Nuova antologia di scienze, lettere ed artiDirezione della Nuova Antologia, 1899 |
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Stranica 333 - Concludo che l'amore è necessario a questo mondo: ma ve n'ha quanto basta, e non fa mestieri che altri si dia la briga di coltivarlo; e che col volerlo coltivare non si fa altro che farne nascere dove non fa bisogno. Vi hanno altri sentimenti dei quali il mondo ha bisogno, e che uno scrittore secondo le sue forze può diffondere un po...
Stranica 334 - ... più nelle cose di questo mondo: ma dell'amore, come vi diceva, ve n'ha, facendo un calcolo moderato, seicento volte più di quello che sia necessario alla conservazione della nostra riverita specie.
Stranica 324 - Ella è sempre diversa, come una nuvola che ti appare mutata d'attimo in attimo senza che tu la veda mutare. Ogni moto del suo corpo distrugge un'armonia e ne crea un'altra più bella.
Stranica 324 - ... del baleno, innumerevole, onnipossente: insomma lo sguardo. Ora imagina diffusa su tutto il corpo di lei la vita dello sguardo. Comprendi? Un battito di palpebre ti trasfigura un viso umano e ti esprime una immensità di gioia o di dolore. Le ciglia della creatura che ami si abbassano : l'ombra ti cerchia come un fiume un'isola; si sollevano: l'incendio dell'estate brucia il mondo. Un battito ancora: la tua anima si dissolve come una goccia; ancora: tu ti credi il re dell'Universo.
Stranica 326 - Voi non potete sentirvi sicura qui come nella vostra casa. Questa non è una casa. Gli affetti familiari non hanno qui la loro sede; le virtù domestiche non hanno qui il loro sacrario.
Stranica 213 - Caronte e la porta dell' inferno ei compartimenti delle pene: eco forse della grande visione dantesca ? Quanto piacerebbe sapere se Albertino vide o conobbe mai Dante! In compagnia del quale egli sembra individuare in tutte le sue forze e con tutte anche l'esuberanze ideali e morali l'esempio del perfetto cittadino di Comune italiano in quel supremo passaggio dalla libertà alla signoria. Nato spurio di uom nobile, si asserisce tuttavia di popolo; è cavaliere e magistrato difensore del popolo, dal...
Stranica 625 - Guardate dunque se non vi convenga mettere un morso, e dar di buone frustate ai due furenti asinoni: se non altro perché la gente conosca pur qualche differenza tra il cocchiere e le bestie; e non debba credere che voi le abbiate o per colleghi di potenza, o per compagni di natura. Guardate...
Stranica 328 - Te le ho baciate; tante tante volte te le ho baciate con questa bocca. Mi davano il pane, una melagrana, una tazza di latte... Erano belle come se te le avesse fatte l'Alba con un fiato, bianche come il fiore della maretta, più fini di quei ricami che fa il vento nell'arena; si movevano come il sole nell'acqua, favellavano meglio della lingua e delle pupille, quello che dicevano era come una parola benigna, quello che prendevano per donare doventava tutt'oro.
Stranica 623 - ... (benché noi dicessi) la tanta lievità e miseria delle cose umane: ma l'applicavo alla mirabil ruina del mirabile imperio; avendo li meco la più preziosa parte della Corte imperiale, ridotta alla mia condizione, e consolata della mia amicizia. O non venne o non ammisi il doloroso pensiero : = questi di non potranno tornare; questa compagnia non si potrà rifare =. Non passa mezzo anno; e io esiliato. Non compie l'anno, ed esce dal mondo il principe tanto bello e bravo, tanto buono, nato erede...
Stranica 199 - Comment., 9. del Comune il Mussato, auspici Pagano della Torre vescovo ed Alberto di Sassonia rettore dello Studio, fu come poeta incoronato di edera e mirto e poi a suon pur di tromba riaccompagnato solennemente alle sue case. Il rettore recando in mano due ceri apriva il corteo: dietro la gioventù studiosa batteva con lieto piede la terra : il poeta aveva le mani inguantate di capretto. Lo Studio volle registrato ne...