Il Cracas: Diario di Roma, Opseg 2

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F. Cuggiani, 1888
 

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Stranica 117 - Come la luce rapida Piove di cosa in cosa, E i color vari suscita Dovunque si riposa; Tal risonò moltiplice La voce dello Spiro: L'Arabo, il Parto, il Siro In suo sermon l'udì.
Stranica 466 - Isabella non andasse, la fece dal bargello pubblicamente pigliare, e con'durre alle prigioni della torre di Nona. Esaminata dal Giudice, che prima prese il costituto di quella, al tutto rispondeva di modo, che pareva che si burlasse, e che il fatto non appartenesse a lei. Confessò poi il debito di quei danari che al mercatante era debitrice, e dimandava termine di parecchi mesi a pagarlo.
Stranica 468 - ... covile della paglia, tutto si scuote, e se ne va via. Fece ella il medesimo e ancora che le natiche le dolessero, nondimeno se ne andava verso casa, senza mostrare in viso un minimo segno di vergogna, come se da un paio di nozze se ne ritornasse.
Stranica 183 - 1 popol di Marte (140) Devesseal proprio onor alzar mai gli occhi, Farmi pur ch'a' tuoi di la grazia tocchi. L'antiche mura (141), ch'ancor teme ed [ama E trema '1 mondo quando si rimembra Del tempo andato, e 'ndietro si rivolve; E i sassi dove fur chiuse le membra Di ta...
Stranica 198 - ... arco di Gostantino e in altri luoghi di Roma molte figure antiche senza le loro teste, Clemente montò in tanta collera, che comandò (non pensando che fosse stato egli) che chiunche fosse colui che tagliate l'avesse, eccettuato solo il cardinal de...
Stranica 467 - Giudice pronunziò contro quella una sentenza, che dal boja sulla pubblica strada le fossero date sul e ignudo cinquanta buone staffilate. Pubblicata la sentenza, il giorno che si eseguì concorse mezza Roma a così nobile spettacolo. Fu da un gagliardo sergente levata sovra le spalle; e nella via pubblica il boja le alzò i panni in capo, e le fece mostrare il culiseo all' aria, e con un duro staffile cominciò fieramente a percuoterla sulle natichedi modo che il culiseo, che pri.
Stranica 292 - Mesenzio capitati al fine. A che di lui contar le scelleranze ? A che la ferità ? Dio le riservi Per suo castigo e de' seguaci *uoi. Questo crudele insino a
Stranica 27 - Vieni a veder la tua Roma che piagne, Vedova, sola, e di e notte chiama: Cesare mio, perché non m'accompagne? Vieni a veder la gente quanto s'ama; E se nulla di noi pietà ti muove, A vergognar ti vien della tua fama. E se licito m' è, o sommo Giove, Che fosti in terra per noi crucifisso, Son li giusti occhi tuoi rivolti altrove?
Stranica 636 - Quoniam angelis suis mandavit de te : * ut custodiant te in omnibus viis tuis. In manibus portabunt te : * ne forte offendas ad lapidem pedem tuum.
Stranica 66 - ... combattere quei Dervisci selvaggi e li distruggeremo, allargando il nostro paese. Ciò sarebbe preferibile. Io sono cristiano come voi ; siamo fratelli ; la discordia nostra serve solo a far ridere gli altri. Ras Alula ha fatto quel che ha fatto senza scrivermi, e neppure voi altri mi avete detto nulla. Quel che avvenne è opera del diavolo. La vita di quei che morirono, sia da parte nostra che da parte vostra, era giunta al suo termine, come Dio aveva destinato. Contro la volontà di Dio non...

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