. S. TUNISON. Magicas invitam accingier artis. Cincinnati, Robert Clarke & Co. 1888. In-8°, pp. V-[n. n.] VII-230.

Precedono i due versi, pp. [III]:

Testor, cara, deos et te, germana, tuumque Dulce caput, magicas invitam accingier artis Segue un'avvertenza [p. V] e un syllabus (I-VII), nel quale è il sommario dell'opera, divisa in nove capitoli, che sono:

I. The Apology.-II. Virgil and the Devil.-III. V. in Literary Tradition.-IV. Virgil's Book of Magic.V. V. the man of Science. VI. V. the Saviour of Rome.-VII. V. the Lover. - VIII. V. the Prophet.— IX. V. in Later Literature.

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1010. L'Orlando furioso e la Regina delle fate. Studio comparativo di IDA TURRINI. Piacenza, Tip. lit. fratelli Bertola, 1891. In-8°, pp. 58. *

Il seguente volumetto è di autore anonimo: 1011. Tuscan Fairy Tales, (Taken down from the Mouths of the People). With sixteen illustrations by J. Stanley, engraved by Edmund Evans. London: W. Satchell and Co. 12, Tavistock Street, Covent Garden. In-8o, pp. 112.

Contiene 10 novelline toscane, raccolte: 3 in Colle di Val d'Elsa; 5 in Barga nella Garfagnana, 1 in Ponte a Decimo, in Val di Serchio, 1 in Pietrasanta, in quel di Spezia: tutte e dieci tradotte in inglese. La ragione della raccoltina è in quattro paginette di prefazione (4-8) col titolo Tuscan Fairy Tales.

Le novelle sono:

1. The Little Convent of Cats. 2. The Fairies' Sieve.-3. The Three Golden Apples.-4. The Woman of Paste. - 5. The Beautiful Glutton.-6. The King of Portugal's Cowherd.-7. The Three Cauliflowers. 8. The Siren.-9. The Glass Coffin.-10. Leonbruno.

TYLOR (JOHN EDWARD).

Vedi BASILE, n. 148.

ULLRICH (HERMANN).

1012. Beiträge zur Geschichte der Tauchersage, von Dr. H. ULLRICH. Programm der Lehr-und Erziehungs-Anstalt von Dr. E. Zeidler. Dresden, 1884. In-4°. *

Una versione libera di questo scritto con soppressioni ed aggiunte uscì col titolo: 1013. La Légende du plongeur, d'après M. H. ULLRICH. In Melusine. Recueil de Mythologie,

Littérature populaire, Traditions & Usages publié par H. Gaidoz et E. Rolland. Tome II, n. 10, cc. 223-230. Paris, aux Bureaux de la Revue, 6, rue des Fosses-Saint-Bernard en depôt chez E. Chevalier, Libraire, 39, quai des GrandsAugustins [Nel verso dell' antiporto: Chartres. Imprimerie Garnier] [5 Janvier] 1885. In-4°.

Questo scritto fu notevolmente accresciuto ed arricchito di nuovi documenti; e quindi ripubblicato col titolo:

1014. Die Tauchersage in ihrer Litterarischen und Volksthümlichen Entwickelung. Von Dr. HERMANN ULLRICH. Separatabdruck aus dem << Archiv für Litteratur-Geschichte » XIV. Band. I. Heft. Druck von B. G. Teubner in Leipzig. 1885. In-8°, pp. 36.

Studia la leggenda di Cola Pesce nella storia e nella tradizione, riferendo passi di autori italiani e canzoni popolari monferrine, veronesi, veneziane ecc. L'A. riporta varie testimonianze in prosa ed in versi sulla leggenda medesima.

Il seguente opuscolo ignoro di chi sia: 1015. Una scommessa. Novellina popolare. Livorno, tip. Giusti 1885. In-16°, pp. VIII. * Per nozze Marrenghi-Testai.

