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Matthias Francevich, seu Placcius fligious

Apostata Lutheranus Theologus

Nat. Albona in Istria 1520. Mort. Francforthu 1375.

186. FRANCOVICH Mattia, detto Flaccio Illirico, famoso teologo luterano, nato li 3 marzo 1520 in Albona dell'Istria, città che faceva parte dell'antica Illiria, od Illirico, per il che si faceva chiamare Flaccius Illiricus. Tutti i biografi ne scrissero la vita, e parzialmente Gio: Battista Ritter pubblicata colle stampe di Francfort in 4.to nell'anno 1723, e riprodotta con aumenti nel 1725. Io non mi servirò d'altro fonte, che del più antico, ed originale, traducendo letteralmente quanto ne disse Giovanni Boissardo nella sua opera : Iconum Virorum Illustrium. Francofordii ad Mænum, 1598. pars tertia pag. 258, il quale ne porta il ritratto, col contorno Matthias Flaccius Illiricus theologus, sotto il quale vi ha il seguente distico:

Quod scelus, et tolus sis culpa diserte Mathia:
Incusare alios desine, culpa tua est.

posto nel prospetto di un basamento, su cui
vi ha un libro, una penna, un calamajo, ed
è scritto: nascitur Albonæ anno 1520. Obiit
Francforchii anno 1575. Il Boissardo era
contemporaneo del Francovich, e tutta ra-

1575 da Albona.

gione deve persuadere, che pienamente istruito ne fosse, e della patria, e della famiglia, e delle gesta; e deve perciò riscuotere piena credenza. Mi servo di questo autore per convincere di abbaglio il padre Cerva, il padre Appendini, e parzialmente il chiarissimo dottor Stulli raguseo, il quale coi precedenti ritiene, e vuole (a) Mattia Francovich nato a Giunchetto, villaggio poco distante da Ragusi. Non è che io ponga in gran pregio a sostenere il patriotismo istriano di un luterano acerrimo nemico della Chiesa cattolica romana, e de' pontefici, ma soltanto per pu

(a) Il dottore Stulli in data di Ragusa 25 novembre 1825 scrisse la seguente lettera al sig. Urbano Lampredi a Firenze, ove in quell' Antologia N. 67 luglio 1826 pag. 138 fu stampata.

« Nulla di più vero, che quanto vi diceva di Mattia Flaccio illirico, allorchè mi lagnavo delle molte ommissioni, e di alcuni quiproquo, che risguardo agli scrittori di Ragusa incontro di trovare nella biografia degli uomini illustri, che va uscendo in luce a Parigi, e che tradotta in italiano si ristampa a Venezia. Mattia Flaccio illirico, o Matteo Francovich, da prima discepolo del Melantone, quindi suo

ra storica verità, e per messe appartenente al presente lavoro intrapreso; essendo il Francovich altrettanto ammirabile e celebre per la felicità del suo ingegno e del suo sapere, quanto egli è detestabile per il suo carattere

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Egli

antagonista perchè propugnatore zelante del rigorismo della dottrina di Lutero, e da ultimo capo di setta egli pure, fu raguseo; come che egli stesso denominandosi albonese abbia indotto in errore chiunque di lui scrisse, non escluso il Bayle cima dei critici; quindi è che tutti lo fanno di Albona terra dell'Istria, posta in sul golfo del Quarnaro. nacque nell'anno 1520 nel villaggio di Giunchetto (illiricamente Sciumet) poco al di lungi di Ragusa: dal secolo decimosesto in poi non ci fu raguseo, per quanto di poche lettere, che ciò ignorasse. Ed era ben natural cosa, che tra pel rumore, che a quell' epoca si levò in Ragusa per l'apostasia del Francovich, e per la fama, in cui tosto venne pel prodigioso ingegno suo, per le moltiplici opere, che diede alla luce, e per le vicende della sua vita politica, la tradizione dovesse prendere in guardia il suo nome, conservando tra le memorie nazionali, e tra queste dedurlo fino a noi. Ma non è la sola tradizione che vendichi questo cittadino alla sua patria. Ci sono documenti irrefragabili, per cui chiaramente apparisce, ch' ei da principio non dice

torbido, per la rabbiosità accanita contro la cattolica religione, e per la sua perversa ed empia dottrina.

Mattia Flaccio nacque in Albona, castello dell' Illiria, ed ebbe per padre An

vasi nè albonese, nè illirico, ma raguseo; essi sono le sue lettere, che ognuno poteva vedere nell'archivio della segreteria del governo di Ragusa, per le quali rendeva conto a quel senato dei progressi che in Allemagna andava facendo la dottrina di Lutero, lo eccitava ad abbracciarla, e magnificava le dignità alle quali era stato esaltato tra i riformati. —- II senato rispondeva al Francovich con dispregio, e per poco con minaccie, non senza soggiungere ch' egli in appellandosi raguseo contaminava il nome della nazione, cui mostrava di appartenere. Rimbeccava Mattia queste acerbe invettive con parole piene di boria, e di sdegno, e finalmente ripudiava una patria, la quale (secondo ciò ch' ei con ammirabile modestia ne diceva) venuta in cecità di mente da voler trattare in si fatto modo un tanto uomo, si era renduta indegna di vantarlo tra i suoi cittadini; e fu allora che il Francovich restò di chiamarsi raguseo. »

« Posta in sodo la patria del Francovich, e non Francovitz, poco monta sapere per qual motivo egli si dicesse albonese; tuttavia non è qui fuor di luogo

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