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proconsoli Cajo Vibio Varo, e di Sesto Palpellio.

Un cittadino singolarmente amoroso e benefico alla patria riconoscente noi troveremo nel senatore Fabio Severo triestino, il quale sino dall' adolescenza fu animato dal santo amore di patria, ed in età virile e nel colmo degli onori, prestossi caldamente a sua difesa presso i magistrati in Roma, e l'imperatore Antonino Pio; ottenne favori, grazie, ed utili reali a prò della stessa, pei quali la patria grata gli fece erigere nella parte più celebre del Foro, una statua equestre dorata con base, su cui è scolpito glorioso decreto a memoria de' posteri, e sino` a noi pervenuto.

Non estenderemo più oltre le nostre osservazioni per non dilungarci di troppo. Si potranno scorrere i gradi degli equiti, della milizia, dell'amministrazione, dei muncipii, della religione, ove scorgonsi e magistrati

onorevoli, e pubblici edificj costruiti, e spettacoli dati, ed altri variati argomenti, che non riescono senza interesse: basterà quì soltanto accennare, che l'arte degli istrioni ebbe origine dall' Istria, e rimarcare il lepido carattere di Sergio Polese Istrione Parasito e la singolare epigrafe del medesimo.

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Oggetto però importante ci porge la letteratura, ove troviamo Antonino Etico autore dell' Itinerario detto di Antonino, opera la quale ci descrive le vie militari dell'Impero Romano, e colla notizia delle medesime ha prestato e presta tutt' ora grande servigio alla storia, alla geografia, ed alla erudizione; per cui classica divenne, celebre divenne il nome dell' autore.

come

Fermerà pure la nostra attenzione il letterato Simplicio di Emona, il quale per la carriera di professore di belle lettere, ossia di grammatico in Roma, seppe condursi con modi regolati nella pubblica istruzio

ne e nell' operare, che acquistossi pubblico credito e nome riputato, da ottenere la prima dignità dell'impero, il. vicariato di Roma. Arrivato però all'apice della fortuna spiegò un carattere simulato, truce, ed avido di sangue, che gli divenne funesto, essendogli stata tagliata la testa, per ordine dell' imperatore Graziano, a Sirmio nella Pannonia. Questa lezione sia sempre presente a chiunque ascender potesse a posti elevati di supremo potere, usando dolcezza ed umanità con tutti, mentre il Cielo veglia sugl' uomini, e d'improvviso ne piomba l'ira sul capo agli iniqui, e lor diviene fatale.

CAPITOLO II.

SANTI.

Nei Santi ci si presentano le più su

blimi virtù dell' umana condotta, ed i modelli per eccellenza della cristiana osservanza. Se noi vorressimo considerare questi eroi del cristianesimo semplicemente come uomini, e coll' occhio della filosofia, noi resteremmo sorpresi di ammirazione alle loro gesta, e riscontreremo in essi un eroismo così elevato, che dalla più alta antichità sino a noi, per un corso di due mila e più anni, non ci somministra la storia un solo esempio da raffrontare e paragonare con essi.

Crate, è vero, sprezzò le ricchezze ;

Diogene professò povertà, ma nella sua botte e nel succido mantello ci presenta piuttosto l'uomo sprezzante e superbo; Socrate

il maestro della morale tranguggiò la cicuta preparatagli da' suoi nemici, e morì tranquillamente. Questi e simili filosofi si ammirano, si celebrano pel corso di secoli e militari e conquistatori, ed altri soggetti per qualche semplice tratto di virtù, o per qualche clamorosa azione di guerra, che infine non fu che collo spargimento del sangue umano, portano il nome di grandi, di prodi, di

eroi.

Il Santo nato di nobile stirpe, di fa miglia doviziosa ed illustre, fornito di tutti i comodi della vita, e del lusso, rinunzia a tutto, sparge le proprie sostanze a benefizio dell' umanità, si restringe agli estremi bisogni, sprezza le offerte del secolo, gl' impieghi, le cariche, gli onori, l'opulenza, e tutto ciò che alletta generalmente e lusinga i sensi, che forma l'universale aggradi mento, il vagheggiato e bramato possedimento, per professare la più pura e più sublime

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