1016. Un milione di aneddoti. Livorno, Tellini, 1863. In-16o. *

1017. Un milione di frottole. Milano, Rossi, 1862. In-16°. *

Vacalerio (Ginnesio Gavardo).

Vedi SAGREDO (Giovanni). VEDRIANI (LODOVICO).

1018. Cento avvenimenti ridicolosi, Da quali, oltre il faceto, si imparano molte moralità. Ricavati da vari avtori per DIONIGI FILADELFO da Modona. In Modona, per lo Cassiani Stampator Ducale 1665. Con licenza de' Svperiori. In-8°, pp. 249-7 [n. n.].

Sotto questo pseudonimo si nascose il citato Vedriani.

1019. Modena, 1675. *

1020. Cento avvenimenti ridicolosi, Da quali, oltre il faceto, si imparano molte moralità. Ricavato da vari avtori per DIONIGI FILADELFO Da Modona. In Modona, Et in Bologna. 1678. Per Gio: Recaldini, Con licenza de Sup. In-12°, pp. 281-13 [n. n.].

Il Vedriani, teologo modenese, cavò dallo Straparola cinque di questi avvenimenti e molti da Poncino Dalla Torre. Vedi i nn. 947 e 813.

1021. 27 Maggio 1860. Numero Unico. Palermo, 27 Maggio 1885. [In fine, a pie' dell'ultima pagina: Palermo, Stab. tip. Virzi]. In-4° gr., pp. 34.

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La copertina ha una grande incisione in colori bleu e oro, col titolo: « 27 Maggio 1860-1885, Palermo.> Commemorativo della rivoluzione siciliana del 1860, con la spedizione de' Mille.

Contiene scritti, fac-simili, ritratti, disegni intercalati nel testo; un grande ritratto di Garibaldi e sette fototipie. Uno tra gli scritti, G. PITRE: Il ponte dell'Ammiraglio e l'Oreto (p. 21), illustra una credenza popolare palermitana; i seguenti si riferiscono alla leggenda garibaldina: A. LO FORTE RANDI: Garibaldi nella storia e nella leggenda pp. 23-24). --S. SALOMONE-MARINO: Il 27 Maggio 1860 nella poesia popolare siciliana (25-36).-MATILDE SERAO: La Leggenda femminile (30-31).

Questa prima tiratura, uscita il 27 Maggio, venne accresciuta nella seguente ristampa:

1022. 27 Maggio 1860. Numero unico. Palermo, 27 Maggio 1885. [In fine, sulla cop.: 2a edizione accresciuta. Prezzo L. 2, 50]. In-4° gr., pp. 34-10.

Sette tavole stanno tra le prime 34 e le seconde 10 pagine, le quali sono: «27 Maggio 1860. Numero Unico. Appendice. La Commemorazione. »

VETRI (PAOLO).

1023. Il mulino Agnello presso Castrogiovanni. Nell' Archivio, v. VII, pp. 513-514. Palermo, 1888.

Leggenda siciliana raccontata dall'Autore, il quale si firma avv. PAOLO VETRI.

1024. Leggenda sulla origine della voce Calascibetta in Sicilia. Nell' Archivio, v. VIII, pp. 361-362. Palermo, 1889.

1025. Il « Lago sfondato » ed il sonno di S. Giovanni Battista, leggenda popolare in Castrogiovanni. Nell' Archivio, v. IX, pp. 357-358. Palermo, 1890.

Ne corrono 25 esemplari a parte: « Avv. PAOLO VETRI, Il Lago sfondato » ecc., In-8', pp. 2. 1026. Leggenda sull'origine dei beni della Chiesa-madre di Castrogiovanni e « la mota di l'Ansisa ». Ivi, v. X, pp. 362-364. Palermo, 1891.

