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stesse, venne alla presenza del Santo vecchio, il quale disse: fiera belva, poichè tu hai ucciso quello, che mi portava, devi supplire al suo mancamento, al che docile la belva si sottomise lasciandosi imporre la valigia.

Arrivato in Aquileja fu contornato e seguito da una turba numerosa di uomini, parte dei quali per veder quella fiera a portar quelle bagaglie, parte per veder questo vecchio imputato di così grave delitto. Entrato il Santo vescovo nel palazzo del patriarca, ed essendogli assegnate delle stanze per sua abitazione, e volendosi spogliare le vesti del viaggio, per vestirsi d'altre più decenti, gettò il mantello sopra un raggio solare, che per una fessura entrava nella stanza credendo per debolezza di vista, che fosse una pertica per traverso; ma con sorprendente ammirazione restò il mantello sospeso nell'aria, il che dai domestici del patriarca fu osservato, e tosto denunziato allo stesso, il quale pure visto tal miracolo, andò incontro al Santo vescovo, ed inginocchiatosi a lui, gli chiese la sua benedizione,

conoscendolo uomo santissimo, ed accoltolo con grandissimo onore, e riveritolo con santa esultanza, dopo qualche giorno il lasciò ripatriare.

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Ritornando S. Niceforo alla sua sede toccò la terra di Umago, e colà infermandosi diede l'anima al Cielo con pubblici segni nel paese di sua santità. Colà da que' paesani fu tumulato in onoratissima arca posta all'altar maggiore di quella collegiata, e si venera qual Santo tutelare di quella chiesa, in cui unione, si tiene, esservi pure il corpo di S. Massimiliano di lui diacono, il quale gli fu di scorta nel suo viaggio, e contemporaneamente colà cessò di vivere.

Porta innoltre la tradizione, che S. Niceforo, prima di morire, dichiarò che il suo corpo fosse tumulato in Umago, e ch'egli perdonava ai pedenesi l'ingiuria ad esso fatta, e le calamità del di lui penoso viaggio, ma che dovessero però i calunniatori (b) far

(b) Dice il vescovo Marenzi, che sino ai suoi giorni (1639), sussisteva ancora la discendenza di

penitenza dell' errore commesso, passando a piedi nudi sopra dei spini, in una valle, e che in allora gli fosse troncata la mano deed a loro spedita in segno della di lui paterna benedizione.

stra,

Questa narrazione potrà sembrare favolosa a qualche bello spirito dei nostri tempi. Io farò alcune osservazioni per le quali crederò di giustificarla.

Sopra cinque rapporti appoggia questa narrativa, intorno i quali considereremo. 1. Non esser meraviglia, che questo decrepito vecchio avesse comune il letto con queste giovani, quando si consideri all' innocenza della vita, ed all' età cadente del medesimo, giustificando anche ciò l'esempio di Davide, come ci narra la Sacra Bibbia: nè renderà meraviglia, che accusato fosse da' suoi concittadini, ai quali divenne oggetto di scandalo, mentre gli occhi del secolo,

una famiglia degli accusatori', la quale ricevette per tradizione da' suoi maggiori le circostanze di questo fatto, e le raccontava.

fondati nella malizia, non entrano nello spirito della santità. Chi negar potrebbe, che Iddio onnipotente graziar potesse i suoi fedeli con straordinarii avvenimenti a benefizio de' popoli ? 2. O di ammansar fiere, e renderle docili ed ubbidienti ai cenni de' suoi servi? 3. O di manifestare la sua potenza rendendo pensili dei panni sopra i raggi del sole, o farli galeggiare sull' acqua, od anche donare il potere a degli uomini di travalicare a piedi asciutti dei fiumi, e dei mari? 4. La storia Sacra, e la storia Ecclesiastica ce ne portano le migliaja d' esempj, e questa storia da tante nazioni, da tanti secoli, da tanti scrittori estesa, per tanti e continuati tempi, in varie e differenti lingue; in varie e differenti circostanze; in distanze considerevoli, l' una dall' altra staccate, e sempre uniformi, potrassi rendere contingente, quando prestasi fede alle storie civili de' popoli asiatici, de' greci, e de' conquistatori romani; le quali per il breve numero de' loro storici devono avere minor ragione di credenza probabilità, che non sono i fatti della storia della Chiesa, basati se non sopra maggiori,

e

certamente sopra eguali fondamenti di storia? Voler poi fedeli gli uni, e non credere agli altri, sarebbe questo, filosoficamente parlando un ragionamento stravolto. 5. Dell' imposta penitenza, e della consegna della di lui mano ci convinceremo col fatto; mentre il corpo del Santo si attrova in Umago, e la di lui destra nell'ex-cattedrale di Pedena; e da tanti secoli sino al giorno d' oggi, i pedenesi vengono chiamati per antonomasia, in memoria di ciò, TERNU - PLÈSSARI, parole illiriche, le quali derivano dal nome tergu spine, e dal verbo plèssati ballare, significano ballarini sopra i spini; fatti ambidue che comprovano l'imposta penitenza, e l'esecuzione della medesima: come il simbolo dell' orso ai piedi della statua di marmo del Santo, posta alla destra dell' altare maggiore di Pedena, e come la costante denominazione delle tre fontane col nome di S. Niceforo, sono fatti che comprovano le altre due maravigliose circostanze della di lui vita; il che tutto l'umana ragione non può render contingente senza rinunciare ai principj di logica, ed al senso comune di storica probabilità.

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