Storia d'Italia dal 1815 al 1850, Opseg 4Società editrice italiana, 1852 |
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Rezultati 1 - 5 od 23.
Stranica 15
... Civitavecchia ! Chi può impedirle di recarsi a Roma , e qui deliberare sulle cose italiane ? La Dio mercè , Roma può assicurare la vita , le sostanze , la libertà dei suoi ospiti . Quel tosto che sia possibile è per noi un enigma , un ...
... Civitavecchia ! Chi può impedirle di recarsi a Roma , e qui deliberare sulle cose italiane ? La Dio mercè , Roma può assicurare la vita , le sostanze , la libertà dei suoi ospiti . Quel tosto che sia possibile è per noi un enigma , un ...
Stranica 29
... Civitavecchia . Dicea al Martinez de la Rosa : accettissime le profferte della cattolica Spagna e della sua giovine regina ; sventura non trovarsi nei porti vicini alcuna nave da guerra spagnuola ; vi prov- vedesse . Parecchi ...
... Civitavecchia . Dicea al Martinez de la Rosa : accettissime le profferte della cattolica Spagna e della sua giovine regina ; sventura non trovarsi nei porti vicini alcuna nave da guerra spagnuola ; vi prov- vedesse . Parecchi ...
Stranica 30
... Civitavecchia con le sue robe , e dopo averlo va- namente atteso , entrarono in una nave francese e arri- varono a Marsiglia . De'famigliari e parenti , se togli il nipote Luigi , niuno pare ricevesse sicuro avviso della fuga . Il ...
... Civitavecchia con le sue robe , e dopo averlo va- namente atteso , entrarono in una nave francese e arri- varono a Marsiglia . De'famigliari e parenti , se togli il nipote Luigi , niuno pare ricevesse sicuro avviso della fuga . Il ...
Stranica 41
... cioè avere il generale Cavaignac coman- dato da Parigi addì 27 di novembre , che sopra di tre fregate a vapore s'imbarcassero tremila e cinquecento • soldati , e andassero a Civitavecchia per assicurare la LIBRO IV . 41.
... cioè avere il generale Cavaignac coman- dato da Parigi addì 27 di novembre , che sopra di tre fregate a vapore s'imbarcassero tremila e cinquecento • soldati , e andassero a Civitavecchia per assicurare la LIBRO IV . 41.
Stranica 42
... Civitavecchia , con intenzione di assicurare la persona del santo Padre , la sua libertà e il rispetto che gli si deve . Nelle istruzioni poi mandate dal generale al si- gnor di Corcelles , e lette nell'assemblea nazionale in quel ...
... Civitavecchia , con intenzione di assicurare la persona del santo Padre , la sua libertà e il rispetto che gli si deve . Nelle istruzioni poi mandate dal generale al si- gnor di Corcelles , e lette nell'assemblea nazionale in quel ...
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addì affari esterni alcuni allora anco animo armi armistizio artiglierie assemblea Austria Austriaci avea battaglione batterie bisogno camera cannoni Carlo Alberto cattolica Chiesa città cittadini Civitavecchia colla colonnello comandante combattere comune consiglio costituente italiana costituzionale D'Aspre decreto deliberazione deputati dicea dichiarazione diritto dispaccio dovea erano Firenze forza francese Francia Frattanto fuoco furono Gaeta generale Oudinot Gioberti giorno GIUSEPPE LA FARINA governo grida guardia nazionale guerra Guerrazzi Haynau imperocchè indipendenza Italia l'assemblea l'Austria l'esercito legge libertà Lombardia lord lord Minto lord Palmerston medesimo Messina mezzo ministro Montanelli municipio Napoli nazione negoziazioni nemici nuovo ordini Oudinot pace papa parlamento parole patria Piemonte piemontese Pio IX politica pontefice popolo potenza potere presidente presidio principe proclama provincie pubblica quivi Radetzky ragione reggimento repubblica repubblica romana ristaurazione rivoluzione romana santo sarebbe scrivea Sicilia Siciliani signor soldati Storia d'Italia stranieri suffragi svizzeri tenore seguente Toscana truppe ufficiali uomini Venezia volea zione
Popularni odlomci
Stranica 555 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista ; Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v'avete Dio d'oro e d'argento : E che altro è da voi ali' idolatre , Se non ch
Stranica 565 - ... vivere, che colui che lascia quello che si fa per quello che si doverrebbe fare, impara più tosto la ruina che la preservazione sua: perché uno uomo, che voglia fare in tutte le parte professione di buono, conviene rovini infra tanti che non sono buoni.
Stranica 556 - Non fu la sposa di Cristo allevata del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, per essere ad acquisto d'oro usata; ma per acquisto d'esto viver lieto e Sisto e Pio e Calisto e Urbano sparser lo sangue dopo molto fleto.
Stranica 549 - Onde molti per questa viltà dispregiano lo proprio volgare, e l'altrui pregiano; e tutti questi cotali sono gli abbominevoli cattivi d'Italia, che hanno a vile questo prezioso volgare, lo quale se è vile in alcuna cosa, non è se non in quanto egli suona nella bocca meretrice di questi adulteri; al cui condotto vanno li ciechi, delli quali, nella prima cagione, feci menzione.
Stranica 556 - Se io mi trascoloro, Non ti maravigliar : che, dicend' io, Vedrai trascolorar tutti costoro. Quegli eh' usurpa in terra il luogo mio, II luogo mio, il luogo mio, che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio...
Stranica 556 - Non fu nostra intenzion ch'a destra mano de' nostri successor parte sedesse, parte da l'altra del popol cristiano; né che le chiavi che mi fuor concesse divenisser signaculo in vessillo, che contr'a battezzati combattesse; né ch'io fossi figura di sigillo a privilegi venduti e mendaci, ond'io sovente arrosso e disfavillo.
Stranica 645 - E debbesi pigliare questo per una regola generale: che mai o rado occorre che alcuna republica o regno sia da principio ordinato bene, o al tutto di nuovo fuora degli ordini vecchi riformato, se non è ordinato da uno ; anzi è necessario che uno solo sia quello che dia il modo e dalla cui mente dependa qualunque simile ordinazione.
Stranica 571 - Né posso esprimere con quale amore e' fussi ricevuto in tutte quelle provincie che hanno patito per queste illuvioni esterne: con che sete di vendetta, con che ostinata fede, con che pietà, con che lacrime. Quali porte se li serrerebbano ? quali populi li negherebbano la obedienzia?
Stranica 195 - I! troncarle nel loro scorcio sarebbe inutile, non pregiudicando in modo alcuno alla libertà delle nostre operazioni, e potrebbe esser dannoso, quando fosse interpretato a ingiuria delle potenze mediatrici. Se la mediazione non può darci quell'assoluta autonomia a cui aspiriamo (e noi il prevedevamo sin da principio), il non reciderne i nodi mentre stanno per disciogliersi naturalmente, farà segno...
Stranica 568 - Quanto sia laudabile in uno principe mantenere la fede e vivere con integrità e non con astuzia, ciascuno lo intende: nondimanco si vede per esperienzia, ne' nostri tempi quelli principi avere fatto gran cose che della fede hanno tenuto poco conto, e che hanno saputo con l'astuzia aggirare e cervelli delli uomini; e alla fine hanno superato quelli che si sono fondati in su la lealtà.