Rime di Francesco Petrarca, Opseg 1S. Nistri, 1817 |
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acerba affanno alberga alma altrui Amor Apollo arda arde ardo avea Avignone Babilonia begli occhi bel viso bella bellezza bramo cangiar CANZ CANZONE ch'a Ch'è Ch'i chiome Ciel costei d'amore desio doglia dolce dolcezza dolor Donna duol fera fior fiume foco FRANCESCO PETRARCA frondi fuggir gentil ghiaccio giammai giorno gran Idaspe Indo l'alma L'aura l'erba lagrime lasso leggiadri lieta loco lode lume Madonna meco mille mirar mondo mortal morte nemica neve notte nove omai onda marina onesta onor passo pensier Petrarca piacer piaggia pianger piango pianto piè pietà Poeta poggi pregio ragion rami Rapido fiume rime rimembra riva S'il dissi s'io sdegno selva sereno SESTINA Signor soave solea SONETTO sospir sospiri speme spera spirti sprona stanco STANFORD UNIVERSITY stelle strugge talor terra umile uscian Valchiusa vede veder veggio verde vidi virtute vista viver vivo volte volve
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Stranica 66 - Gentil mia donna, i' veggio Nel mover de' vostr' occhi un dolce lume, Che mi mostra la via ch. al ciel conduce ; E per lungo costume Dentro là dove sol con Amor seggio, Quasi visibilmente il cor traluce. Quest' é la vista ch
Stranica 130 - Per 1' altru' impoverir se' ricca e grande ; Poi che di mal oprar tanto ti giova : Nido di tradimenti ; in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande ; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo, Co' mantici, e col foco, e con gli specchi.
Stranica 63 - 1 sangue vago per le vene agghiaccia , Risalda '1 cor perché più tempo avvampi . O poggi , o valli , o fiumi , o selve , o campi, O testimon della mia grave vita , Quante volte m...
Stranica 19 - Con lei foss' io da che si parte il sole , E non ci vedess' altri che le stelle, Sol una notte, e mai non fosse l...
Stranica 118 - n fra duo poggi siede ombrosa valle, Ivi s' acqueta l' alma sbigottita : E com' Amor la 'nvita , , Or ride or piagne, or teme or s' assicura ; E 'l volto , che lei segue ov' ella il mena , Si turba e rasserena , Ed in un esser picciol tempo dura : Onde alla vista , uom di tal vita esperto Diria : questi arde, e di suo stato è incerto. Per alti monti e per selve aspre trovo Qualche riposo : ogni abitato loco KJnemico mortai degli occhi miei.
Stranica 119 - Et a pena vorrei cangiar questo mio viver dolce amaro, ch' i' dico - Forse ancor ti serva Amore ad un tempo migliore; forse a te stesso vile, altrui se' caro. Et in questa trapasso sospirando : - Or potrebbe esser vero? or come? or quando? Ove porge ombra un pino alto od un colle, talor m'arresto, e pur nel primo sasso disegno co la mente il suo bel viso Poi ch' a me torno, trovo il petto molle de la pietate, et allor dico : - Ahi lasso, dove se...
Stranica 31 - Una parte del mondo è, che si giace Mai sempre in ghiaccio ed in gelate nevi, Tutta lontana dal cammin del Sole: Là, sotto i giorni nubilosi e brevi, Nemica naturalmente di pace. Nasce una gente, a cui '1 morir non dole.
Stranica 108 - ... n un punto m'agghiaccia e mi riscalda. CVI Com'ella dolce lo prese nel laccio d'amore. Nova angeletta sovra l'ale accorta scese dal cielo in su la fresca riva, là 'nd'io passava sol per mio destino: poi che senza compagna e senza scorta mi vide, un laccio che di seta ordiva tese fra l'erba ond'è verde il camino: allor fui preso; e non mi spiacque poi, si dolce lume uscia de gli occhi suoi.
Stranica 123 - S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s
Stranica 181 - L'abito eletto, e mai non visto altrove; Che dolcemente i piedi e gli occhi move Per questa di bei colli ombrosa chiostra. L'erbetta verde, ei fior di color mille, Sparsi sotto quell'elee antiqua e negra, Pregan pur che '1 bel piè li prema o tocchi.