Rime di Francesco Petrarca sopra argomenti storici morali e diversiCoi tipi di Vigo, 1876 - Broj stranica: 175 |
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Stranica 139 - Per 1' altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Stranica 36 - ... capegli*. Non spero che già mai dal pigro sonno mova la testa, per chiamar ch'uom faccia*, si gravemente è oppressa e di tal soma. Ma non senza destino a le tue braccia, che scuoter forte e sollevar la ponno, è or commesso il nostro capo, Roma*. Pon man in quella venerabil chioma securamente e ne le trecce sparte, si che la neghittosa esca del fango. I...
Stranica 51 - Italia, che suoi guai non par, che senta, Vecchia , oziosa , e lenta . Dormirà sempre, e non fia chi la svegli ? Le man 1
Stranica 54 - 1 monte Tarpeio, canzon, vedrai un cavalier ch'Italia tutta onora, pensoso più d'altrui che di se stesso. Digli: Un che non ti vide ancor da presso se non come per fama uom s'innamora, dice che Roma ogni ora, con gli occhi di dolor bagnati e molli, ti chier mercé da tutti sette i colli.
Stranica 42 - Ora sgombrando 1 passo onde tu intrasti, Fammisi perdonar molt' altre offese; Ch' almen qui da se stessa si discorda : Però che quanto '1 mondo si ricorda , Ad uom mortal non fu aperta la via Per farsi, come a te, di fama eterno : Che puoi drizzar, s' i' non falso discerno , In stato la più nobil monarchia.
Stranica 40 - 1 vulgo inerme De la tenera etate, ei vecchi stanchi Ch'hanno sè in odio e la soverchia vita, E i neri fraticelli ei bigi ei bianchi, Coll' altre schiere travagliate e 'nferme, Gridan: 'O signor nostro, aita, aita'; E la povera gente sbigottita Ti scopre le sue piaghe a mille a mille, Ch'Annibale, non ch'altri, farian pio...
Stranica 117 - n altrui pena Tempo si spende, in qualche atto più degno O di mano o d'ingegno. In qualche bella lode, In qualche onesto studio si converta: Cosi qua giù si gode, E la strada del ciel si trova aperta.
Stranica 117 - Italici cor non è ancor morto. Signor, mirate come 'l tempo vola; E sì come la vita Fugge, e la morte n...
Stranica 145 - O Simon mago, o miseri seguaci, Che le cose di Dio, che di bontate Deono essere spose, e voi, rapaci, Per oro e per argento adulterate; Or convien che per voi suoni la tromba, Però che nella terza bolgia state.
Stranica 12 - Sì scoppia' io sott' esso grave carco, Fuori sgorgando lagrime e sospiri, E la voce allentò per lo suo varco. Ond' ella a me : Per entro i miei disiri, Che ti menavano ad amar lo bene, Di là dal qual non è a che si aspiri, Quai fossi attraversati, o quai catene Trovasti, per che del passare innanzi Dovessiti così spogliar la spene?