La divina commedia

Naslovnica
Firmin-Didot, 1875 - Broj stranica: 432
 

Odabrane stranice

Ostala izdanja - Prikaži sve

Uobičajeni izrazi i fraze

Popularni odlomci

Stranica 20 - Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi -. al tempo de'dolci sospiri, A che, e come concedette Amore, Che conosceste i dubbiosi desiri? Ed ella a me : nessun maggior dolore, Che ricordarsi del tempo felice Nella miseria, e ciò sa '1 tuo dottore. Ma se a conoscer la prima radice
Stranica 21 - quel, che ci vinse, Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò lutto tremante : Galeotto ' fu il libro, e chi lo scrisse -. Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Stranica 271 - mia morte : qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio ? Ben ti dovevi per Io primo strale, Delle cose fallaci levar suso Diretro a me, che non era più tale '. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta 5 , O altra vanità con
Stranica 232 - le vele ? Ed egli a lui : Tu prima m'inviasti Verso Parnaso a ber nelle sue grotte, E prima appresso Dio m'alluminasti. Facesti, come quei, che va di notte, Che porta il lume dietro, e sè non giova : Ma dopo sè fa le persone dotte : . Quando dicesti : Secol si
Stranica 20 - nullo amato amar perdona, Mi prese, del costui piacer sì forte, Che, come vedi, ancor non m' abbandona : Amor condusse noi ad una morte ; Caina -* attende chi vita ci spense : Queste parole da lor ci fur porte. Da ch' io 'ntesi quell' anime offense, Chinai '1 viso, e tanto'1 tenni basso, Fin che'1 Poeta mi disse : che pense?
Stranica 51 - Per le nuove radici d'esto legno Vi giuro, che giammai non ruppi fede Al mio Signor, che fu d'onor si degno : E se di voi alcun nel mondo riede, Conforti la memoria mia, che giace Ancor del colpo, che 'nvidia le diede. Un poco attese, e poi : da ch
Stranica 348 - Si stava in pace sobria e pudica.. Non avea catenella, non corona Non donne contigiate ', non cintura, , . Che fosse a veder più che la persona. Non faceva nascendo ancor paura La figlia al padre, che '1 tempo e la dote Non fuggiau quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote
Stranica 6 - son * sospesi ; E Donna mi chiamò beata e bella, Tal che di comandare io la richiesi. Lucevan gli occhi suoi più che la 3 Stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella : O anima cortese Mantovana, Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà * quanto'1 moto lontana : L'amico mio, e non
Stranica 134 - Per quattro visi il mio aspetto stesso; Ambo le mani per dolor mi morsi : E quei pensando, ch' io ' 1 fessi per voglia Di manicar, di subito levorsi, E disscr : padre : assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste mìsere carni, e tu le spoglia.
Stranica 11 - piaggia, non qui, per passare : Più lieve legno convien che ti porti. E '1 Duca a lui : Caron, non ti crucciare : Vuoisi così colà, dove si puote Ciò che si vuole : e più non dimandare. Quinci fur quete le lanose gote Al nocchier della livida palude,

Bibliografski podaci