La divina commedia di Dante Alighieri, Opseg 2Seguin, 1816 |
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Stranica 23
... disse ch ' io posasse : Allor conobbi chi era , ë pregái Che per parlarmi un poco s ' arrestasse . Risposemi Così com ' io t ' amái Nel mortál corpo , così t'amo sciolta ; Però m ' arresto ma tu perchè vai ? Casella mio , per tornare ...
... disse ch ' io posasse : Allor conobbi chi era , ë pregái Che per parlarmi un poco s ' arrestasse . Risposemi Così com ' io t ' amái Nel mortál corpo , così t'amo sciolta ; Però m ' arresto ma tu perchè vai ? Casella mio , per tornare ...
Stranica 28
... disse , e rimase turbato . Noi divenimmo in tanto appiè del monte : Quivi trovammo la roccia si ërta Che indarno vi sarién le gambe pronte . Tra Lérici e Turbía la più diserta La più romita vía è una scala , Verso di quella , agévole ed ...
... disse , e rimase turbato . Noi divenimmo in tanto appiè del monte : Quivi trovammo la roccia si ërta Che indarno vi sarién le gambe pronte . Tra Lérici e Turbía la più diserta La più romita vía è una scala , Verso di quella , agévole ed ...
Stranica 30
... disse ; intrate innanzi dunque , Coi dossi delle man ' facendo insegna . go 96 102 §i Atterrando ; per chinando a terra . 85 La testa ; la guida , la prima di quella mol- titudine di anime . 86 Allotta ; allora . 99 Parete ; per balzo ...
... disse ; intrate innanzi dunque , Coi dossi delle man ' facendo insegna . go 96 102 §i Atterrando ; per chinando a terra . 85 La testa ; la guida , la prima di quella mol- titudine di anime . 86 Allotta ; allora . 99 Parete ; per balzo ...
Stranica 31
... disse : Or vedi ; E mostrommi una piaga a sommo il petto . Poi sorridendo disse : Io son Manfredi Nipote di Gostanza imperadrice ; Ond ' io ti prego che quando tu riędi Vadi a mia bella figlia genitrice Dell ' onór di Cicilia e d ...
... disse : Or vedi ; E mostrommi una piaga a sommo il petto . Poi sorridendo disse : Io son Manfredi Nipote di Gostanza imperadrice ; Ond ' io ti prego che quando tu riędi Vadi a mia bella figlia genitrice Dell ' onór di Cicilia e d ...
Stranica 36
... disse , infin quivi ti tira , Addittándomi un balzo un poco in sue Che da quel lato il poggio tutto gira . 48 Sì mi spronáron le parole sue Ch ' io mi sforzái , carpando appresso lui , Tanto che ' l cinghio sotto i piè mi fue . A sedér ...
... disse , infin quivi ti tira , Addittándomi un balzo un poco in sue Che da quel lato il poggio tutto gira . 48 Sì mi spronáron le parole sue Ch ' io mi sforzái , carpando appresso lui , Tanto che ' l cinghio sotto i piè mi fue . A sedér ...
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Accidia alcún Allór altra altrúi amór amore ancór andár ángel ánima Arno assái Avarizia avéa Barbagia Beatrice buon cammín CANTO CANTO IX CANTO VII CANTO XXVI carro ch'è ch'io ciascun ciel colór colui convién Dante dice dicéa dietro dimanda disío diss dolce donna dritta duca Ellesponto Eneide ëra éran ésser Eunoe facéa fece figliuolo Filippo il Bello fiume fummo fúron Gallura gente giro girone grido guarda Guido Inferno innanzi invér l'altro l'anima l'ombra lume luogo maggiór mente migliór monte morte muóver occhi omái Ovidio paréa paréan parlare parole passi peccato pianta Piccarda picciol piè poco poëta Poscia potéa prego pria puote purga Purgatorio quà quì quinci Quivi raggi ragiona rispose salire santa sovra spíriti spirto Stazio stendali suso terra tosto trasse vedér Vedi Ovidio vedrái veggio venir vidi Virgilio virtù viso vista volér volsi
Popularni odlomci
Stranica 266 - Volgi, Beatrice, volgi gli occhi santi, Era la sua canzone, al tuo fedele, Che, per vederti, ha mossi passi tanti. Per grazia fa noi grazia che disvele A lui la bocca tua, sì che discerna La seconda bellezza che tu cele.
Stranica 274 - Qui sarai tu poco tempo silvano, E sarai meco senza fine cive Di quella Roma onde Cristo è Romano : Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi , Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto , La mente e gli occhi ov
Stranica 230 - Un' aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U
Stranica 284 - Ch' hai seguitata, e veggi sua dottrina Come può seguitar la mia parola ; E veggi vostra via dalla divina Distar cotanto, quanto si discorda Da terra il ciel che più alto festina. Ond' io risposi lei : Non mi ricorda Ch' io straniassi me giammai da voi, Nè honne coscienza che rimorda.
Stranica 75 - Titone antico già s'imbiancava al balco d'oriente, fuor delle braccia del suo dolce amico; di gemme la sua fronte era lucente, poste in figura del freddo animale che con la coda percuote la gente; e la notte de...
Stranica 229 - 1 grado superno , In me ficcò Virgilio gli occhi suoi, E disse : il temporal fuoco e l' eterno Veduto hai, figlio, e se' venuto in parte Ov' io per me più oltre non discerno. Tratto t' ho qui con ingegno e con arte : Lo tuo piacere omai prendi per duce : Fuor se...
Stranica 74 - Ed io vi giuro, s' io di sopra vada, Che vostra gente onrata non si sfregia Del pregio della borsa e della spada. Uso e natura sì la privilegia, Che, perchè il capo reo lo mondo torca, Sola va dritta, e il mal cammin dispregia.
Stranica 13 - Omai la navicella del mio ingegno, Che lascia dietro a sé mar sì crudele : E canterò di quel secondo regno, Ove l' umano spirito si purga , E di salire al Ciel diventa degno.
Stranica 32 - In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor dal Regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento.
Stranica 257 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...