Slike stranica
PDF
ePub

provero, dire che non eravamo avvezzi a vedere i Sic. (1) tornati in fanciulli. Prima di Villafr. potevano aspettare cenni da Torino; dopo dovrebbero intendere che spetta ad essi di trascinare Torino coi fatti. Fai quanto puoi perchè facciano e presto. Or dimmi: stan bene gli accordi; ma or che tu sei lontano e non vedesti il Vecchio (2) che era in Lombard. non v'è più intermediario. C. mi disse che mi sarebbero venuti 5000 fr. per viaggio nel sud etc.; e mi sono indispensabili, dacchè ho dato gli ultimi 3000 fr. che aveva a Wil: e M. (3) Inoltre, se l'agire dipende dal concerto fra i tre (4), non avrà luogo mai. C. (5) sventerà tutto: per me non v'è che un modo: un moto ordinato al di là, o per altra via, una disubbidienza di G. (6) E son convinto ch'egli autorizzato segretamente, lo farebbe. Il tuo mandante non deve aver solamente il concetto ma l'ardire.

Tutto il tempo è ora perduto. E non bisogna illudersi. I fati del Centro sono segnati e la crisi si accosta. Quando la decisione sarà fatta pubblica, le misure saranno già prese per eseguirla. Vedrai i francesi entrare in foggia di amici nei paesi che dovranno restituirsi ai padroni, e, come amici, chi li respinge? Ah! se avessi io in mano le forze che or sono pronte! Darei la testa in pegno di esser dieci giorni dopo col Regno in piena insurrezione.

Credi che Q. (7) debba recarsi presso a lui? Credi che avrò quel poco aiuto? Credi che si possa concretare? intendo essere leale, ma non intendo esser tenuto a bada e neutralizzato. Sta bene del materiale; ma le difficoltà d'introduzione sono pericoli di scoperta e ti accerto che è questione di volontà. Con quel che hanno, coll'arme di città che misi a disposizione possono, se vogliono. Scrivi, ti prego.

Da Malta due mesi di silenzio. Avevano, l'ultima volta che scrissero, mentre io ero ancora in Londra, un resto di denaro pel Giorn. da Costantin. Non mandarono più, nè scrissero. E sì che ogni cosa mi è adesso vitale. Vedi di spronarli. Se v'è chi resti fedele all'azione collettiva con me, non son tempi questi da rompere il contatto. Addio

tuo sempre
Giuseppe.

(1) Siciliani.

(2) Maurizio Quadrio.

(3) Wilson, cioè Fanelli, e Mario.
(4) Forse Ricasoli, Farini, Cipriani.
(5) Cipriani.

(6) Garibaldi.

(7) Quadrio.

X (1).

3 ottobre 1859

C. A.

Potrebbe venirmene una questa sera; ma il fatto è che non ho più da un secolo lettere da Piero (2) e da altri di Tosc. E Piero ne deve non a me soltanto ma ad altri, come gli scrissi. Spronatelo e dategli comunicazione di queste linee. Io scrissi a lui intendendo naturalmente scrivere a voi pure, siccome collaboratori. Sono condannato alla parte di Cassandra; ma vi dico che la crisi s'accosta pel Centro e che i suoi fati sono segnati. Più che mai il rimedio sta nel disegno da me più volte indicato: allargare la base, cangiare la questione del Centro in questione italiana nazionale. Là bisogna far convergere tutti gli sforzi. Come a quest'ora saprete il moto Sic. (3) che mi è stato annunziato pel 4 è differito per cenno di Torino: funestissimo indugio; ma qualunque operazione rumoreggiasse verso il sud deciderebbe. Ric. e Far. (4) sono di questo avviso, ma se il Governo di Cipr. (5) non è mutato non faranno nulla. Guerra a Cipr. e popolarizzare il bisogno di continuare il moto al di là dei confini attuali, son dunque pur sempre le due somme necessità del momento. Organ. quindi e un po' di denaro.

