La divina commediaA. Salani, 1886 - Broj stranica: 491 |
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alcun allor altrui amor appresso Argomento avea Barbariccia Beati Beatrice buon Cacciaguida CANTO CANTO DECIMO CANTO SETTIMO CANTO TRENTESIMO cerchio ch'a ch'è ch'io Chè ciascun ciel città colui cominciò convien cotal cotanto credo d'ogni Dante dicea dico dietro dimanda dinanzi disio dissi divina dolce Donna dritto drizzò Duca Ellesponto eterno facea famiglia fece fiamma fïata figlio figliuol fiume Flegetonta frate fummo fuoco gente Gianni Schicchi giro giuso gridò grifon guarda Indi Inferno innanzi invêr l'aer l'altro l'anima l'ombra l'un laggiù loco luce lume Maestro maraviglia mente mondo monte mosse mostra occhi omai Orsa maggiore padre parea parlar parole passi piange pianta Piccarda piè poco Poeta Poscia pria puniti puote Purg quinci quivi raggi ragion rispose ruota S'io santo sovra spirto Stazio stelle suso Tebe terra tosto veder vedi veggio venir vêr vidi Virgilio virtù viso vista volse vôlto
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Stranica 85 - di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote. Che da te prese il primo ricco patre ! E mentre io gli cantava cotai note, • O ira o cosci'enzia che '1 mordesse, Forte spingava con ambo le piote. Io credo ben, ch
Stranica 117 - A questa tanto picciola vigilia De' vostri sensi, ch' è del rimanente, Non vogliate negar 1' esperienza, Diretro al Sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtude e conoscenza. Li miei compagni fee' io sì acuti, Con quest' orazion picciola, al cammino, Ch
Stranica 15 - Quivi sospiri, pianti, ed alti guai Risonavan per 1' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lacrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle. Facevano un tumulto, il qual s'aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando '1 turbo spira.
Stranica 24 - E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi : al tempo de' dolci sospiri, A che, e come concedette Amore Che conosceste i dubbiosi desiri ? Ed ella a me : Nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria ; e ciò sa '1 tuo dottore.
Stranica 15 - 1 mio dir gli fusse grave, In fino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio, bianco per antico pelo, Gridando: Guai a voi, anime prave : Non isperate mai veder lo cielo : I' vegno per menarvi all' altra riva Nelle tenebre eterne, in caldo e in gielo.
Stranica 360 - macro. Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile ov'io dormii agnello Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò '1 cappello : Perocchè nella fede, che fa conte L'anime a Dio,
Stranica 398 - 1 sommo piacer gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina che puoi Ciò che tu vuoli, che conservi sani, Dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani : Vedi Beatrice, con quanti beati, Per li miei prieghi ti chiudon le mani. Gli occhi da Dio diletti e venerati, Fissi nell
Stranica 22 - gli mena : Nulla speranza gli conforta mai. Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sè lunga riga ; Così vid' io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga ; Perch' io dissi : Maestro, chi son quelle Genti, che 1
Stranica 253 - duo figli a riveder la madre ; Tal mi fee' io (ma non a tanto insurgo) Quando i' udi' nomar sè stesso il padre Mio, e degli altri miei miglior, che mai Rime d'amore usar dolci e leggiadre : E, senza udire e dir, pensoso andai Lunga fiata rimirando lui ; Nè per lo fuoco in là più
Stranica 386 - che visibil face Lo Creatore a quella creatura, Che solo in lui vedere ha la sua pace : E si distende .in circolar figura In tanto, che la sua circonferenza Sarebbe al Sol troppo larga cintura. Fassi di raggio tutta sua parvenza, Reflesso al sommo del mobile primo. Che prende quindi vivere e potenza. E come