Essai sur la litterature Italienne: depuis la chute de l'empire romain jusqu'à nos jours

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Treuttel, 1839 - Broj stranica: 352
 

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Stranica 60 - Che , per 1" effetto de' suo' ma' pensieri , Fidandomi di lui , io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri. Però quel che non puoi avere inteso, Cioè come la morte mia fu cruda, Udirai e saprai se m
Stranica 62 - Però non lagrimai , né rispos' io Tutto quel giorno né la notte appresso , Infin che l' altro sol nel mondo uscio. Come un poco di raggio si fu messo Nel doloroso carcere , ed io scorsi Per quattro visi il mio aspetto stesso , Ambo le mani per dolor mi morsi ; E quei , pensando ch...
Stranica 46 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Stranica 60 - LA bocca sollevò dal fiero pasto Quel peccator, forbendola a' capelli Del capo ch' egli avea diretro guasto. Poi cominciò: 'tu vuoi ch' io rinnovelli 'Disperato dolor che '1 cuor mi preme " Già pur pensando pria ch' io ne favelli. '' Ma se le mie parole esser den seme '' Che frutti infamia al traditor ch' io rodo, " Parlare e lagrimar vedrai insieme. '' Io non so chi tu sie, nè per che modo * Venuto se' quaggiù ; ma Fiorentino ''Mi sembri veramente quand' io t
Stranica 46 - Per me si va nella città dolente; per me si va nell' eterno dolore; per me si va tra la perduta gente.
Stranica 78 - Italia , che suoi guai non par che senta, Vecchia oziosa e lenta. Dormirà sempre , e non fia chi la svegli ? Le man...
Stranica 78 - I' che dì e notte del suo strazio piango , Di mia speranza ho in te la maggior parte: Che se 'l popol di Marte Dovesse al proprio onor alzar mai gli occhi , Parmi pur ch' a
Stranica 78 - Dentro le qua peregrinando alberga Un signor valoroso, accorto e saggio, Poi che se' giunto all' onorata verga, Con la qual Roma e suoi erranti correggi, E la richiami al suo antico viaggio. Io parlo a te, però ch' altrove un- raggio Non veggio di virtù, ch' al mondo è spenta, Né trovo chi di mal far si vergogni. Che s...
Stranica 60 - Mi sembri veramente, quand' i' t' odo. Tu dei saper ch' io fui 1 Conte Ugolini, E questi 1' Arcivescovo Ruggieri: Or ti dirò perch' i' son tal vicino. Che per 1' effetto de' suo' ma' pensieri, Fidandomi di lui, io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri.
Stranica 245 - ITALIA, Italia, o tu, cui feo la sorte Dono infelice di bellezza, ond' hai Funesta dote d' infiniti guai, Che in fronte scritti per gran doglia porte ; Deh, fossi tu men bella, o almen più forte, Onde assai più ti paventasse, o assai T...

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