Si tratta d'un legato di gr. 1200 d'oro ogni giorno fatto da un Ansisa alla chiesa maggiore di Calascibetta, e del trafugamento del cadavere del legatario da parte di quei di Castrogiovanni per aversi quel legato, e del suono della campana che ricorda il beneficio.

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1030. Fiabe mantovane raccolte da ISAIA VISENTINI. Torino-Roma, Ermanno Loescher [Nel verso: Torino, Stabilimento Tipografico Vincenzo Bona] 1879. In-16° gr., pp. VII-223. L. 5. Forma il vol. VII dei « Canti e Racconti del popolo italiano pubblicati per cura di D. Comparetti ed A. D'Ancona, » come si legge in un primo frontespizio generale e nel verso dell'antiporto.

Sono 50 novelline scelte sopra 200 circa, che l'A. fece raccogliere, quasi tutte voltate in italiano, senza note. Ecco l'indice:

Al Lettore. 1 La bella Annina.-2. Giovanni della Forza.-3. Il principe Amabile.-4. Tredecino.— 5. I tre giganti.-6. Il violino. - 7. La fonte avveduta. 8. Non c'è più il diavolo.-9. Il buon fratello.-10. L'ingordo.-11. Pacchione.-12. L'uccellino miracoloso.13. Il contadino scaltro.-14. La maestra scellerata. 15. I tre cani maravigliosi.-16. La fanciulla e il vitellino.-17. La giovane e la colomba.-18. La fontana incantata.-19. Sangue di pesce.-20. Prezzemolina. 21. Il re gobbo.- 22. Zorobubù. -23. Bobo. - 24. La rosa.-25. Le streghe.-26. La pianta fatata.-27. La vecchia. 28. L'ostessa. - 29. La pelle di capra. 30. L'uccello benefico.-31. Il lupo. 32. Giovanni dell'Orso. 33. L'uccellino dell'oro. 34. L'oca 35. Il gallo e il mago. 36. La giovane accorta.—37. Pietro il buon soldato. 38. L'orso.-39. Il diavolo.-40. La chitarra d'argento.-41. Gambara. - 42. Il re dei sette veli.-43. I tre ladri.-44. Il pozzo.-45. La Cenerentola.- 46. La fanciulla coraggiosa. 47. Il matto del Tegna. - 48. La rana.-49. Pipeta. - 50. Fontana aiutami.

+

VITA (FRANCESCO DI PAOLA).

1031. Cenni storici sull'antica città di Triocala oggi Caltabellotta pubblicati per cura di FRANCESCO DI PAOLA VITA. Segue analoga novelletta in dialetto siciliano: Li ficu di Fra Gioanni. Palermo, tipografia Ignazio Mirto, Piazza S. Anna, 7. 1871. In-8° picc., pp. 38.

A metà del frontespizio è la epigrafe: « Et mox servili vastata Triocala bello. SILIUS ITALICUS. >>

Alle pp. 28-30 è: Li ficu di Fra Gioanni, novelletta siciliana di FRANCISCU DI PAULA VITA. Questa novelletta, diretta in forma di lettera ai Signori B. F. C. F., ai 26 aprile 1868, dopo un cenno storico topografico di Caltabellotta, narra la tradizione orale di una burletta fatta da alcuni giovinastri ad un Fra Giovanni, uomo semplicissimo e pio.

A p. 21 poi si parla della lunga lotta tra i Carmelitani e gli Agostiniani per la precedenza nelle processioni religiose di Caltabellotta, e della curiosa sentenza emessa dall' autorità ecclesiastica, cioè, che << nelle processioni i frati di ambedue i conventi debbono incedere a pari passi, i Carmelitani a sinistra, gli Agostiniani a destra, lo stendardo dei primi avanti, quello dei secondi dietro. Nelle sole processioni della Madonna del Carmine e di S. Giuseppe, la di cui statua trovasi nella Chiesa del Carmine, ad ordine in

verso. »

Comunicazione del comm. Gaetano Di Giovanni.

