Prose di Giuseppe Baretti

Naslovnica
Ditta G. B. Paravia e comp., 1907 - Broj stranica: 464

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Stranica 251 - Quando mi vidi giunto in quella parte Di mia età, dove ciascun dovrebbe Calar le vele , e raccoglier le sarte, Ciò, che pria mi piaceva, allor m' increbbe; E pentuto, e confesso mi rendei, Ahi miser lasso ! e giovato sarebbe.
Stranica 283 - T'inganni. Un'alma grande È teatro a se stessa. Ella in segreto S'approva e si condanna; E placida e sicura Del volgo spettator l'aura non cura.
Stranica 148 - Frusta, e di menarla rabbiosamente addosso a tutti questi moderni goffi e sciagurati, che vanno tuttodì scarabocchiando commedie impure, tragedie balorde, critiche puerili, romanzi bislacchi, dissertazioni frivole, e prose e poesie d'ogni generazione che non hanno in sè il minimo sugo, la minima sostanza, la minimissima qualità da renderle o dilettose o giovevoli ai leggitori ed alla patria.
Stranica 189 - Un numero innumerabile di sentimenti e d'affetti, che Locke e Addison potettero appena esprimere in prosa, un mondo di moti quasi impercettibili della mente nostra, e d'idee poco meno che occulte a quegli stessi che le concepiscono, e di pensieri e di voglie talora ombreggiate appena dal nostro cuore, sono da lui state con...
Stranica 204 - Perchè il Cellini pensava unicamente a dire le cose che aveva in mente, e il Genovesi non solo pensa a dir le cose che ha in mente, ma pensa anche a dirle piuttosto in questo che in quel modo. E questa scelta fra due o più espressioni, quasi tutti gli scrittori la vogliono fare, anzi s'avvezzano a farla quando cominciano ad esercitare il...
Stranica 206 - Noi dobbiamo da quegli scrittori imparare i vocaboli, e ragunarsene in mente quante migliaia possiamo, colle debite discriminazioni fra i più usati ei meno usati, fra i moderni e gli obsoleti, fra i prosaici ei poetici, e noi dobbiamo da quegli scrittori imparare a distinguere tra le frasi native e le frasi forestiere, ea ben ravvisare quel totale di esse che si chiama indole o genio della lingua toscana. Queste sono le due sole cose (parlo relativamente allo stile) che noi dobbiamo imparare da...
Stranica 160 - ... lirici, de' tragici, de' ditirambici, e d'ogni razza, a dispetto della natura che volle farlo avvocato e non poeta. Il nome del Crescimbeni è tuttavia nominato con somma venerazione da
Stranica 150 - Scannabue in questi suoi fogli verrà dandovi a mano a mano un minuto ragguaglio di se stesso, e raccontandovi pezzo per pezzo tutti i casi suoi. La vita di quella mansueta ed innocua gente, che noi volgarmente chiamiamo letterati, non è, e non può essere gran fatto piena di strani accidenti, né troppo feconda di...
Stranica 153 - Ben potete credere, leggitori, che dopo un tale accidente qualche porzione di quelle tante particelle sulfuree che la Madre Natura aveva mischiate nella sostanza del suo individuo, cominciarono a svaporare e ad ammorzarsi; onde non è strano se, trovandosi con una gamba di legno sotto il ginocchio sinistro, s'indusse tosto a dar volta ea tornare ad patrios Lares.
Stranica 163 - Del serbatoio, voce greca derivata dal caldeo, la quale in Roma significa « segreteria poetica », e in Firenze significa « stanzino da serbare uccellami morti, tanto crudi che cotti, insieme con altre derrate mangiative ». Il quinto capitolo è intitolato De...

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