Studj ed osservazioni ... sopra il texto delle opere di Dante

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Tip. cooperativa, 1874 - Broj stranica: 356
 

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Stranica 32 - E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella: O anima cortese Mantovana...
Stranica 25 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Stranica 88 - Io mi rivolsi attento al primo tuono, E, Te Deum laudamus, mi parea Udir in voce mista al dolce suono. Tale imagine appunto mi rendea Ciò ch'io udiva, qual prender si suole Quando a cantar con organi si stea : Che or sì or no s
Stranica 289 - Nove fiate già, appresso al mio nascimento, era tornato lo cielo della luce quasi ad un medesimo punto, quanto alla sua propria girazione, quando alli miei occhi apparve prima la gloriosa donna della mia mente, la quale fu chiamata da molti Beatrice , i quali non sapeano che si chiamare. Ella era già in questa vita stata tanto , che nel suo tempo lo cielo stellato era mosso verso la parte d...
Stranica 305 - Legno senza vela e senza governo, portato a diversi porti e foci e liti dal vento secco che vapora la dolorosa povertà. E sono vile apparito agli occhi a molti, che forse per alcuna fama in altra forma mi aveano immaginato; nel cospetto de...
Stranica 27 - La notte, ch' i' passai con tanta pieta. E come quei, che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all' acqua perigliosa, e guata ; Così l' animo mio, che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva. Poiche, posato un poco il corpo lasso, Ripresi via per la piaggia diserta, Sì che il piè fermo sempre era il più basso Ed ecco, quasi al cominciar dell' erta, Una lonza leggiera e presta molto, Che di pel maculato era coperta.
Stranica 71 - Ed egli a me: Avanti che la proda Ti si lasci veder, tu sarai sazio; Di tal disio converrà che tu goda.
Stranica 118 - S'i' era sol di me quel che creasti novellamente, amor che '1 ciel governi, tu '1 sai, che col tuo lume mi levasti.
Stranica 35 - Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d'ira, voci alte e fioche, e suon di man con elle, facevano un tumulto, il qual s'aggira sempre in quell'aria senza tempo tinta, come la rena quando turbo spira. Ed io, ch'avea d'orror la testa cinta, dissi: « Maestro, che è quel ch'i
Stranica 236 - Questi non hanno speranza di morte, E la lor cieca vita è tanto bassa, Che invidiosi son d'ogni altra sorte. Fama di loro il mondo esser non lassa; Misericordia e giustizia gli sdegna. Non ragioniam di lor ma guarda e passa.

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