sconsolata non mostri i pensier nostri assai più chiari, e (che non mostri assai più chiara) la fera dolcezza che è nel cuore, (quella di voler rinfrescare l'ardente desio ) (mostrandola) per gli occhi che, vaghi di pianger sempre, cercano pure di e notte chi gli appaghi di ciò. Pon mente che dice i pensier nostri, non come crede il Tassoni, perchè intenda di sè e della sua anima, ma si perchè la proposizione è generale, dalla quale viene poi al particolare di sè, portatovi dal suo presente stato. Avvertiremo infine che suggeri al Petrarca questa immagine la seguente di Dante, Paradiso xx: E avvegna ch'io fossi al dubbiar mio Li quasi vetro allo color che'l veste. E al proposito leggesi nel Convito: di nulla di queste (passioni) puote essere l'anima passionata, che alla finestra degli occhi non venga la sembianza, se per grande virtù dentro non si chiude. E altrove: li quali due luoghi (gli occhi e la bocca) per bella similitudine si possono appellare balconi della donna che nel dificio del corpo abita, cioè l'anima, perocchè quivi, avvegnachè quasi velata spesse volte si dimostri, dimostrasi negli occhi tanto manifesta, che conoscer può la sua presente passione chi ben la mira. St. 5. Alf. n. salvo i due primi, e'l terzodecimo. Novo piacer, ec. Dice di questo principio il Tassoni : par aver dello scatenato assai questa canzone ec.; ma scatenato, cioè sconsiderato si mostra egli nel così dire, siccome poco avveduto di non iscorgere l'immediato collegamento della presente stanza con quella che precede. Un pensiero s'affaccia alla mente del Poeta, com'altri possa amar cosa onde proceda maggior pena, ed esclama: o piacer nuovo (strano in vero) che nasce spesso nell'uomo_d'amar cosa che gli sia di maggior pena cagione. E questo amare di che parla, si è l'anzi detto desiderio. Più folta schiera ec. Metterei la testa che la bella espressione di questo verso, la tolse il Petrarca da quella di Dante, Inferno xxx : a più gli miei sospiri in fuga. Che, per a cui cioè ai quali, pare strano assai al Salviati. Giova, diletta.. Che di lagrime pregni, ec. Dante, Inferno xxix; meller La molta gente e le diverse piaghe Avean le luci mie si inebbriate, Che dello stare a piangere eran vaghe. a A ciò; ad aver gli occhi pregni di lagrime. Addentro ; nelle parti più interne del cuore. Colà donde, ec.; ragionare di quelle cose onde, ec. La forma più largo il duol trabocchi è degna di Dante, e vale quel dire di tanta forza, Purgatorio, xxx1: fuori sgorgando lagrime e sospiri. E sien col cor, ec.; e onde gli occhi, pei quali ebbe l'entrata amore, sieno puniti insieme col cuore, che tanta doglia in sè chiude. - St. 6. Alf. n. la stanza intera, argomento di sua perfezione. Non solo le divine luci di Laura gli stanno fitte nella mente, ma altre mirabili bellezze, e le trecce d'oro e le accorte parole, ec. - Far il sole d'Invidia molía, ec., perocchè vincono di splendore la lucentissima e lussureggiante chioma di lui. Che; i quali raggi d'amore. Venir meno; disfarmi, come neve al sole. Che mi fer già di sè, ec.; è tutto grazia e soavità. Più lieve; più lievemente o agevolmente. Quella benigna angelica salute; la vista di Laura, tutta benigna, celestiale, salutare. A trar guai. Dante, Inferno v: così vid' io venir traendo guai. St. 7. Alf. n. dal secondo al sesto e dal nono al decimoquarto. E per pianger ancor, ec. Par cosa da ridere, dice il Tassoni, che si pianga con più diletto