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Arezio Luigi. - L'onore di Dante nella predizione di Brunetto Latini. Palermo, Reber, 1899, 8°, pp. 24.

[364

La parola « fame » ha significato ostile: il « tanto », precedente ad « onore », non vale questo, ma serba il significato etimologico di tantus: l'« onore » di cui parla ser Brunetto, non è il vanto dell' esilio e dell'odio che i malvagi cittadini d'ambe le parti riserberanno al Poeta, ma l'onestà di lui. - Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VI, 220; Giorn, stor. d. Lett. it., XXXIV, 257.

Note filologiche: XI. «Conio ». (Eru

Arlía Costantino. dizione e belle arti, II, n. 8).

[365

Dopo avere notato che nel contado fiorentino è detto conio il nolo che esige colui il quale dà l'uso degli arnesi da far il vino, l'olio, ecc., l'A. chiede se tal voce non ispieghi chiaramente il v. 66 del XVIII Inf., « qui non son femmine da dare a nolo. »

Arlotta Franco. Sur la traduction des deux passages de Dante. Paris, Enest Leroux, editeur (imprimerie Nuoise), 1898, 8°, pp. 38.

[366

I due luoghi di Dante sono quelli dell'Inf., I, 22-27, e XVIII, 58-62, dei quali reca ed esamina alcune antiche e moderne traduzioni francesi.

Armstrong Edward.

guage Quarterly: I, 60].

Ser Manfredi da Vico. [Modern lan

[367

Reca notizie di questo personaggio nominato da Dante (Convivio, IV, 29) e della famiglia di lui, e ne toglie qualche indizio per fissare la cronologia del trattato IV del Convivio. Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VI, 53.

L'ideale politico di Dante. Segue: John Earle, La « Vita Nuova » di Dante. Bologna, Ditta Nicola Zanichelli, 1899, 8°. pp. (6)-79-(3).

[368

Bibl. st. crit. d. Lett. dant., dir. da G. L. Passerini e da P. Papa, XI. Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VIII, 33.

Armstrong T. P. – Danteiana. (Notes and Queries, ser. 8a, I, 274).

[369

Danteiana. (Notes and Queries, ser. 9, III, 424). [370 Inf., IV, 57.

Arner Carlo.

mus., XIX, 21).

La musicalità nel divino Poema. (Gazz.

[371

Ancóra la musicalità nel divino Poema. (Gazz. mus.,

LXIX, 24).

[372

In risposta a uno scritto di A. Bonaventura, La musica nella « D. C. », in Gazz. mus., XLIX, 22.

-

Arnold Edwin. Dante and his Verses, from the French. (Arnold, The Secret of Death, with some collected Poems, Lond., 1891).

[373

[374

Arnone Michele. - Dantes italorum magister: [versi lat.]. (Centenario [Nel IV] della Visione dantesca. Palermo, 1900, p. 227). Artemi Pietro. L'Augusta del Cielo nel Poema di Dante Alighieri. Viterbo, tip. Monarchi, 1892, 8°, pp. 40.

[375

Arullani Vittorio Amedeo. - Intorno al verso: « Chi per lungo silenzio parea fioco ». (Giorn. dant., II, 504).

[376

Ascoli G. I. << Sampogna » e « Caribo ». (Arch. glottol. it., XIV, 346).

[377

Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., VI, 251.
Astronomy [The] of Dante. (The Quarterly Rev., 187,

p. 490).

Recens. di F. Angelitti, Bull. d. Soc. dant. it., VII, 129.

[378

Auchnoltz A. C. trad. - V. Alighieri D. « Purgatory ». London, 1899.

Auffray Jules. La « Divine Comedie »: traducteurs anciens et nouveaux. (Rev. hebdomadaire, 24 nov., 1900). [379 Delle traduz. di A. De Margerie, Louis Ratisbonne, Lamennais, Brigax, P. A. Fiorentino e Ozanam.

Fragments of Traslation from Dante and Schiller. (Hermathena, n. XXII).

Auster John.

Par., XXXI.

[380

Austin Alfred. Il concetto realistico dell'ideale in Dante. (Nuova Antol., 16 Agosto 1900).

[381

Lettura fatta alla Dante Society di Londra, tradotta dal testo inglese, pubblicato nella National Review. In nota son recati, nella versione inglese dell'Austin, i versi di Dante citati nella conferenza.

Austin [A.] and Dante. (Mail and Express, 19 dec. 1899). [382

Auvray Luciano. Les Manuscrits de Dante des Bibliothèques de France. Essai d'un Catalogue raisonné par Lucien Auvray. [Bibliothèque des Écoles françaises d'Athènes et de Rome. Fasc. LVI]. Paris, Ernest Thorin, 1892, 8°, pp. VIII196, con 2 tavole.

[383 Recens. in The Nation, nov. 3, 1892, p. 339: di M. Barbi, Rass. bibliogr. d. letter. it., I, n. 1.

Un nouveau manuscrit de la « Divine Comédie ». [Giorn. stor. d. Letter. it.: XXVIII (1896), 271].

[384

E la descrizione di un cod. recentemente acquistato dalla Nazionale di Parigi, e ivi collocato al n. 2085 fra gl' italiani. Della seconda metà del sec. XIV, scrittura fiorentina; con qualche rara postilla. Si danno dall' Inferno le varianti secondo il prospetto del prof. Monaci; e si rileva che legge (Inf., XXVIII, 135) « re Giovanni ».