Con Parma potete avere contatto regolare: mandai indir. a P. (6) Con Reggio ei l'ha già. La linea dunque da Fir. (7) a Bol. (8) è facile. Appena avrò cenno da P. manderò per Bol. appunto a Liv. (9) Non v'addormentate, per amor d'Italia!

Ditemi lo stato dell'opinione: ditemi se avete comunicazione col Gov e che cosa vi dicono. Ricordatemi agli amici, Leon, e gli altri. Credetemi amico e fratello

Giuseppe.

(1) Sulla lettera è scritto: D. Certamente Dolfi.

(2) Piero Cironi.

(3) Siciliano.

(4) Ricasoli e Farini.

(5) Cipriani.

(6) Forse Piero Cironi.

(7) Firenze.

(8) Bologna.

(9) Livorno.

XI (1).

3 ottobre 1859

Fratelli.

[ocr errors]

Da oltre a due mesi non ebbi cenno di vita da alcun di voi. Vi stancaste voi pure? Quando scriveste l'ultima volta avevate un resto di denaro pel Gior. (2) da Costant. (3), poi probabilmente d'altrove. Or, malgrado le sospensioni, si tratta, se non siamo tratti in azione presto, di ricominciarlo in It. (4) o nel Ticino. Ma ciò dipende appunto dall'appianarsi le partite passate, e dal sapere quanti poco importa se pochi vorrebbero, nei diversi punti, pagare anticipatamente un trimestre: ben inteso, se v'è chi abbia pagato per l'anno avrebbe gratis la continuazione. Noi non possiamo più avventurarci. Scrivete, vi prego, su questo. E fatelo all'indirizzo Alessandro Gradassi, Negoz. in quadri, Lung'Arno, Fir. con sotto-coperta Piero Cironi o al Sig. Giuseppe Del Vecchio, Genova: con sotto-coperta Ant. Mosto.

Aspetterò lettere vostre per parlarvi a lungo delle cose nostre. Or vi dirò soltanto che or più che mai la salute d'Italia sta nel Sud che bisogna spingere là quanto si può

[ocr errors]

predicare al Centro smascherare gli ot

che se il moto non s'italianizza, è perduto timisti e mostrare i pericoli far guerra dappertutto, segreta e pubblica ai bonapartisti, Cipriani, Pepoli, Montanari - cacciar nella Stampa Europea l'idea che se gl'Italiani devono assestare le cose loro, i Francesi dovrebbero lasciar Roma Piem. (5) a dichiararsi risolutamente per l'Unità, offrendo concorso; ma non oltrepassare questa linea tanto da conservare una tradizione al Partito, nel caso in cui la Mon. Piem. (6) persista nell'ubbidienza allo straniero raccogliere un po' di denaro per

viaggiatori e stampa.

Addio. Amate sempre il vostro

spronare il

Giuseppe.

(1) La lettera ha un foglio di coperta su cui è scritto: Greg. Forse

Gregorio Fabbrini, presso il quale era stato ospite il Mazzini.

(2) Giornale.

(3) Costantinopoli.

(4) Italia.

(5) Piemonte.

(6) Monarchia Piemontese.

C. A.

XII.

A Piero Cironi.

16 ottobre 1859.

Eccovi lettera pei nostri. Occorre, al solito, che ne facciate estratti almeno per Liv. etc. Quanto alla sottoscrizione (1), fate quello che Dio v'ispira, ma in ogni modo, o in quel modo o in altro, aiutatela. Se le liste colla doppia intestazione potessero raccogliere buon numero di 50 cent. de' popolani e se non sapeste come dar pubblicità, il Progresso in Milano, che è nostro, le pubblicherà. Nel Progresso apparvero quattro articoli intitolati Italia e Francia tutti nell'ottobre, di A. Mario, che meriterebbero essere ristampati in opuscolo: riuscirebbero utilissimi. Il Com. dovrebbe abbonarsi al Progresso dal 1° ottobre in giù. Vi darebbe norma, anche occasione d'inserzione di cose che vorreste far note.

