Inferno di Dante Alighieri in versi e in prosa

Naslovnica
Coi tipi di F. Le Monnier, 1847 - Broj stranica: 268
 

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Stranica 189 - negar l'esperienza, Diretro al Sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza: Fatti non foste a viver come bruti; Ma per seguir virtute e conoscenza. 120 Li miei compagni fec'io si acuti, Con questa orazion picciola, al cammino, Ch'appena poscia gli avrei ritenuti; E, volta nostra poppa nel mattino,
Stranica 151 - Quando con trombe, e quando con campane, Con tamburi e con cenni di castella, E con cose nostrali e con istrane; Nè già con si diversa cennamella 10 Cavalier vidi mover, nè pedoni, Nè nave a segno di terra o di stella. Noi andavam con li dieci dimoni: Ahi fiera compagnia ! ma nella chiesa
Stranica 3 - sia consolata. I' son Beatrice, che ti faccio andare: 70 Vegno di loco ove tornar disio: Amor mi mosse, che mi fa parlare. Quando sarò dinanzi al Signor mio, Di te mi loderò sovente a lui. Tacette allora, e poi comincia'io: 75 O donna di virtù, sola per cui L'umana
Stranica 60 - piegò sua costa. 75 E se, continuando al primo detto, Egli han quell'arte, disse, male appresa, Ciò mi tormenta più che questo letto. Ma non cinquanta volte fia raccesa La faccia della donna che qui regge, so Che tu saprai quanto quell' arte pesa. E se tu mai nel dolce mondo regge, Dimmi, perchè quel popolo è
Stranica 11 - anima viva, Partiti da colesti che son morti. Ma poi ch'ei vide, ch'io non mi partiva, 90 Disse: Per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui, per passare, Più lieve legno convien che ti porti. E il Duca a lui: Caron, non ti crucciare: Vuoisi così colà, dove si puote 95
Stranica 53 - rami schianta, abbatte e porta fori; 70 Dinanzi polveroso va superbo, E fa fuggir le fiere e li pastori. Gli occhi mi sciolse, e disse: Or drizza il nerbo Del viso su per quella schiuma antica, Per indi ove quel fummo è più acerbo. 75 Come le rane innanzi alla nimica Biscia per 1
Stranica 45 - in questa broda, Prima che noi uscissimo del lago. Ed egli a me: Avanti che la proda .% Ti si lasci veder, tu sarai sazio: Di tal disio converrà che tu goda. Dopo ciò poco, vidi quello strazio Far di costui alle fangose genti, Che Dio ancor ne lodo e ne ringrazio. co Tutti gridavano: A Filippo Argenti.
Stranica 101 - Convien che nella mia lingua si scerna. Ciò che narrate di mio corso scrivo, E serbolo a chiosar con altro testo A donna che '1 saprà, s' a lei arrivo. 90 Tanto vogl'io che vi sia manifesto, Pur che mia coscienza non mi garra, Ch'alia fortuna, come vuoi, son presto. Non è nuova agli orecchi miei
Stranica 191 - fa , perdon da Dio non trova. Già era dritta in su la fiamma e queta Per non dir più, e già da noi sen gia Con la licenzia del dolce Poeta; Quando un'altra, che dietro a lei venia, Ne fece volger gli occhi alla sua cima, 6 Per un confuso suon che fuor n
Stranica 113 - Mentre che torni parlerò con questa, Che ne conceda i suoi omeri forti. Cosi ancor su per la strema testa Di quel settimo cerchio, tutto solo Andai, ove sedea la gente mesta. 45 Per gli occhi fuori scoppiava lor duolo; Di qua, di là soccorrien con le mani, Quando a' vapori, e quando al caldo suolo

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