La Divina commediaU. Hoepli, 1903 - Broj stranica: 1166 |
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Stranica 46 - Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte : Caina attende chi a vita ci spense.
Stranica 24 - Questi non hanno speranza di morte, e la lor cieca vita è tanto bassa, che invidiosi son d
Stranica 251 - Quante il villan, ch' al poggio si riposa, Nel tempo che colui, che il mondo schiara. La faccia sua a noi tien meno ascosa, Come la mosca cede alla zanzara, Vede lucciole giù per la vallea, Forse colà dove vendemmia ed ara; Di tante fiamme tutta risplendea L' ottava bolgia, sì com' io m' accorsi, Tosto che fui là 've il fondo parea.
Stranica 9 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Che questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce che l' uccide: Ed ha natura sì malvagia e ria Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Stranica 186 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Stranica 464 - Pur di non perder tempo, sì che in quella Materia non potea parlarmi chiuso. A noi venia la creatura bella Bianco vestita, e nella faccia quale Par tremolando mattutina stella. Le braccia aperse, ed indi aperse l' ale : Disse : Venite ; qui son presso i gradi, Ed agevolemente omai si sale.
Stranica 622 - Che di fuoco d' amor par sempre ardente, Giovane e bella in sogno mi parea Donna vedere andar per una landa Cogliendo fiori, e, cantando, dicea: Sappia, qualunque il mio nome dimanda, Ch' io mi son Lia , e vo movendo intorno Le belle mani a farmi una ghirlanda. Per piacermi allo specchio qui m' adorno: Ma mia suora Rachel mai non si smaga Dal suo miraglio, e siede lutto giorno.
Stranica 185 - Ch' esser ti fece contra Carlo ardito. E, se non fosse che ancor lo mi vieta La riverenza delle somme chiavi, Che tu tenesti nella vita lieta, I' userei parole ancor più gravi; Che la vostra avarizia il mondo attrista, Calcando i buoni e sollevando i pravi.
Stranica 8 - Ma tu perché ritorni a tanta noia? Perché non sali il dilettoso monte, Ch'è principio e cagion di tutta gioia?
Stranica 800 - Ch' e' cominciò a far sentir la Terra Della sua gran virtude alcun conforto. Che per tal donna giovinetto in guerra Del padre corse, a cui, com...