La divina commedia, Opseg 3

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Presso Tommaso Masi e Comp., 1817

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Stranica 337 - 1 poema sacro, Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov...
Stranica 448 - tanto grande e tanto vali che qual vuoi grazia, ea te non ricorre, sua disianza vuoi volar sanz 'ali. La tua benignità non pur soccorre a chi domanda, ma molte fiate liberamente al dimandar precorre. In te misericordia, in te pietate, in te magnificenza, in te s 'aduna quantunque in creatura è di bontate.
Stranica 145 - O insensata cura de' mortali,' Quanto son difettivi sillogismi Quei che ti fanno in basso battei l' ali ! Chi dietro a iura, e chi ad aforismi Sen giva, e chi seguendo sacerdozio, E chi regnar per forza o per sofismi, . E chi rubare, e chi civil negozio, Chi, nel diletto della carne involto, S'affaticava, e chi si dava all'ozio; Q iiaml' io, da tutte queste cose sciolto, Con Beatrice m' era suso in cielo Cotanto gloriosamente accolto.
Stranica 150 - Faceano esser cagion de' pensier santi; Tanto che il venerabile Bernardo • Si scalzò prima, e dietro a tanta pace Corse, e correndo gli parv
Stranica 411 - La bellezza ch' io vidi si trasmoda Non pur di là da noi , ma certo io credo Che solo il suo fattor tutta la goda. Da questo passo vinto mi concedo, Più che giammai da punto di suo tema Soprato fosse comico o tragédo.
Stranica 184 - Ch'io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine ali
Stranica 40 - Sì che, come noi sem di soglia in soglia Per questo regno, a tutto il regno piace, Com' allo re ch
Stranica 452 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Stranica 184 - I quali andavano e non sapean dove. .Sì fe'Sabello ed Arrio, e quegli stolti Che furon come spade alle scritture In render torti li diritti volti. Non sien le genti ancor troppo sicure A giudicar, si come quei che stima Le biade in campo pria che sien mature; Ch...
Stranica 243 - O della propria o dell' altrui vergogna Pur sentirà la tua parola brusca; Ma nondimen, rimossa ogni menzogna, Tutta tua vision fa manifesta, E lascia pur grattar dov' è la rogna : Che se la voce tua sarà molesta Nel primo gusto, vital nutrimento Lascerà poi quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento Che le più alte cime più percuote: E ciò non fa d

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