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nobile azione, e sono all' uomo di eccidio fatale.

Abbiamo nel console Tito Statilio Sissena Tauro un celebre concittadino, il quale con un corredo luminoso di ogni genere di virtù, di prudenza e di saggezza, seppe ascendere ai primi onori, ed alle prime dignità dell'Impero, accumulando immense ricchezze, e cattivarsi il favore di Augusto; a piacere del quale, col proprio peculio fece costruire, nel luogo ora detto Monte Citorio, un anfiteatro, il primo di pietra che in Roma si vidde; e quindi sulle traccie di questo grand' uomo sapremo noi procurarci un fascio brillante di prudenza e di virtù, per appianarci la via ad afferrare la scala ad impieghi cospicui, ad onori più elevati, ed ottenere straordinarie dovizie.

Così pure ci serviranno di dolce eccitamento i virtuosi esempi e cospicui caratteri, dell' altro console Petronio Probo, dei

proconsoli Cajo Vibio Varo, e di Sesto Palpellio.

Un cittadino singolarmente amoroso e benefico alla patria riconoscente noi trove remo nel senatore Fabio Severo triestino, il quale sino dall' adolescenza fu animato dal santo amore di patria, ed in età virile e nel colmo degli onori, prestossi caldamente a sua difesa presso i magistrati in Roma, e l'imperatore Antonino Pio; ottenne favori, grazie, ed utili reali a prò della stessa, pei quali la patria grata gli fece erigere nella parte più celebre del Foro, una statua equestre dorata con base, su cui è scolpito glorioso decreto a memoria de' posteri, e sino a noi pervenuto.

Non estenderemo più oltre le nostre osservazioni per non dilungarci di troppo. Si potranno scorrere i gradi degli equiti, della milizia, dell'amministrazione, dei muncipii, della religione, ove scorgonsi e magistrati

onorevoli, e pubblici edifici costruiti, e spettacoli dati, ed altri variati argomenti, che non riescono senza interesse: basterà quì soltanto accennare, che l'arte degli istrioni ebbe origine dall' Istria, e rimarcare il lepido carattere di Sergio Polese İstrione Parasito, e la singolare epigrafe del medesimo.

Oggetto però importante ci porge la letteratura, ove troviamo Antonino Etico autore dell' Itinerario detto di Antonino, opera la quale ci descrive le vie militari dell'Impero Romano, e colla notizia delle medesime ha prestato e presta tutt' ora grande servigio alla storia, alla geografia, ed alla erudizione; per cui classica divenne, come celebre divenne il nome dell' autore.

Fermerà pure la nostra attenzione il letterato Simplicio di Emona, il quale per la carriera di professore di belle lettere, ossia di grammatico in Roma, seppe condursi con modi regolati nella pubblica istruzio

ne, e nell' operare, che acquistossi pubblico credito e nome riputato, da ottenere la prima dignità dell' impero, il vicariato di Roma. Arrivato però all'apice della fortuna spiegò un carattere simulato, truce, ed avido di sangue, che gli divenne funesto, essendogli stata tagliata la testa, per ordine dell' imperatore Graziano, a Sirmio nella Pannonia. Questa lezione sia sempre presente a chiunque ascender potesse a posti elevati di supremo potere, usando dolcezza ed umanità con tutti, mentre il Cielo veglia sugl' uomini, e d'improvviso ne piomba l'ira sul capo agli iniqui, e lor diviene fatale.

CAPITOLO II.

SANTI.

Nei Santi ci si presentano le più su

blimi virtù dell' umana condotta, ed i modelli per eccellenza della cristiana osservanza. Se noi vorressimo considerare questi eroi del cristianesimo semplicemente come uОmini, e coll' occhio della filosofia, noi resteremmo sorpresi di ammirazione alle loro gesta e riscontreremo in essi un eroismo così elevato, che dalla più alta antichità sino a noi, per un corso di due mila e più anni, non ci somministra la storia un solo esempio da raffrontare e paragonare con essi.

Crate, è vero, sprezzò le ricchezze ; Diogene professò povertà, ma nella sua botte e nel succido mantello ci presenta piuttosto l'uomo sprezzante e superbo; Socrate

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