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1

1033. Il Paradiso degli Alberti. Ritrovi e Ragionamenti del 1389. Romanzo di GIOVANNI DA PRATO dal codice autografo e anonimo della Riccardiana a cura di ALESSANDRO WESSELOFSKY. Volume Primo Parte 1a). Bologna, Presso Gaetano Romagnoli, MDCCCLXVII; pp. VII370; parte 2", ivi, pp. IV-440 [oltre 8 di correzioni ed aggiunte]. Vol. Secondo (Testo) pp. IV230. Vol. Terzo (Testo), pp. IV-274. In-16°. L. 40. « Edizione di soli 202 esemplari ordinatamente numerati. »

Forma le dispense 86, 88', 87-88 della « Scelta di Curiosità Letterarie inedite o rare dal secolo XIII al XVII. In appendice alla Collezione di Opere inedite

o rare. »

Nella 2a del vol. I, il cap. V: Le Novelle, pp. p. 233-286, s'intrattiene il W. dell'indole e della provenienza di qualcuna delle novelle intrecciate nel Romanzo; e lungamente della Ia. Della origine di Prato, specialmente per la parte italiana (253-260).

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A p. 275, n. n., del vol. 111 è una Nota di alcune Jotto] novelle che si leggono per entro a quest'opera. 1034. Le tradizioni popolari nei poemi d'Antonio Pucci. Ne L'Ateneo Italiano, giornale di Scienze, Lettere ed Arti con le Effemeridi del pubblico insegnamento. Firenze, an. I, n. 15, 15 Aprile 1866, pp. 225-229. In-4°.

Contiene la novella piemontese de' Tre baroni raccolta dal DE GUBERNATIS, il quale la fa seguire da un'altra calabrese.

Rilevo quest'altra indicazione bibliografica quale la trovo in un catalogo di libri in vendita: 1035. Le tradizioni ecc. Firenze 1871. * 1036. Giuseppe Pitrè e la sua Biblioteca delle tradizioni popolari Siciliane. Nel Giornale di Sicilia, an. XIV, nn. 95-96. Palermo, 25, 26 Aprile 1876.

L'A. alla fine dell'articolo è firmato « Alessandro Weselofsckii », seguito dalla indicazione : « (E. Rossi trad. dal russo). »

Soppressa una breve nota della Direzione del Giorn, di Sicilia, l'art. uscì a parte col titolo: 1037. Giuseppe Pitrè e la sua Biblioteca delle tradizioni popolari siciliane per ALESSANDRO WESSELOFSKY. Traduzione dal russo di E. Rossi. (Dal Giornale del Ministero della Pubblica Istruzione di Pietroburgo). Palermo, Tipografia del Giornale di Sicilia. 1876. In-16°, pp. 15.

Nel verso della copertina-frontespizio: « Estratto dal Giornale di Sicilia, nn. 95 e 96, 1876. »

Discorre di novellistica popolare specialmente siciliana a proposito della raccolta di G. Pitrè, n. 722. 1038. Alichino e Aredodesa. Nel Giornale storico della Letteratura Italiana, an. VI, v. XI, fasc. 33, pp. 325-343. Torino 1888.

Studio di questi due miti, con documenti in buona parte italiani.

WIDTER (GEORG).

1039. Volksmärchen aus Venetien. Gesammelt und herausgegeben von GEORG WIDTER und ADAM WOLF. Mit Nachweisen und Vergleichungen verwandter Märchen von REINHOLD KÖHLER. Nel Jahrbuch für romanische und englische Literatur von L. Lemcke. V. VII, ff. I-III. pp.1-36; 121-154; 249-290. Leipzig: F. A. Brockhaus. 1866. In-So.

