RIME DI FRANCESCO PETRARCA COL COMENTO DI G. BIAGIOLI. VOLUME SECONDO. MILANO PER GIOVANNI SILVESTRI M. DCCC. XXIII. ECCOTI, o benigno Lettore, il Comento storico e letterario del Biagioli, il quale, nutrito da una continua e profonda lettura della Divina Commedia e delle altre opere di Dante, non potè a meno di non citare ad ogni pagina o i versi o le prose di quel divino ingegno. Talvolta queste citazioni rischiarano assai bellamente il testo; talvolta mostrano la fonte a cui attinse il Cantore di Laura; ma qualche fiata non servono che ad un semplice lusso di erudizione: ed in quest'ultimo caso noi non ce ne gioveremo. Vuol poi ogni ragione che, avendo noi accuratamente seguita la edizione del professore Marsand, non riportiamo quelle note in cui il Biagioli non ammette le lezioni di esso. L'ordine tenuto dal mentovato professore ci ha pure costretti ad adattar le note al medesimo; onde i leggitori non facciano le maraviglie se, dopo che il Biagioli ha notato la fine delle annotazioni dell' Alfieri, leggeranno di nuovo i comenti Petrarca del Biagioli |