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Les dernières publications dantesques de M. Scartazzini. [Moyen áge: VIII, 3].

Lungo articolo con osservazioni di qualche valore.

[385

Avalle Giuseppe. Le antiche chiose anonime all' « Inferno» di Dante secondo il testo Marciano. (Ital., el. IX, cod. 179). Città di Castello, S. Lapi, tip.-edit., 1900, 16°, pp. 180.

[386

È il vol. 61-62 della Coll. di opusc. dant. Giova notare che questo vol. non è stato pubbl. sotto la dir. di G. L. Passerini. Rec. di L. Gentile, Bull. d. Soc. dant. it., VIII, 300.

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Azarias Brother. How to read Dante. (Azarias [Patrick Francis Mullany], Books and Reading. New-York, 1896, p. 139).

[387

Azarias Brother.

The spiritual Sense of the << Divina Commedia » (Azarias [Patrick Francis Mullany], Phases of Thought and Criticism. Boston, 1892, p. 125).

[388

B

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Dante és a Szentév. (Paduai 8. Antal Lapia, III,

[389

B. G. Sempre la contraddizione dantesca. (Gazz. letteraria, giu. 1895).

[390

Per uno scritto di G. Catalano: Una contraddizione dantesca.

Baccelli Guido. Sesto centenario della « Divina Commedia ». (Boll. del Min. della pubbl. Istruzione, 1899). [391

Bacci Orazio e Alessandro D'Ancona. - Manuale della Letteratura italiana. 3a edizione. Firenze, G. Barbèra, edit., 1894, vol. I, 16°, pp.

[392

Reca, oltre larghi saggi della Vita nova e del Conr. e del Poema, un cenno sulla vita e le opere del Poeta.

Bacci Orazio. Nota dantesca in proposito dei versi 142144 del VI canto del « Purgatorio ». (Bibl. d. Sc. ital., IV, 304).

Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., n. 12, p. 22.

[393

[394

Un opuscolo dantesco. (La nuova Rass., II, 357).
Sopra una interpretaz. di P. Lucchetti del verso 1, VII, Inf.

Un nuovo testo dei Sonetti dei mesi di Folgore da S. Gemignano e un Cantare dell'« abbandonata da Siena » nel codice riccardiano 1158. (Miscell. stor. della Valdelsa, V, 1897, fasc. 2°).

[395

Attorno al Farinata dantesco. (Misc. nuz. Rossi-Teiss, Bergamo, 1897, p. 279).

Cfr. Bull. d. Soc. dant. it., V, 75; Giorn. dant., VI, 328.

[396

Bacci Orazio.

Dante osservatore o autobiografo. (Gior

[397

nale dantesco, VI, 567).

A proposito degli studi di F. Cipolla: Accenni autobiografici nella « D. C » e Due parole intorno a Dante osservatore, pubbl. negli Atti dell' Ist. ven., voll. 9° e 10o.

Prefazione al « Dante georgico» di Gastone di Mirafiore. Firenze, tip. di G. Barbèra, 1898, 8° gr. pp. 10)... [398

Dante ambasciatore di Firenze al Comune di San Gimignano discorso letto nella sala del Comune di San Gimignano il 7 maggio 1899, Firenze, Leo S. Olschki editore, (Castelfiorentino, tip. Giovannelli e Carpitelli), 1899, in 8o, di pp. 32. [399 Cfr. Giorn. dant., VIII, 335 e Bull. d. Soc. dant. it., VII, 303. Il discorso fu dapprima pubbl. in Miscell. st. d. Valdelsa, VII, 167.

Per la «Lettura di Dante » in Or San Michele. (Giorn. dant., VII, 500).

[400 Ricordi del Priorato di Dante. (Marzocco, V, no. 24). [401 Beatrice di Dante. (Giorn. dant., VIII, 465).

[402

A proposito della disp. del Codice dipl. dantesco, ed. da G. Biagi e da G. L. Passerini, (Firenze, 1900) propone l'ipotesi che Beatrice sia nome assunto dalla Antonia, figliuola di Dante, monacandosi in Santo Stefano degli Ulivi.

Bacci Peleo. - Dante e Vanni Fucci secondo una tradizione ignota. Pistoia, tipografia editr. del « Popolo Pistoiese », 1892, 8°, pp. 32.

[403

Inf. XXIV, 122-151. Non riuscendo a trovare neppure una prova che il Fucci sia morto avanti il 1300, stima che se in tal tempo si vede messo all' Inferno, abbia Dante, piuttosto che saputo, immaginato la morte del ladro pistoiese, per farsi predire da un avverso le cacciate, prima dei Neri, e poi dei Bianchi, posteriori al 1300. Viene ripubblicato nella sua genuina lezione il documento già edito dal Ciampi sul furto del tesoro di S. Jacopo, nel qual documento la data 13 Marzii 1295 è un aggiunta marginale posteriormente apposta. La tradizione ignota e della quale l'A. riferisce due testimonianze del sec. XVI e XVII, è che Dante ebbe uno schiaffo da Vanni Fucci, a Modena, secondo l'una; secondo l'altra, a Verona. Recensione nella Nuova Antologia, XLI, 585; in Fanf. d. dom., XIV, n. 35.

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