La Divine Comédie, Opseg 11859 |
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alcun Allor altra altri altro âme Amor ancor anime ARGUMENT DU CHANT assai avea Béatrix bord Brunetto Brunetto Latini buon CANTO Caron cerchio cercle certo ciascun Ciel ciò cœur colpa colui cominciai convien cose cotal cotanto damnés Dante dietro Dieu dimmi dinanzi disio disse dissi dit-il divin Divine Comédie dolce Duca Énée eran esprits esser eterno fanno fatto fece fiumicello fleuve Florence forza Françoise de Rimini fuoco gente Géryon gouffre gran gridò guide l'altro l'Enfer l'ombre loco Louis Ratisbonne lungi lungo luogo Maestro maître molte mondo monstre mort mosse Nesso nuova occhi ogni ombres onor parlar parole Perch perchè Phlégéthon Phlégias piè pien più pleurs poco poëte primo punto quale quegli quei quì Quivi Rispose ruote sangue secondo selva sovra tanto tempo terre tosto triste tutte tutto vedi vento vidi Virgile viso vois voix volse volto
Popularni odlomci
Stranica 26 - Lucevan gli occhi suoi più che la stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Stranica 6 - Vestite già de' raggi del pianeta, Che mena dritto altrui per ogni calle. Allor fu la paura un poco queta, Che nel lago del cor m' era durata La notte, ch' i
Stranica 46 - Acheronte. Allor con gli occhi vergognosi e bassi, Temendo no 'l mio dir gli fusse grave , 80 Infino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando: Guai a voi anime prave: Non isperate mai veder lo cielo. 85 I' vegno per menarvi all' altra riva , Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo: E tu che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Stranica 22 - Prima ch' ali' alto passo tu mi fidi. Tu dici, che di Silvio lo parente, Corruttibile ancora, ad immortale Secolo andò, e fu sensibilmente : Però se l'avversario d' ogni male Cortese fu pensando l' alto effetto Ch' uscir dovea di lui, e 'l chi, e 'l quale, 2l ise B. > s. » cule, f IDC, Non pare indegno ad uomo d...
Stranica 12 - Ma tu perché ritorni a tanta noia? Perché non sali il dilettoso monte, Ch' è principio e cagion di tutta gioia?
Stranica 152 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio.
Stranica 4 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Stranica 38 - Per me sì va nell* eterno dolore : Per me si va tra la perduta gente. . Giustizia mosse il mio alto Fattore : Fecemi la divina Potestate , La somma Sapienza , e '1 primo amore. Dinanzi a me non fur cose create , Se non eterne , ed io eterna duro : Lasciate ogni speranza , voi che 'ntrate. Queste parole di colore oscuro Vid io scritte al sommo d' una porta ; Perch' io : Maestro , il senso lor m* è duro.
Stranica 110 - Sì che ogni parte ad ogni parte splende. Distribuendo ugualmente la luce: Similemente agli splendor mondani Ordinò general ministra e duce, Che permutasse a tempo li ben vani, Di gente in gente e d'uno in altro sangue, Oltre la difension de...
Stranica 16 - Ov' udirai le disperate strida Di quegli antichi spiriti dolenti , Che la seconda morte ciascun grida. E vederai color che son contenti Nel fuoco , perché speran di venire, Quando che sia, alle beate genti: Alle qua...