Le novelle, raccolte dalla viva voce del popolo, e tradotte in tedesco, sono le seguenti:

1. Die zwei ungleichen Brüder.-2. Massafadiga. -3. Der Gevatter Tod.-4. Die drei Bäumchen oder die drei befreiten Jungfrauen.-5. Der Herrgott, S. Peter und der Schmied.- 6. Die vier kunstreichen Brüder.-7. Beppo Pipetta -8 Der Drachentödter.-9. Der listige Knecht.-10. Der arme Fischerknabe.-11. Der Teufel heiratet drei Schwestern. - 12. Der Prinz mit der Schweinshaut. 13. Die Prinzessin im Sarg und die Schildwache.-14. Der Höllenpförtner.- 15. Das Räthsel.-16. Der standhafte Büsser. 17. Die grös18. Die beiden Gevattern. 19. Die Mänsere Luge.-18. ner von Cogolo.-20. Die bestohlenen Diebe.- 21. Die Eselsleiche.

Le note comparative del Dr. Köhler sono ricche di riscontri.

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1041. E' rre Ssuperbo. Favola romanesca raccolta e pubblicata da GIGGI ZANAZZO in occasione delle Nozze Vitali-Rossi. Roma, Ottobre MDCCCLXXXVIII. In-8°, pp. 16.

Nella copertina stampata a tre colori: « Nozze Vitali-Rossi. Roma Ottobre ».

Nell'antiporto: « Nel lieto giorno-in cui-la Signorina-Antonietta Vitali - Giurava fede di Sposa al signor ingegnere Ettore Rossi - Angelo Lelli - Ercole e Giggi Zanazzo Offrirono alla Sposa. » Nel verso: << Stampato nel Laboratorio Tipografico - di Cerroni e Solaro-in edizione di soli 100 esemplari. >> La fiaba è alle pp. 5-12, seguita da note comparative (pp. 13-16).

Altra novella: La favola dell' Orco, diede il Zanazzo nel suo opuscolo: Er Natale a Roma. Vedi Usi.

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ZENATTI (ALBINO).

1045. Storia di Campriano contadino a cura di ALBINO ZENATTI. Bologna presso Gaetano Romagnoli [Nel verso: Regia Tipografia] 1884. In-16o, pp. XLIII-69. L. 5.

Edizione di soli 202 esemplari ordinatamente nu

merati.

Forma la Dispensa CC della « Scelta di Curiosità letterarie inedite o rare dal secolo XIII al XVII. In Appendice alla Collezione di Opere inedite o rare. » La p. LXIII, non numerata, racchiude una vignetta. Contiene una prefazione, che discorre della novella di Campriano, della sua origine, de' suoi riscontri e del poemetto. Segue il poemetto del sec. XV e in appendice « L'asino cacadenari e la pentola meravigliosa: novella popolare trentina» inedita. ZEVACQ (D. A.).

1046. Le lac de la fée. Légende Corse. Nella Revue des traditions populaires, t. V, 5o année, n. 11, pp. 692-693. Paris, 15 Novembre 1890. ZINGARELLI (NICOLA).

1047. Tre novelline pugliesi di Cerignola. Nell'Archivio, v. III, pp. 65-72. Palermo, 1884.

I. Cecerette.-II. Petuzze.-III. Cumbà Cardiedde. Zipoli (PERLONE).

Pseudonimo di Lirri (Lorenzo). Vedi MINUCCI,

n. 611.

ZULIANI (GIUSEPPE).

Vedi GASPARI (Antonio), n. 436.

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PARTE II.

CANTI E MELODIE.

A. (C.).

1048. Poesie popolari leccesi. N'' Il Giusti, an. I, nn. 2 e 3. Lecce, Febbraio e Marzo 1884. * A[BATI (G. R.)].

1049. [Ottave siciliane]. A p. 29 de L'Alba, ovvero Strenna Catanese per l'anno 1845 per cura di Vincenzo Percolla. Anno Primo. Catania Tipografia del Reale Ospizio. 1845. In-12o, pp. 240. Con 3 tav.

