La Divina commedia portata alla comune intelligenzaF. Paggi, 1868 - Broj stranica: 464 |
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Stranica 42
... volte dal tempo che rimembre ( 1 ) Legge , moneta e uffici e costume Hai tu mutato e rinnovato membre ! ( 2 ) ( 1 ) Nello spazio di tempo del quale hai memoria . ( 2 ) Rinnovato cittadini secondo il prevalere dell ' una fazione o dell ...
... volte dal tempo che rimembre ( 1 ) Legge , moneta e uffici e costume Hai tu mutato e rinnovato membre ! ( 2 ) ( 1 ) Nello spazio di tempo del quale hai memoria . ( 2 ) Rinnovato cittadini secondo il prevalere dell ' una fazione o dell ...
Stranica 59
... volte a mo- strare come l'anima dell ' uomo tocchi il sommo del- l'eccellenza mediante i pregi della morale ed i tesori della sapienza . Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti , Ma per seguir virtude e ...
... volte a mo- strare come l'anima dell ' uomo tocchi il sommo del- l'eccellenza mediante i pregi della morale ed i tesori della sapienza . Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti , Ma per seguir virtude e ...
Stranica 66
... volte ai magnanimi nelle loro imprese , le quali richiedono in chi le opera protezione del cielo , privilegio d'ingegno , virilità d'ardimento e felice corso di tempo . Muove Dante per l'erta , ed ecco una Lonza tutta lusinghiera e ...
... volte ai magnanimi nelle loro imprese , le quali richiedono in chi le opera protezione del cielo , privilegio d'ingegno , virilità d'ardimento e felice corso di tempo . Muove Dante per l'erta , ed ecco una Lonza tutta lusinghiera e ...
Stranica 70
... volte stetti per tornarmene indietro . Era sul far del giorno , e il sole , che era allora in Ariete , quando cioè è primavera , veniva su : l'ora e la dolce stagione mi avrebbero fatto sperar bene se non avessi veduto altre due fiere ...
... volte stetti per tornarmene indietro . Era sul far del giorno , e il sole , che era allora in Ariete , quando cioè è primavera , veniva su : l'ora e la dolce stagione mi avrebbero fatto sperar bene se non avessi veduto altre due fiere ...
Stranica 99
... volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge , Che tu saprai quanto quell'arte pesa : E se tu mai nel dolce mondo regge , Dimmi perché quel popolo è si empio Incontr ' a ' miei in ciascuna sua legge ? Ond ' io a lui lo strazio ...
... volte fia raccesa La faccia della Donna che qui regge , Che tu saprai quanto quell'arte pesa : E se tu mai nel dolce mondo regge , Dimmi perché quel popolo è si empio Incontr ' a ' miei in ciascuna sua legge ? Ond ' io a lui lo strazio ...
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allora amore anime avea Beatrice bella buon Cacciaguida canto decimo canto ottavo Canto sedicesimo canto ventesimo Carlo Carlo di Valois Carlo Martello cerchio ch'io chè Chiesa cielo città colle coloro colui consiglio costui Cristo cuore d'ogni Dante dell'Alighieri dice Divina Commedia dolce donna dottrina duca ebbe eterno fece Federigo fiamma figlio figliuolo Filippo il Bello Filippo Villani fiorentino fiori Firenze Frammento del canto frate furono gente Ghibellini Giovanni giustizia gloria gran greco grido Guelfi Guido imperatore Inferno innanzi l'Alighieri l'altro l'anima lingua lume luogo maestro Mantovano mente mondo mortale morte mostro Muore nacque nome occhi padre papa Paradiso parole patria perocchè Pisa poema poeta pontefice popolo Purgatorio quivi raggio ragione Rambaldi regno rispose sacro sangue Santa sapienza sfera Signore sommo spiriti stelle terra tristo Uguccione della Faggiuola umana uomo vedere veggio venne venuta verso vidi Virgilio virtù volgare
Popularni odlomci
Stranica 83 - Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo scrisse: Quel giorno più non vi leggemmo avante.
Stranica 213 - Quand' io che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in su 1' erba inchinai Là 've già tutti e cinque sedevamo. Nel1' ora che comincia i tristi lai La rondinella presso alla mattina, Forse a memoria de...
Stranica 108 - L' animo mio per disdegnoso gusto, Credendo col morir fuggir disdegno, Ingiusto fece me contra me giusto. Per le nuove radici d' esto legno Vi giuro che giammai non ruppi fede Al mio signor, che fu d
Stranica 356 - Atene Per la spieiata e perfida noverca, Tal di Fiorenza partir ti conviene. Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca. La colpa seguirà la parte offensa In grido, come suoi ; ma la vendetta Fia testimonio al ver che la dispensa. Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente, e questo è quello strale Che 1' arco dell
Stranica 337 - Ch'io ho veduto tutto il verno prima II prun mostrarsi rigido e feroce, Poscia portar la rosa in su la cima; E legno vidi già dritto e veloce Correr lo mar per tutto suo cammino, Perire al fine ali
Stranica 399 - Sì che il sommo piacer gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoli, che conservi sani, Dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani : Vedi Beatrice con quanti Beati Per li miei preghi ti chiudon le mani.
Stranica 82 - Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte : Caina attende chi a vita ci spense.
Stranica 272 - Ch' agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suoi che d' ogni parte oliva. Un'aura dolce, senza mutamento Avere in sé, mi feria per la fronte Non di più colpo che soave vento; Per cui le fronde, tremolando pronte, Tutte quante piegavano alla parte U...
Stranica 152 - Diretro al sol, del mondo senza gente. Considerate la vostra semenza : Fatti non foste a viver come bruti, Ma per seguir virtute e conoscenza.
Stranica 153 - Quando n' apparve una montagna bruna Per la distanza, e parvemi alta tanto, Quanto veduta non n'aveva alcuna. Noi ci allegrammo, e tosto tornò in pianto ; Chè dalla nuova terra un turbo nacque, E percosse del legno il primo canto. Tre volte il fe girar con tutte l' acque, Alla quarta levar la poppa in suso, E la prora ire in giù, com' altrui piacque, Infin che il mar fu sopra noi richiuso.