La divina commedia di Dante Alighieri can comento analitico di Gabriele Rossetti: In sei volumi..John Murray, Albemarle Street., 1827 - Broj stranica: 558 |
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Alchimia alcun Alichino allegoria allora altra altrove altrui Amore Anfiarao anima Anticristo Arno Arrigo assai avea Aventino Barbariccia bolgia Briareo Brunetto cangiò canto canzone Capaneo capo cerchio ch'è Chè chiama Chirone ciascun Cielo Cino colui convien costui credo cuore Dante demonj detto dice dire dolore Donna dovea duca ecco eran faccia Fialte figura Fiorentini Firenze Flegetonte Frate Frode fuggir furono gente gergo Ghibellini giganti gran gridò Guelfi Guelfismo Guido Cavalcanti Imperiale Impero INFERNALE Inferno innanzi lasciò Lucifero luogo maestro Malacoda Malebranche malizia mente mondo morte mostra Mottetto nemici Neri nuovo occhi Papa parlare parole passo paura peccato peccatori pena piè pietà pietra poco poema poeta ponte pria pruova quæ quegli quod ragione rispose sclamò scrisse sente settimo cerchio Signore sonetto spirito Tebe terra tosto traditori uomo vedere vedremo veggio verso vidi Virgilio vivo vizj volse
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Stranica 358 - Ed io a lui : Io mi son un che, quando Amore spira, noto, ed a quel modo Che detta dentro, vo significando. O frate, issa vegg...
Stranica 65 - Ed egli a me : Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m
Stranica 313 - Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere, ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso, Ambo le mani per dolor mi morsi : E quei, pensando eh...
Stranica 275 - Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, Facendo i lor canali e freddi e molli, Sempre mi stanno innanzi, e non indarno ; Che 1' imagine lor via più m' asciuga, Che il male, ond' io nel volto mi discarno. La rigida giustizia, che mi fruga, Tragge cagion del luogo, ov' io peccai, A metter più gli miei sospiri in fuga.
Stranica 222 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi, mormorando, Pur come quella, cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando. Come fosse la lingua che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse : quando Mi diparti...
Stranica 125 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 547 - E quel che più ti graverà le spalle, Sarà la compagnia malvagia e scempia, Con la qual tu cadrai in questa valle ; Che tutta ingrata, tutta matta ed empia Si farà contra te ; ma poco appresso Ella, non tu, n
Stranica 69 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde. CANTO DECIMOSESTO varia era in loco ove s...
Stranica 358 - Di qua dal dolce stil nuovo ch' i' odo. Io veggio ben come le vostre penne Diretro al dittator sen vanno strette ; Che delle nostre certo non avvenne. E qual più a gradire oltre si mette , Non vede più dall'uno all'altro stilo: E quasi contentato si tacette.
Stranica 338 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista: Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v' avete Dio d' oro e d' argento : E che altro è da voi all'idolatre, Se non ch