Sulla copertina, stampata a due colori: « Strenna Catanese. »

Il titolo è solo nell' indice del volume; le ottave sono due canti popolari, raccoglitore ed editore dei quali è A, iniziale di G. R. Abati, che vi premette cinque righe di avvertenza.

1050. Affetti di amore, di gelosia e di sdegno [vignetta, ed ai lati:] e di lontananza, di pace, di partenza. Palermo, Giuseppe Piazza libraio-editore, 1881. In-32", pp. 31. Cent. 30.

Il frontespizio fa anche da copertina, la cui ultima p. è un catalogo di libri in vendita dall'editore Piazza.

Nel titolo, così com'è distribuito, non ci si capisce. Contiene 80 canti di provenienza erudita ed antica; i quali vennero ristampati cosi:

1051. Affetti di amore, di gelosia e di sdegno con quelli di pace e di partenza [vignetta]. Roma, 1883. Libreria di Giuseppe Stracca via di Torre Argentina, 72. In-24°, pp. 33.

Il frontespizio fa da copertina. L'ultima p. è bianca. Contiene 78 canzoni, cioè: 51 Affetti di amore; 4 Affetti di gelosia; 7 di partenza; 6 di lontananza; 4 di sdegno; 6 di dispetto.

È la ristampa materiale della Terza Raccolta, (vedi sotto il titolo Prima Raccolta), soppresse 2 canzoni di dispetto, cioè quelle che cominciano Eva e Molto.

1052. Affetti di amore, di gelosia, di sdegno,

di pace e di partenza e lontananza con aggiunzione di varî canti di diversi autori. Palermo, Vittorio Giliberti tipografo-editore, 1884. In-32°, pp. 32. Prezzo cent. 50.

Nella copertina: «< Affetti di amore, di gelosia, sdegno, di lontananza e di partenza con l'aggiunzione ecc. Palermo ecc. Via Biscottari 25, piano nobile con Libreria e Cartoleria scolastica via V. E. 357. »

Tra il titolo e la data è un mascherone di vignetta, rappresentante un amante che suona e canta sotto la finestra della sua bella.

A pp. 26-32 sono 29 canti popolari siciliani, riprodotti dalla raccolta del SALOMONE-MARINO. 1053. Affetti di amore, di gelosia, di sdegno,

di pace, di partenza e lontananza ecc. [Vignetta]. Palermo, ecc. 1887. In-32o, pp. 32. [Nella copertina: Affetti di amore, di gelosia, sdegno, di lontananza e di partenza con aggiunzione di varî canti di diversi autori ecc. 1886]. Cent. 50.

Contiene 70 canzoni italianizzate. A pp. 23-24 è Lu cardiddu di Pellegrino Terzo monrealese. A pp. 24-32 sono 27 canzuni, 17 ciuri e una canzonetta siciliana.

Per chi, poi, si occupi della poesia popolare antica, gioverà notare le seguenti due edizioni: l'una napoletana in cinque volumettini, la più completa che io conosca, benchè non sia tale; l'altra fiorentina della sola Raccolta:

« Prima Raccolta di varie canzoni di amore, di gelosia, di sdegno, di pace e di partenza. Undecima edizione. Napoli, pei Tipi di Avallone. E dal medesimo si vendono Largo Divino Amore, num. 56.» In-12, pp. 23. << Seconda Raccolta ecc. Ivi. » In-12', pp. 23. « Terza Raccolta ecc. Ivi. Id. ». « Quarta Raccoltà ecc. Ivi. Id.» Quinta Raccolta ecc. Iri. Id. »

Si vedano, del resto, sotto il titolo: Prima. 1054. Affetti di amore, di gelosia e di sdegno, con quelli di pace e di partenza. Firenze, Tip. Adriano Salani 1890. In-24o, pp. 23.

Vedi Ardor d'amore. AGNELLI (GIOVANNI).

Vedi in Usi.

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