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prendi altrettanto mitridato. Usa alcuna volta una radice di genzavo verde, la mattina due ore prima che mangi, et vuolsi darli col dente una stretta senza masticarlo. Per continuo uso la mactina ad digiuno, o delle due mattine l'una, prendi dello 'nfrascripto lattovare quanto una castangna, almeno una ora prima che desini, o due; et sia: Recipe: priso moscatato z. IIIIor, di amusco oncie I et mezza, di ambra oncie 1, loccho sano et diapetadion di ciascuno oncie 1, et siano bene insieme miscolati: uno lattovaro magistrale il quale, io scrivo, lodo più che altro; ma quando sono i caldi grandi, non usare i decti lattovari. Et se pur è mestieri usarli, adgiungi sopra essi il terzo di zucaro rosato con diapapavero, che siano tra adminduri il terzo. Et quella mattina che prendessi altro, o pillole o tyriaca o zenzavo, non prendere del decto lattovaro.

Il magistrale elatuario è questo: Recipe: radici d'ungula cavallina che è il farfarello cotte et bene talliate; requiliza subtile et monda sotilissimamente polverizata; ysopi secco, calamento seccho, di ciascuno z. III; yreos z. II; passule senza noccioli oncie II; pinochi et mandorle dolci, di ciascuno oncie I; seme di banbace mondo, seme di papaveri, di ciascuno oncie mezza; seme di fien greco, seme di mele cotongne mondi, semi di cocomeri mondi, di ciascuno z. III, giugiule in novero XX; noce moscata, garofani et cenamo di ciaschuno z. II; uncenso sottilissimamente polverizato oncie mezza; di tucte queste cose quelle che si denno pestare si pestino bene; et quelle che si denno polverizare, si polverizino: fa lattovaro con zucaro et ponnici di ciascuno lib. I et con syroppo d' isapo et di streados fa il decto lattovaro. Ancora et di questo prenda la mattina et al vespro alcuna volta quanto una castangna, et tengalo in boccha et lassilo per sè medesmo consumare. Ancora alcune sere quando ne vai ad lecto è buono trangugiare un pogo d'uncenso mastio, che è quello che è tondo, chiaro et giallo, due o tre granella. Et è buono alcuna volta ad digiuno gargarizare con vino in nel quale sia cotto uncenso, mirra et un pogo di vernice. Sofomicare con uncenso, storace et vernice è optimo rimedio. Odorare l'anicella in uno panno sottile ben torta; simile odorare il cosco, spiga et nigella et il fummo ricevere, et così noce moscata masticare è buono ; ma la spiga tenuta tra' denti è optima. Et è buon fare uno pomo da tenere in mano et odorare in questo modo: Recipe: storace e alcomita parti v; uncenso, mastice, di ciascuno parti III; vernice parti II; cosco, spigo, di ciaschuno parte I et mezzo; et adgiungasi moscato o più tosto ambra dramma I; et questo è buono odore ad questo caso.

Ancora il verno è buono sotto al cappuccio secondo che vedrai l'offesa tenere uno sacchetto, almeno la notte, sotto ad la cappellina facto tondo in panno lino sottile vecchio o zendado di grana, colle porche larghe, facto in questo modo: Recipe: fiori di camomilla oncie I et s.; rose vermillie

oncie I; scorze di cedro z. II; garofani z. I et s.; fiore di streados oncie s., con un pogo di sale; et non lodo sacchetti che siano di maggior caldezza. Similmente quando si lava il capo fa fare uno ranno in questo modo: avere follie d'ella che va sopra le mura, fiori di camomilla, cosco, ramerino, ysapo, maiorana et fiori di streados: queste cose bollire nell'aqqua et colare sopra la cenere, et sarebbe buona di sermenti. Et quando sarà il tempo, usare il borage ad Petriuolo o quello di San Philippo che è oggi milliore, per lo modo che sarai al tempo informato.

Del terzo strumento non mi pare sia necessità parlare, chè 'l caxo tuo non richiede cauterio nè cose simili.

Explicit consilium cum labore in sermone vulgari scriptum contra catarrum de flantica materia cum parva salsedine ad pettus et in partem descendentem, mei Ugolini de Montecatino ad Averardum de Medicis civem florentinum Florentie datum, michi amichum.

Sul recto della c. 1a: Consilium mei Ugolini de Montecatino ad Averardum de Medicis civem florentinum amichum meum.

CORRISPONDENZA

GERMANIA.

Pubblicazioni degli anni 1903 e 1904 sulla storia medioevale italiana.

Il signor professore Emilio von Ottenthal, che fino dall'anno 1889 diè notizia in questo periodico di tutte le opere tedesche riguardanti la storia medioevale italiana, in seguito alle molte occupazioni venutegli dalla sua nomina a direttore dell'Istituto Austriaco per le ricerche storiche in Vienna, dovette rinunziare alla prosecuzione regolare de'suoi rapporti annuali. Pertanto, la Direzione dell'Archivio Storico Italiano, d'accordo con lui, ha affidato a me l'onorifico incarico di continuare questa corrispondenza. Nel compilarla mi sono tenuto alla forma da lui osservata (1).

I.

Edizioni di fonti e relative ricerche.

Cominciamo col render conto delle edizioni de' Monumenta Germaniae, uscite in luce in questi due anni. Tanta è stata l'operosità instancabile con cui lo HOLDER-EGGER ha lavorato al 31° volume degli Scriptores, che la seconda parte del volume potè venir pubblicata un anno appena dopo la prima (2). Contiene le opere storiche di ALBERTO MILIOLI, il Liber de temporibus et aetatibus e la Cronica imperatorum. L'identità del loro autore col notaro Alberto Milioli, che ci è noto per i due volumi di Statuti e per il Liber grossus di Reggio, apparisce chiaramente nelle ben riescite tavole fototipiche, che stanno in appendice al volume. Al capitolo

(1) Faccio qui i miei più sentiti ringraziamenti al sig. prof. von Ottenthal per i preziosi consigli di cui mi è stato cortese.

