La principale allegoria della Divina comedia: secondo la ragione poetica e secondo i canoni posti da DanteN. Battezzati, 1875 - Broj stranica: 300 |
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Stranica 7
... abbia a sbattezzar lui , se a nessuno è mai saltato il ticchio di battezzare Omero e Virgilio , e se non ci fu mai chi , per non credere a Venere e a Giove , buttasse cotesti poeti sul fuoco . Deh spunti presto quel giorno , che in ...
... abbia a sbattezzar lui , se a nessuno è mai saltato il ticchio di battezzare Omero e Virgilio , e se non ci fu mai chi , per non credere a Venere e a Giove , buttasse cotesti poeti sul fuoco . Deh spunti presto quel giorno , che in ...
Stranica 11
... abbia immaginato il Poema al tempo del suo priorato , cioè sei anni dopo ch'ebbe compiuta la Vita Nuova . « Appresso più anni , egli dice , guardando ( 1 ) Quantunque la Divina Comedia soprasti infinitamente a tutte que- ste rozze ...
... abbia immaginato il Poema al tempo del suo priorato , cioè sei anni dopo ch'ebbe compiuta la Vita Nuova . « Appresso più anni , egli dice , guardando ( 1 ) Quantunque la Divina Comedia soprasti infinitamente a tutte que- ste rozze ...
Stranica 16
... i ' mi fui qui troppo folle , « Ch'io pur risposi lui a questo metro ... << E se non fosse ch ' ancor lo mi vieta < La reverenza delle somme chiavi » Inf . XIX , 88-89 e 100-101 Nessuno mai pose in dubbio che Dante non abbia deplo - - 16-
... i ' mi fui qui troppo folle , « Ch'io pur risposi lui a questo metro ... << E se non fosse ch ' ancor lo mi vieta < La reverenza delle somme chiavi » Inf . XIX , 88-89 e 100-101 Nessuno mai pose in dubbio che Dante non abbia deplo - - 16-
Stranica 17
... abbia deplo rato le funeste conseguenze del poter temporale dei papi . E basterebbe ciò che l'Aquila dice , nel XX del Paradiso , di Costantino : « L'altro , che segue , con le leggi e meco , << Sotto buona intenzion , che fe ' mal ...
... abbia deplo rato le funeste conseguenze del poter temporale dei papi . E basterebbe ciò che l'Aquila dice , nel XX del Paradiso , di Costantino : « L'altro , che segue , con le leggi e meco , << Sotto buona intenzion , che fe ' mal ...
Stranica 19
... abbia Dante consentito ai pontefici la facoltà di possedere e l'uso conveniente della dominazione temporale ( 1 ) . Ei si ( 1 ) FR . BERARDINELLI , Il concetto della Divina Comedia . Cap XXIV , pag . 419 . fanno forti di un passo della ...
... abbia Dante consentito ai pontefici la facoltà di possedere e l'uso conveniente della dominazione temporale ( 1 ) . Ei si ( 1 ) FR . BERARDINELLI , Il concetto della Divina Comedia . Cap XXIV , pag . 419 . fanno forti di un passo della ...
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1.º Canto 25 marzo alcuni Alighieri allegorico antichi aprile ascetico astronomici avrebbe Beatrice CAPITOLO Carlo di Valois cattolico ch'io chè Chiesa cielo Colle Commentatori politici concetto crede Cristo d'aprile Dante Alighieri dell'Inferno dice dire Divina Comedia Domenico Mauro equinozii Feltro Fiere figura filosofia finge finto finzione Firenze fittizio Fraticelli Gerusalemme ghibellini giorno guelfi Inferno intendere interpretazione l'allegoria l'altro l'avarizia l'equinozio l'Inferno lettera Lonza luna luoghi Lupa Malacoda Mauro medesimo mondo Monte monte Sion morale morte mostra notte Papa Paradiso parole Pasqua passioni passo peccato peccatore penitenza piaggia Pier da Medicina Pietro Alighieri plenilunio Poema Poeta poetica Porta del Purgatorio Porta di San poteva predizione Proemio profeta Purg Purgatorio ragione rappresenta reale religioso San Pietro Santo sarebbe Selva senso allegorico senso letterale senso proprio simbolo Sion smarrito storico subbietto Torricelli trova Valle vedere Veltro venerdì verso viaggio di Dante Virgilio visione vizii XXVII zione
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Stranica 173 - Ma quell' altro magnanimo, a cui posta Restato m' era, non mutò aspetto, Nè mosse collo, né piegò sua costa : E se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge, Che tu saprai quanto queir arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi : perché quel popolo è sì empio Incontr' a' miei in ciascuna sua legge ? Ond...
Stranica 48 - Questi non vide mai l'ultima sera, Ma per la sua follia le fu sì presso, Che molto poco tempo a volger era.
Stranica 17 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 199 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo : ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci , Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella.
Stranica 69 - Ch' io mi son Lia , e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m'adorno ; Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio , e siede tutto giorno. EH' è de' suoi begli occhi veder vaga , Com' io dell'adontarmi con le mani : Lei lo vedere, e me l'ovrare appaga.
Stranica 49 - Nè l' impetrare spirazion mi valse, Con le quali ed in sogno ed altrimenti Lo rivocai; si poco a lui ne calse. Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai 1' uscio de' morti, Ed a colui che 1' ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon porti.
Stranica 25 - Agustino ea San Francesco ea San Domenico si fa d'abito e di vita simile, ma eziandio a buona e vera religione si può tornare in matrimonio stando^ che Iddio non vuole religioso di noi se non il cuore. E però dice San Paolo alli Romani: -. Non quelli rli' è mate nifestamente Giudeo, nè quella ch
Stranica 12 - Diletti miei, or sofferite in pace, Che vostra speme sia quanto mi piace Là, ov' è alcun che perder lei s'attende, E che dirà nell' Inferno: "O malnati, Io vidi la speranza de
Stranica 128 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Stranica 152 - Se fosse tutto pieno il mio dimando," rispuos' io lui, "voi non sareste ancora de l'umana natura posto in bando; 8l che 'n la mente m'è fitta, e or m'accora, la cara e buona imagine paterna di voi quando nel mondo ad ora ad ora ** m'insegnavate come l'uom s'etterna: e quant' io l'abbia in grado, mentr' io vivo convien che ne la mia lingua si scerna.