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Anarratone Claudio. - Pro Dante. (Corr, d' It.. 1, 64). [325 Andreoli Raffaello, comment. - V. Alighieri D., La Divina Commedia. Firenze, 1891.

Angeletti Nazareno. - Per la cronologia del «Convivio » e del « De vulgari Eloquentia ». Città di Castello, S. Lapi, tip. edit., 1886, 16°, pp. xv-99. [326

Angelitti Filippo. Sulla data del viaggio dantesco desunta dai dati cronologici e confermata dalle osservazioni astronomiche riportate nella « Commedia ». (Atti dell'Acc. Pontaniana, XXVII).

[327

Recens. di D. Marzi, Bull. d. Soc. dant. it., V, 81; di S. De Chiara, Giorn. dant., V, 522; di N. Zingarelli, Rass, crit. d. Lett. ital., III, 214.

Sull'anno della visione dantesca: nuove considerazioni in replica a una critica di Demetrio Marzi. (Atti dell'Acc. Pontaniana, XXVIII). [328

L'A. stesso riassume « in maniera serenamente oggettiva » la contenenza di questo scritto, nel Bull. d. Soc. dant. it., VI, 129; dove son pur da vedere, sullo stesso argomento (pp. 139 segg.), « alcuni schiarimenti » del sign. Marzi. - Cfr. Giorn. dant., VII, 134.

Intorno ad alcuni schiarimenti sull'anno della visione dantesca. Palermo, tip. Matematica, 1899, 8o, pp. 16.

Notizia di F. Pintor, nel Bull. d. Soc. dant. it., VII, 223.

[329

Le stelle che cadono e le stelle che salgono: Lettera aperta al Direttore del Giornale dantesco ». (Giorn.dant., VI, 375). [330

--

Le regioni dell'aria nella « Divina Commedia » : nota. (Giorn. d. Soc. di sc. nat. ed econ., XII).

Cfr. Giorn. dant., X, 164.

[331

Le regioni dell'aria nella « Divina Commedia ». (Memorie del R. Oss. astron. di Palermo: I, 5). [332

Ricorrendo ad Aristotile chiarisce come Dante pensasse divisa l'atmosfera. L'allusione al « primo giro » del Purg. I, 45, ribadisce riferirsi all'orizzonte. Nel Purg. V, 37-40, crede siavi allusione alle

stelle cadenti e ai lampi, poiché vorrebbe leggere « Né solca lampo nuvole d'agosto ». Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VII, 316.

Angelitti Filippo. - Discussioni scientifico-dantesche su le stelle che cadono e le stelle che salgono, su le regioni dell'aria, su l'altezza del « Purgatorio ». (Giorn. di scienze nat. ed econ., XXIII). [333

Angelitti Filippo e Fr. D'Ovidio. - L'anno della visione dantesca. (Rass. crit. d. Lett. it., II, 193).

Recens. di D. Marzi, nel Bull. d. Soc. dant. it., V, 81.

[334

Anisio Cosimo. Détti attribuiti a Dante. (Del Balzo, Poesie di mille autori, ecc., Roma, 1897, V, 43).

[335

De D. in iuvenem; De D. et puella; De D. poeta in Convivio. Anster John, trad. - V. Alighieri D. Fragment of translation, ecc. (Hermathena, XXI, 408).

Antognoni Oreste. Nuraghes, 4 dec. 1892).

Piccarda e Beatrice. (La terra dei

[336

Pare all'A. che il vostri del 58, III, Par., si riferisca non al gruppo d'anime che sono con Piccarda, ma solo a questa e a Beatrice.

· Dalla luna alla terra: Noterella dantesca. (Bibl. d. Scuole it., ser. 2a, VIII, n. 17).

Par., XXVII, 136-138.

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[337

Il dolore di Cavalcante. (N. Antol., CXXXIV, 5). [338 Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., I, 189; Giorn. dant., II, 304.

- Piccarda e Beatrice. (La terra dei Nuraghes, I, 1). [339 Cfr. Giorn. dant., I, 36.

Saggio di Studî sopra la « Commedia » di Dante. Livorno, R. Giusti tip.-edit., 1893, 16o, pp. 93.

[340

Contiene questi studi: « La rocaggine in Inf. » (I, 63); « Il colloquio di Beatrice e Virgilio »; « L' adagiarsi delle anime » (Inf., III, 111); « Le tenebre nel Limbo» (Inf., IV, 68-69); « Piccarda e Beatrice » (Par., III, 58-60); « Un contemporaneo di Dante e i co

Recens.

stumi italiani » (Fr. da Barberino); « Il se deprecativo ». di G. Maruffi, Giorn. dant., I, 130; di V. Rossi, Bull. d. Soc. dant. it., I, 11; di G. C., Cultura, III, n. 27-29.

Antologia della poesia italiana da Dante al Metastasio, compilata e corredata di note da Giuseppe Puccianti. Nuova edizione corretta e notevolmente accresciuta. Terza ristampa. Firenze, Suce. Le Monnier, edit. (Stab. tip. fiorentino), 1896, 16", di pp. xv-550. [341

Antona-Traversi Camillo. - Gli studî danteschi in Sicilia. (Gazz. letter., 10 nov. 1894).

[342

Antonelli Giovanni. - Dimensioni della montagna del Purgatorio, secondo gli accenni della « Divina Commedia ». (Alighieri, La « D. C.», col comm. di G. Poletto, Roma, 1894, II, 765). [343

Antonelli Rosina. - L'idea guelfa e l'idea ghibellina dal <<< Dictatus Papae » al libro « De Monarchia ». Roma, tip. Terme Diocleziane di G. Balbi, 1895, 8°, pp. 50. [344

Cfr. Giorn. dant., III, 558.

