Slike stranica
PDF
ePub

>>> La costanza del prenome, del nome » e de' cognomi non può dubbio alcuno am>> metter giammai, che queste inscrizioni al» la famiglia di Tito Statilio Sisena Tauro

[ocr errors]
[ocr errors]

pontefice e console non appartengono, e appartenendovi, alcuno non vi sarà, che >> il detto console oriundo dall' Istria non >> creda. Se fosse lecito dalle moderne ed an>> cora esistenti nomenclature, degli antichi >> romani cognomi ragion dedurre, potrebbe dirsi, che il villaggio e terreno, che nel

>>

» territorio di Pola Sisana presentemente si appella, a questa famiglia appartenesse una » volta.

[ocr errors]

» Comunque sia, che Statilio grandis» sime fortune, e ricchezze abbia fatte, ci » dimostra l'anfiteatro (il primo che di pie>> tra fu edificato in Roma) da lui fabbrica

[ocr errors]

to a proprie spese per aggradire ad Augu»sto, rammentato da Svetonio (in August. S. 29), e da Dione (l. 51 ) (a).

>>

(a) Questo anfiteatro, di cui oggidì non ne rimane alcuna traccia, era situato nel luogo detto Monte Cilorio. (Nibby Itinerario di Roma p. 712 per Poggioli 1827.

» Che la di lui famiglia in Roma si tra» piantasse, si ricava da Plinio (1.7 cap.48), » ove sotto Claudio, dell'età provetta di Sta» tilia fe' cenno; il che da Seneca (ep.78), n è pur confermato. Sotto il medesimo Clau» dio con Quinzio Crispino fu console un » Marco Statilio Tauro, e l'anno dopo un >> Tauro Statilio Corvino, il che prova an» che diramazione di gente. Forse del pri»mo Statilio Tauro, figliuolo fu quello Sta» tilio Tauro proconsole di Africa persegui» tato da Agripinna, e che da se si diede la » morte; e suo nipote, o altro figliuolo for» se fu quell'altro Statilio Tauro, che fu » console con Emilio Lepido nell'anno XI » di Cristo, e forse la seconda volta nel XVI » con L. Scribonio, nel terzo anno di Tiberio, sotto cui, al dire di Cassiodoro nel » Cronico, i matematici, cioè i fattucchieri » o maghi esigliati furono «.

[ocr errors]

3. PETRONIO PROBO, altro istriano, che fu console in Roma nell'anno di Cristo CCCLXXI; ed ornato di tutte le altre dignità dell'imperio. Di ciò c'instruisce il presidente co. Carli (Ant.Ital. t.II p.67.), e dice:

Anno 371

di Cristo

Istriano

[ocr errors]
[ocr errors]

»Che la gente Petronia oriunda da' Sa» bini, e per tante età agli onori della repubblica rimasta in Roma, si fosse tra» piantata in Istria, le tante lapidi, che di essa abbiamo indubitata fede ci fanno. » Vale a dire nelle muraglie della chiesa di S. Vito fuori di Pinguente.

C. PETRONIO. L. F.

(C. T.II p. 96).

Un'altra esisteva in Trieste e fu traspor tata a Venezia in casa Micheli, come assicura l'Appiani, il Grutero, ed il P. della Croce, è fu di un Petronio tribuno di più coorti. Q. PETRONIVS . C. F. MODESTVS. (С. Т. П р. 167.).

Terza, ritrovata a Cissa oggi detta Ponta Barbariga di un Petronio procuratore delle porpore cissensi.

Q. C. PETRONIO . M. C. PETRONII. F. VIVIRO. AVG.

(C. T. III p. xiv.)

Quarta.

PETRONI. PROBI. V. C. ET. ANICIE

PROBAE. C. F.

(C. T. III. p. XLI)

Quinta. Tavola di metallo scritta da ambe le parti riportata dal cav. Orsato (Monum. Patav. p. 236) che ha la medesima leggen

da.

PETRONI

PROBI. V. C.
ET. ANICIE

PROBE. C. F.

"Z

(C. T. III p. XLII XLII).

« Dall'altra parte di questa tavola si leg» gono i nomi dei due fratelli consoli Ani» cii, così ANICIIS. OLYBI. ET. » PROBINI. VV. CC. Per imperizia del» l'artefice si legge Anicie Probe per Ani»cia Proba, ed Olijbi invece di OLYBRII.

[ocr errors]

Questi furono consoli nell'anno cccxv. Sic>> come dal matrimonio di Petronio Probo » con Anicia n'è venuto, ch'egli assumesse anche il nome di Anicio, così da Eusonio » è detto stirpis novator Anicia (Epist.1). » Da queste memorie si conferma il sospetto

[ocr errors]

» che il nostro console Petronio Probo pro» tettore dei veneti e degl' istri, fosse della famiglia Petronia, da Roma passata in I

[ocr errors]

>> stria. >>

Sesta. In Trieste altra pur lapida abbiamo di un Lucio Petronio Dida, scritta così. ARBITrio

L. PETRONI. DIDAE. PRIMVS.

(C. T. III. p. XLVII.)

Settima finalmente, la inscrizione della bella lapida ritrovata nell'anno 1742 negli orti Pinci, pubblicata nel Journal des Savans nel mese di agosto; poi dal P. Bouhire (in Hagenbuchi epist. p. 117); e più assai corretta dal P. Bonada (carmina ex antiq. Lapid. pag. 260), che daremo qui per in

tero.

« PrethodnaNastavi »