Aspetto impaziente lettere vostre e più con esse segni di vita vostra; ve n'è bisogno. Urge che il popolo si emancipi dalla Francia Imp. La tutela, oltre di essere una vera vergogna per un popolo di 26 milioni, ci conduce in rovina.

Curate il contatto con Bol. Fissatevi bene in capo, che se non si rovescia un giorno il governo se non s'improvvisa un Gov. nostro se da questo mutamento non esce l'ordine di passar oltre a Garib. le rivoluzioni del Centro periranno inevitabilmente. E inoltre, siete italiani e dovete ripetervi sera e mattina che, o il moto diventa italiano, o tradisce.

[ocr errors]

Accennatemi sempre ricevuta delle mie. Scrivete un poco più di frequente. Mandate una copia della lettera. Fate giungere l'unita a Liv. Non dimenticate Cortona e Parma. Il 1° nov. probabilmente ricomparirà settimanale Pens. ed Az. Il prezzo per l'interno

(1) Intende qui di una sottoscrizione per aiutare il lavoro di redenzione nelle provincie ancora soggette, la quale, come osserva A. Giannelli, aveva un doppio scopo: politico in quanto concerneva il da farsi « ancora per l'Unità della Patria; economico, pel denaro da raccogliersi « e render possibile il lavoro ad hoc di Giuseppe Mazzini ». Lettere di G. Mazzini ad A. Giannelli, fasc. I, Prato, tip. di A. Lici, 1888, p. 123.

scenderà da 40 a 10 cent. Ma ho bisogno di aiuto. Ditemi quante copie pagate dovrò far giungere per la Tosc. Vedrò di farle giungere per via di Gen. (1), ma se vi si affacciano altri modi, per tutte le copie, o per alcune, indicatemeli. Il denaro dovrà essermi spedito regolarmente, perchè il Gior. bisogna si sostenti cogli abbonati. Pel 25 mandatemi corrisp. toscana. Pensate, facendola, che deve esser letta in Tosc. pure; e dite ciò che è utile vi si sappia. In Lomb. (2) v'è molto più spirito nazionale e coraggio civile che non nel Centro. Il linguaggio tenuto dal Progr. (3) e l'esistenza pubblica dell'Associaz. unitaria ed altri fatti ve lo dimostrano.

In Parma si sono raccolti circa 120 ungheresi, sotto la condotta d'un amico mio, Winkler; ma è una vera pietà che si lascino tornar sotto l'Austria i 4000 Ungar. del deposito d'Algeri. La Toscana avrebbe potuto e dovuto averli tutti per via di Genova. Anche oggi molti potrebbero aversi. Perchè non si chiede al Governo? Con un 20 fr. per uno si condurrebbero tutti. E sarebbe nucleo prezioso per l'avvenire. E vincolo certo con l'Ungheria, tradita dalle promesse Napoleoniche. Ringrazio Beppe, segnatamente per le cure date alle due amiche inglesi: lo chiamano la loro provvidenza. Per amor del Cielo, badate a non contaminarvi con aderire coi vostri nomi a indirizzi servili a Napoleone, pel monumento o altro.

Vogliatemi bene.

Saluti a Greg. Aug. Ferd. etc.

Vostro sempre
Giuseppe.

16 ott.

La mia ventura fra pochi giorni sarà all'indirizzo che mi dava Beppe. Vi sia di regola.

Prego Beppe di abbuonarmi per un mese, a datare dal 15 ott., al Risorgimento, facendo che sia spedito alla sig.ra Fraschina. Gnerri, Lugano-Ticino-Svizzera. Si ripagherà su ciò che dovrete mandarmi per Pens. ed Az.

(1) Genova.

(2) Lombardia.

(3) Il giornale Il Progresso.

« PrethodnaNastavi »