Antonibon Giulio.

[Recens. del libro di R. Della Torre << Poeta-veltro». Cividale, 1887-90]. (Il Ven. letter., II, 4). [345

Antonio da Ferrara. Un sonetto politico edito da Guido Mazzoni. Firenze, tip. G. Barbèra, 1894, 8°, pp. 4.

Ediz. di 60 esempl. per nozze Angeli-Zannettopulo. d. Soc. dant. it., II, 75.

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[346

Cfr. Bull.

Anzoletti Luisa. A Dante Alighieri nell'occasione che s'inaugura il suo monumento: Canzone. Firenze, tip. dell'Arte d. Stampa, 1896, 8°, pp. 15.

[347

Recens. N. Antol., CLI, 181.

Vita di Dante Alighieri scritta per la gioventù e per il

popolo. Trento, 1896, 8°, pp. 52, con ritr.

[348

Anzoletti M. - Composizione musicale inspirata ai versi « Era già l'ora....». (Strenna trentina lett. e artist., 1892).

[349

Appel Carlo. - Das Sonett Guido Cavalcantis « I' vegno 'l giorno a te infinite volte ». (Mélanges Wahlund, 1896, pp. 325 segg.). [350 Recens. di S. Morpurgo, nel Bull. d. Soc. dant. it., III, 47; cfr. Giorn. dant., III, 592.

Appel Ludwig. - Sintax des Konjunktivs in Dantes « Inferno». Beilage zum sechsten Jahresbericht der Kgl. Luitpold-Kreisrealschule in München, Schuljahr 1896/97. München, 1897. [351 Prospetto di tutti i casi di congiuntivo che si trovano nell' Inferno.

Aquarone Bartolomeo. - Dante in Siena, ovvero accenni nella « Divina Commedia » a cose senesi. Nuova stampa. Città di Castello, tip. dello stabil. S. Lapi, 1889; 16°, pp. xI-129. [352 E riprodotta senza mutamenti la vecchia edizione.

Aquilano Serafino. - Pensiero. (Del Balzo, Poesie di mille autori, ecc. Roma, 1893, IV, 267). [353

Aragona Carlo Tommaso. - Interpretazione della prima terzina del Canto VI del Purgatorio. (Roma letter., I, 16). [354 Cfr. Giorn, dant., I, 224.

Un riscontro dantesco. (Rass. crit. d. Lett. it., V, 123). [355 Cfr. Giorn. dant., IX, 102.

Note letterarie, 1a serie. Catania, N. Giannotta, 1897, 8°, pp. 78.

[356

Matelda; Brunetto Latini; Per una traduzione (di alcuni vv. del XIII Inf., attrib. a T. Cornelio); Dido. - Notizia di S. De Chiara, nel Bull. d. Soc. dant. it., IV, 203; cfr. Rass. bibl. d. Lett. it., V, 30.

"Araldo [L']".- Sul campo. (Italia reale, XXVII, n. 3). [357

D. e l'anno Santo; D. e la sua nobilissima missione; D. e l'omaggio del Redentore; D. e la Chiesa; D. e il potere temporale; D. e la preghiera.

Arci Filippo. Su << Gli accenni al tempo nella Divina Commedia » di Edward Moore; appunti (Giorn. dant., VIII,

529).

Rec. di F. Angelitti in Bull. d. Soc. dant. it., VIII, 296.

[358

Cronografia dantesca: Nota illustrativa sull'applicazione del « Cronografo dantesco » dello stesso autore. Torino, G. B. Paravia e Comp., 1900, 8°, pp. 80.

[359

Recens. di G. Agnelli, Giorn. dant., VIII, 203; di F. Angelitti, Bull. d. Soc. dant. it., VIII, 296.

Gli amplessi di Virgilio con Sordello e Stazio. Alatri,

tip. O. De Andreis, 1900, 8°, pp. 15.

Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VIII, 261.

[360

Ardy Lodovico Francesco. - Dante e la moderna filosofia sociale. Roma, tip. di G. Balbi, 1898, 8°,

pp. 48.

[361

Dalla Riv. ital. di filosofia, vol. XIII. - Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VIII, 127. Recens. di G. Caldi, Bibl. d. Scuole it., serie 2a, VIII, n. 9; di G. Brognoligo, Giorn. dant., VII, 79.

Arena Antonio. - S. Agostino e Dante: Saggio. Palermo, Stab. tip. C. Lo Casto, 1899, 8°, pp. 69.

[362

Contiene: S. Agostino in Dante; Le « Confessioni » e la « Divina Commedia »; L'allegoria delle fiere illustrata da alcuni luoghi delle << Confessioni ». Recens. di F. Pintor, Bull. d. Soc. dant. it., VII, 118. Cfr. Giorn. st. d. Lett. it., XXXV, 416.

Arezio Luigi. - Sulla teoria dantesca della prescienza nel Canto X dell' « Inferno ». Palermo, Alberto Reber, 1896, 8°, pp. 20.

[363

Si dimostra, con citazioni, che Dante attinse, fra i Padri, specialmente da s. Tommaso il concetto che le anime conoscano il futuro e ignorino il presente, e si esaminano tutti i luoghi nei quali i dannati fanno predizioni, osservando se e quanto essi abbiano cognizione anche del presente. Si conchiude che il noi di Farinata deve intendersi, in generale, riferito a tutti i dannati. - Cfr. Bull. d. Soc. dant, it., IV, 45; Giorn. st. d. Lett. it., XXVIII, 460.

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