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li (A. A. T. 1 p...) e che al dire di Macrobio (Saturn. l. 6 cap. 3) servì di esemplare a Virgilio.

situata l'antica città di Nesazio; perchè situata al mare, con sorgenti di acque, le quali indicano che il fiume la circuiva, e perchè appunto situata tra Pola ed Albona, e posta al fiume o canale dell' Arsa nel confine d'Italia.

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Una porzione di questa città la vediamo posta nel colle, come sono appunto le città romane di Pola e Trieste, ed un' altra porzione situata nel piano, e circuita dal fiume, la quale ora è coperta dal mare. Nè di ciò vi ha meraviglia, mentre, per comune consenso de' dotti, annualmente innalzasi il livello del mare, sopra il quale argomento ci ha dato di recente una bella operetta il conte Filiasi. Poteva perciò, nel corso di 2000 anni, essere questa città coperta dal mare, ed essere un nuovo esempio di questo fenomeno della natura, verificabile in più luoghi dell' Istria.

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Di questa città al presente nulla ci resta, che le vestigia di quella parte ch'era posta sul pendio del colle, che sovrasta al mare, ed a quella parie che dallo stesso è coperta: per la qual cosa conchiuderemo, che al Molino Blas era situata l'antica città di Nesazio.

CONSOLI 2.

2. TITO STATILIO SISSENA TAVRO CONSO- Anno 728 di Ro. le. Con buoni fondamenti lo prova istriano Istriano. il presidente co. Carli nel tomo II. pag. 64 delle Antichità Istriane, sulle di cui traccie noi segneremo letteralmente la storia.

>>Dic' egli, che secondo Varrone il no>> me prese da Quadrupede maggiore, fu uno de' più illustri, e più grandi personaggi dell' impero ai tempi di Augusto.

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Da questa città, ultimo confine d'Italia, col tragitto di un miglio di mare si passava sul terreno Liburno, e quindi alla città di Albona; ed è da rimarcarsi come cosa singolare, che sino al giorno d'oggi in quella località vi ha questo passaggio, e dalla comunità di Albona vi è mantenuta una barca detta il traghetto per il tragitto da una sponda all'altra, a comodo de' passeggieri. Questo traghetto è la più breve, la più dritta, e più naturale via di passaggio da Pola ad Albona; e possiam dire che questo traghetto sia una successione continuata dell' antico passaggio di quel breve tratto di mare; e che per questo tragitto passasse la via militare che da Pola si dirigeva ad Albona.

Sorpresi gli assediati da questa operazione, giudicata a un miracolo, credendo di non poter più a lungo resistere per la mancanza dell' acqua, presi da disperazione, si rivolsero ad uccidere le mogli ed i figli, gettandoli oltre le mura nel campo de'nemici, e vicendevolmente dandosi la morte. I romani frattanto ascese e superate le mura, entrarono nella città, ed il re EPULO, circondato da tumulto, e da spaventevoli clamori de' suoi che fuggivano, resistette valorosamente sino al punto in cui, vedendo di essere preso e ridotto in schiavitù, prescelse morte onorata, trafiggendosi il petto col ferro.

Colla morte del re EPULO terminò l'Istria di essere un regno, mentre da' romani, distrutte le città principali Nesazio, (a) Mu

(a) In qual situazione dell' Istria fosse posta questa città sin' ora è stato ignorato, ed il celebre Carli confessa di non saperlo; vuole però che ai tempi di Plínio e di Tolomeo ancora esistesse. Per trarne qualche traccia esaminiamo quanto ne dicono gli storici e geografici antichi. Plinio 1. 3 cap. 19

tila, e Faveria, dando le altre gli ostaggi, fu assoggettata, e si resero padroni della medesima riducendola in provincia romana. Furono da essa dedotte le colonie di Trieste e

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dice Parentium, colonia Pola... mox oppidum Nesatium, et nunc finis Italiæ fluvius Arsia; e nel cap. 21 Cæterum per ora, Oppida a Nesatio, Alvona, Flanona, Tarsatica: Tolomeo pure 1. 3 c. I Parentium, Pola, Nesactium, finis Italiæ.

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Da questi passi apparisce che Nesazio era situato al mare, non lungi dal fiume Arsa, tra Pola ed Albona, e secondo Tolomeo nel fine d'Italia, perciò verso il canale marittimo dell' Arsa; e che, per sentimento di Livio, come abbiamo accennato, fosse circuito dalle acque di un fiume.

Malamente perciò congetturarono il Manzioli (p. 13), ed il Vergerio, che situato fosse presso Capodistria sopra il monte Sermino, ed al fiume Risano, e male pensarono pure altri scrittori con Mr. Tommasini, ponendolo presso Cittanuova ed il fiume Quieto. Pietro Coppo lo volle alla punta Cisana, ove dice che per due miglia nel mare scopronsi vestigia di grandi edifizj, ma colà non poteva esservi Nesazio, mentre alla punta Cisana non v' ha fiume di sorte, come non ve n'è alcuno alla punta di Promontore, ove l'ab. Giuseppe Berini dice di essere stato opportuno luogo per Nesazio, giusta il significato

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>> Corse i gradi tutti della milizia, e fu pro» console in Africa, dopo che fu vinto Lepido in Sicilia; nella qual provincia più » con l'industria che con le armi operando, la ridusse all' ubbidienza di Augusto, e quindi ottenne l'onor del trionfo, allo >> scrivere di Dione (1.49), nell'anno di » Roma 719. Si trovò Legato di Augusto » medesimo, al riferire di Appiano (Illyric.) nella guerra dalmatica, a cui, partito Audiede felicemente fine e compi

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gusto,

» mento.

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» Fu console, come abbiamo da Tacito » (Annal. l. 2), dai Fasti Consolari, e da » una Inscrizione del Fabretti (pag. 701 ), >> unitamente ad Augusto nell'anno di Ro» ma 728. Finalmente fra le dignità di lui, anche il pontificato devesi annoverare, per » testimonianza di Vellejo Patercolo (Hist. » rom. ad ann. 764). Nè vuolsi ommettere >> come a M. Agrippa fu successore nella >> nuova prefettura, come si ha da Dione (l. 54), e da Tacito (Ann. 1.6 c. 11 ). » Egli era forestiere in Roma, nè avendo casa propria, abitava quella che fu prima di

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