quando si hanno più occasioni di piangere e più affiizioni. Ed è proprio cosa da far sganasciare, che non sappia il Tassoni che, poichè corre spesso, e rientra il Petrarca cola donde più largo il duol trabocchi, ei trova pur nel piangere un diletto vero; e ha detto di sopra, ed io son un di quei che'l pianger giova, e che, per conseguenza, quante sono più le cagioni inducenti a quel diletto, tanto egli si fa maggiore. Ed è naturale questo diletto, perciocchè quanto più piange, tanto scema il duolo che gl' impregna il cuore. E le braccia gentili. Odi il Tassoni : « braccia e gambe gentili par che s'intendano comunemente per sottili, che nelle donne non piacciono. " Ma, sig. Tassoni, per la contraddizion che nol consente. non puote cosa niuna al mondo esser gentile e non piacere, salvo chi è come voi, di gentilezza nemico. Torre d'alto intelletto; seguita qui l'opinione di chi fa sede dell'anima il cuore; e dice torre, a dimostrare che non teme nemico assalto, che dal dritto suo fine possa svolgere l'intelletto di Laura, o abbassarlo ad atto vile. Afferma di, ec.; afferma esser certo di mai non riveder lei. Onora. Intende il Castelvetro il lauro non tocco dal fulmine, ma vuolsi intendere quella di cui altrove: gli occhi vostri ch' Amore e'l cielo onora. E credo che il cielo l'onora, perché sola l'ha scelta fra le donne a far fede fra noi delle bellezze di lassù. Ove, nella quale donna, e non nel qual luogo, come dice malignamente il Tassoni. E do io prego, ec.; perocchè l'anima dell'amante in quella dell'amato si posa, come fera in lustra. CHIUSA. Alf. n. salvo il verso quinto. Credo bere che tu credial Venturi farebbe torcere il grifo. Ond'io son ec. Alfieri non nota questo verso, ma certo o s'ha a tor via il sentimento, o farlo tale quale. Non la toccar; a segno d'umile rispetto. A'piedi; di Laura. Le di ha più grazia che l'usuale forma dille.— Ignudo; di quel d'Adamo. Cd uom, ec. Dante, Inferno xXVII: Mentre ch'io forma fui d'ossa e di polpe, Che la madre mi die'. SONETTO XXIV. uno Q. . Alf. n. salvo il primo, e dell'ultimo e 'l mondo bagni. E', egli, ponsi per semplice indizio del suggetto che va dietro al verbo. Ov'ogni rivo si disgombra. Oziosissima e fredda condizione del mare in questo luogo, grida il Tassoni, come quella che nulla fa a proposito dell' impedir la vista. Se oziose s'hanno a dir tali cose, s' ha a compiangere Omero e Dante, che ne sono pieni. Ed eccone del maestro nostro simigliante a questo del Petrarca, ch'è il verso 95 del v dell' Inferno: per aver pace co' seguaci sui. Che, domin, ha a fare questo particolare con quello dei due precedenti versi? E pure io vorrei piuttosto cavare una doga alla secchia del Tassoni, che sottrarre al canto questo verso. Anche il Muratori dice qui delle sue, e, lasciando le puerilità, lo sturba, fra l'altre cose, fiumi, stagni, mare, dicendo che siffatte cose possono bensì essere d'impedimento ai piedi, non già alla vista. E ognuno sa che una distanza disproporzionata, misurisi per tratto d'acqua o d'aere, è impedimento ad ogni vista. Di ramo; d'albero. Che'l ciel copra; che faccia il cielo intento, come dice Dante. E'l mondo bagni; e si converta in pioggia. Q. 2 Si n. da Alf. Ond' io mi lagni; suppl. tanOr ti consuma ec.; attribuisce al velo la ferità to. T. 1. E quel lor inchinar; altro impedimento che gli toglie la bramata vista, il chinar Laura gli occhi a terra, quando s'accorge del cupido