La divina commedia, Opseg 1A spese di F. Dienemann e comp., 1804 |
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Stranica 12
... costa : Perchè pensando consumai l'impresa , Che fu nel cominciar cotanto tosta . Se io ho ben la tua parola intesa , Rispose del magnanimo quell ' ombra , L'anima tua è da viltate offesa : La qual molte fiate l ' uomo ingombra , Sì che ...
... costa : Perchè pensando consumai l'impresa , Che fu nel cominciar cotanto tosta . Se io ho ben la tua parola intesa , Rispose del magnanimo quell ' ombra , L'anima tua è da viltate offesa : La qual molte fiate l ' uomo ingombra , Sì che ...
Stranica 68
... costa . E se , continuando al primo detto , Egli han quell ' arte , disse , male appresa , 78 Ciò mi tormenta più , che questo letto . Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della donna , che qui regge , Che tu saprai , quanto ...
... costa . E se , continuando al primo detto , Egli han quell ' arte , disse , male appresa , 78 Ciò mi tormenta più , che questo letto . Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della donna , che qui regge , Che tu saprai , quanto ...
Stranica 81
... costa ? Ditel costinci , se non , l'arco tiro .. Lo mio maestro disse : La risposta Farem noi a Chiron costà di presso : 66 Mal fu la voglia tua sempre sì tosta . Poi mi tentò , e disse : Quegli è Nesso , Che mori per la bella Dejanira ...
... costa ? Ditel costinci , se non , l'arco tiro .. Lo mio maestro disse : La risposta Farem noi a Chiron costà di presso : 66 Mal fu la voglia tua sempre sì tosta . Poi mi tentò , e disse : Quegli è Nesso , Che mori per la bella Dejanira ...
Stranica 90
... costa , Nudi e graffiati , fuggendo sì forte , Che della selva rompieno ogni rosta . Quel dinanzi : Ora accorri , accorri , Morte ! E l'altro , a cui pareva tardar troppo , 420 Gridava : Lano , sì non furo accorte Le gambe tue alle ...
... costa , Nudi e graffiati , fuggendo sì forte , Che della selva rompieno ogni rosta . Quel dinanzi : Ora accorri , accorri , Morte ! E l'altro , a cui pareva tardar troppo , 420 Gridava : Lano , sì non furo accorte Le gambe tue alle ...
Stranica 108
... , che ciò inteser per risposta , 78 Guardar l'un l'altro , come al ver si guata . Se l'altre volte sì poco ti costa , Risposer tutti , il soddisfare altrui , Felice te , che si parli a tua posta . 1 Però se campi d ' esti luoghi bui , 108.
... , che ciò inteser per risposta , 78 Guardar l'un l'altro , come al ver si guata . Se l'altre volte sì poco ti costa , Risposer tutti , il soddisfare altrui , Felice te , che si parli a tua posta . 1 Però se campi d ' esti luoghi bui , 108.
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Stranica 16 - PER me si va nella città dolente : Per me si va nell' eterno dolore : Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina Potestate, La somma Sapienza e il primo Amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne ; ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi eh' entrate." Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta ; Per eh' io : Maestro, il senso lor m
Stranica 36 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso : Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante : Galeotto fu il libro e chi lo scrisse : Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Stranica 6 - 1 lungo studio, e '1 grande amore, Che m' han fatto cercar lo tuo volume. Tu se' lo mio maestro, e '1 mio autore: Tu se' solo colui, da cu' io tolsi Lo bello stile, che m
Stranica 113 - Quando a' vapori, e quando al caldo suolo. Non altrimenti fan di state i cani Or col ceffo, or col piè, quando son morsi O da pulci, o da mosche, o da tafani.
Stranica 137 - Quell' altro che ne' fianchi è così poco, Michele Scotto fu, che veramente Delle magiche frode seppe il gioco. Vedi Guido Bonatti, vedi Asdente, Che avere inteso al cuoio ed allo spago Ora vorrebbe, ma tardi si pente. Vedi le triste che lasciaron l' ago, La spuola e il fuso, e fecersi indivine; Fecer malìe con erbe e con imago.
Stranica 130 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 2 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Stranica 31 - 1 duca mio a lui : « Perché pur gride? Non impedir lo suo fatale andare ; vuoisi così colà dove si puote ciò che si vuole, e più non dimandare ». Ora incomincian le dolenti note af armisi sentire; or son venuto là dove molto pianto mi percote.
Stranica 48 - Ed io, che di mirar mi stava inteso, Vidi genti fangose in quel pantano, Ignude tutte e con sembiante offeso. Questi si percotean, non pur con mano, Ma con la testa, col petto e co' piedi, Troncandosi coi denti a brano a brano.
Stranica 35 - Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?