(2) MGH. Scriptorum to. XXXI, Hannover, 1903.

CCXX del Liber de temporibus (gesta obsidionis Damiate) è aggiunta l'edizione del racconto omonimo di GIOVANNI CODAGNELLO. Nello stesso modo è pubblicato il Liber duelli christiani in obsidione Damiatae exacti e i Gesta obsidionis Damiatae di GIOVANNI DE TULBIA, Tutti questi quattro racconti, come già da qualche tempo ha provato lo Holder-Egger (1), si fondano sopra una fonte comune ora perduta. La pubblicazione, condotta in modo da servire di modello sotto ogni rapporto, si chiude con un indice e un glossario. È stato compito pur anche il 3o volume dei Diplomata (Henrici II et Arduini) (2). L'ultimo fascicolo (pubblicato da H. BRESSLAU, R. HOLTZMANN e H. WIBEL) contiene la prefazione, l'introduzione, le aggiunte e correzioni, l'elenco delle fonti e dei libri, l'indice, il glossario, ed una tavola delle concordanze dei numeri de' diplomi coi Regesti dello Stumpf. Nell' indice, per la prima volta, si identificano i nomi dei luoghi. Tale faticoso lavoro è stato condotto da R. HOLTZMANN con grandissima accuratezza. Come viene spiegato nella prefazione (pag., XIV), l' interpretazione de' nomi di luogo fu molto difficile, specialmente per l'Italia; ed io, che per esperienza ben conosco simili difficoltà, vorrei pregare gli italiani che pubblicano codici diplomatici di identificare, nell' indice, almeno i nomi dei luoghi più importanti e più facili a determinarsi dagli indagatori della storia regionale.

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È venuta in luce la prima metà del secondo volume dei Concilia, a cui ha lavorato A. WERMINGHOFF (3). Contiene gli atti e le deliberazioni dei Concilii dal 742 al 816. Fra questi ce ne sono alcuni che ebbero luogo su terra italiana. La stampa delle Constitutiones et acta publica imperatorum et regum, di cui è uscita la prima metà del volume terzo (per opera di J. SCHWALM), arriva ora dalla fine dell' Interregno (1273) alla morte di Rodolfo di Habsburg (1291) (4). Per gli studiosi di storia italiana saranno im

(1) Ved. Neues Archiv der Gesellschaft für ältere deutsche Geschichtskunde, 16, 300.

(2) MGH. Diplomatum regum et imperatorum Germaniae to. III. Heinrici et Arduini Diplomata, Hannover, 1900-1903. Ved. Arch. Stor. Ital., 33, 506.

(3) MGH. Legum sectio III, Concilia, to. II, pars prior, Hannover, 1904. (4) MGH. Legum sectio IV, Constitutiones et acta publica imperatorum

et regum, to. III, pars prior, Hannover, 1904.

portanti specialmente gli atti che si riferiscono alle relazioni di Rodolfo colla Curia e con Carlo d'Angiò. LO SCHWALM pubblica in un suo speciale rapporto i molti diplomi che ha novamente trovati, durante il suo viaggio in Francia e in Italia nell'estate del 1903, per preparare l'edizione delle Constitutiones imperii dal 1291 al 1347 (1). Lo stesso autore poi, rendendo conto del suo viaggio in Borgogna e nell'Italia superiore (2), registra molti pregevoli diplomi, tolti dall'Archivio di Torino. A questo punto vogliamo pure indicare una pubblicazione dello SCHWALM contenente Nuovi documenti per la storia dei rapporti di Clemente V con Enrico VII (3). Si tratta di documenti che solo da poco furono incorporati agli Instrumenta miscellanea dell'Archivio vaticano.

Dando conto de' progressi della nuova edizione dei Regesta imperii del BÖHMER, sento l'obbligo di ricordare uno degli ultimi grandi lavori del mio indimenticabile maestro E. MÜHLBACHER. Egli ebbe già la sorte di poter finire il manoscritto per la ristampa de' suoi Regesti Carolingi (4); e sei mesi dopo la sua morte venne fuori la seconda parte del primo volume. Il lavoro è stato rifatto in base agli studî preparatorî per l'edizione de' Diplomi Carolingi nei Monumenta Germaniae e naturalmente vi sono state coscenziosamente riportate tutte le nuove scoperte fatte in Italia dalla prima stampa in poi. L'ultimo fascicolo di questo 1o volume dovrà contenere un indice dei destinatarî de' diplomi, un registro dei libri ed un elenco de' diplomi Carolingi ora perduti. Tutto questo lavoro è stato affidato al prof. LECHNER, che da molti anni collaborò col MÜHLBACHER.

(1) J. Schwalm, Reise nach Frankreich und Italien im Sommer 1903. Mit Beilagen, nel Neues Archiv, 29, 569-640.

(2) J. SCHWALM, Reise nach Oberitalien und Burgund im Herbst 1901, Mit Beilagen, II, nel Neues Archiv, 28, 485-501. Cfr. Arch. Stor. Ital., 33, 420, not. I.

(3) J. SCHWALM, Neue Actenstücke zur Geschichte der Beziehungen Clemens V zu Heinrich VII (mit Facsimile), nelle Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken herausg. vom kgl. preuss, historischen Institut in Rom, 7 (1904), 220-250.

(4) J. F. BÖHMER, Regesta imperii I neu bearbeitet von E. MÜHLBACHER, seconda edizione, to. I, parte II, Innsbruck, 1904.

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