sguardo del Petrarca, il quale non sa se debba attribuirlo a dolce modestia, ovvero ad orgoglioso disdegno della donna. Cagion sarà, ec. A questo luogo al Muratori vien voglia di dire che il P. era ben tenero di scorza, da che si lieve cosa era bastevole a trarlo di vita. Ve' bella critica, per la quale si vede chiaro che il Muratori non murava a secco. Ma noti il discente l'espressione degna di nota, ogni mia gioia spegne, perocchè per letizia s'acquista riso, che è uno splendore dell'anima. T. 2. Alf. n. il primo. E d'una bianca mano ec. Altrove con pari grazia: E la man che si spesso s'attraversa Fra'l mio sommo diletto. Scoglio. Sgrida il Tassoni, e, di rimbalzo, il Muratori : chiamare scoglio una mano, perchè impedisca la vista; tanto montagna o selva la poteva chiamare. Bestemmia sarebbe chiamarla montagna o selva, siccome convenevole è dirla scoglio, voce la quale, tra le altre cose, significa quella verde buccia, che riveste l'avellana, e. la tiene appiccata all'albero, e la vagina delle serpi parimenti, e figuratamente persino la tinta, onde s'oscura l'anima col peccato. Così Dante, Purgatorio 11, onde tolse il Petrarca questo dire: Correte al monte a spogliarvi lo scoglio SONETTO XXV. Q. 1. Alf. n. i primi tre. che rimane dinanzi a loro L'assalto; a dimostrare come chi da subitano e nemico assalto vien so rappreso. Amore... alberga; ond'è forzato a mirarli. E la mia morte; perchè sdegnosi e turbati gli si mostrano. Come fanciul la verga. Dice il Tassoni questo favellar di fanciullo che fugga la verga, non pare che suoni troppo bene, in bocca massimamente d'un poeta. " Basta dire al Tassoni che Alfieri, miglior fabbro del parlar materno di lui, lo notò per una bellezza; e, lasciando altre poderosissime ragioni, a noi pare che qui il Petrarca non sia meno da ammirare che Dante, dove, del perenne moto della sfera, dice, che sempre a guisa di fanciullo scherza, Purgatorio xv, e in due altri luoghi, Purgatorio xxIII, 106, e Purgatorio xxx1, 63 e seg., che t'accenno, e vo oltre. E gran tempo è, ec.; ed è gran tempo ch'io cominciai a fuggire l'incontro loro. Al Tassoni pare poco leggiadro questo salto qui dove non è fossato. Lascialo dire, ch'e' vuole la berta del fatto nostro. Q. 2. Alf. n., salvo il verso quarto. Da ora innanzi; da questa ora andando innanzi; ma il Tassoni spiega da allora innanzi, e dà nelle girelle, dicendo ora per allora, errore che lo trasporta poi a ingiusta critica. Il Poeta rafferma la deliberazione già presa, e però dice da ora. Dove 'l voler ec.; dove io non desideri ritrarmi. Per non scontrar, ec.; ecco quello che fanno al Petrarca gli occhi di Laura. Freddo smalio. Dante, Inferno Ix venga Medusa, si'l farem di smalto. tore. T. 1. Alf. n. e, alla voce voi, scrive in nota voi occhi. T. 2. Alf. not., e il Tassoni critica. Mi faccia buona cera il padron di casa, e mi guardi pur torto il serviChel tornare ec. S'era proposto di fuggire quegli occhi per tema d'esser fatto da loro freddo smalto, e pure vinse la gran paura il desic, e vi tornò a costo di morire; e fu questo segno certo di perfettissimo amore. Suo danno, se crede il Tassoni quello che dice ora, e tacciolo, per non tingerlo di trista vergogna. SONETTO XXVI. Q. 1. Alf. n. salvo il primo. Si rimove l'albor ch'amò, ec. Sai che per quella immaginazione del Poeta, che gli dà si largo campu a tante altre e belle, e gioconde, e del tutto nuove, e Dafne, e il lauro e Laura |