La divina commedia, Opseg 3G. Silvestri, 1829 |
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Stranica xiii
... lieto cammino e salutevole porto , chi seguiter à colla sua nave il solco che segna in questo pelago senza fine l'ardita prora del Poeta . Ma legga pri- ma ciascheduno , e si chiuda bene in mente le parole che pone Dante in riguardo a ...
... lieto cammino e salutevole porto , chi seguiter à colla sua nave il solco che segna in questo pelago senza fine l'ardita prora del Poeta . Ma legga pri- ma ciascheduno , e si chiuda bene in mente le parole che pone Dante in riguardo a ...
Stranica 18
... lieto . Che ciò che scocca drizza in segno Ver è che , come forma non s'accorda Molte fiate alla ' ntenzion dell ... lieto ciò che scocca , cene porta li , com'a sito decreto . Figura nell'arco l'anzi detto istinto ; nello strale ...
... lieto . Che ciò che scocca drizza in segno Ver è che , come forma non s'accorda Molte fiate alla ' ntenzion dell ... lieto ciò che scocca , cene porta li , com'a sito decreto . Figura nell'arco l'anzi detto istinto ; nello strale ...
Stranica 20
... lieto fine . Siete ... seguiti , puoi dire siete venuti seguitando . Varca , intendi le acque di questo pelago senza fine . 7-9 . Alf . nota il primo . L'acqua ch'io pren do , ecc . , suppl . a solcare . - Giammai non si corse ...
... lieto fine . Siete ... seguiti , puoi dire siete venuti seguitando . Varca , intendi le acque di questo pelago senza fine . 7-9 . Alf . nota il primo . L'acqua ch'io pren do , ecc . , suppl . a solcare . - Giammai non si corse ...
Stranica 75
... lieto dice Lombardi che si fece Dante ; ma quel bello è di troppo , e il lieto non dice abba- stanza , a dimostrare la somma letizia del cuore che gli splende in volto , e quasi lo trasforma una seconda volt a . 100 Come in peschiera ...
... lieto dice Lombardi che si fece Dante ; ma quel bello è di troppo , e il lieto non dice abba- stanza , a dimostrare la somma letizia del cuore che gli splende in volto , e quasi lo trasforma una seconda volt a . 100 Come in peschiera ...
Stranica 111
... si tosto come al feto L'articolar del cerebro è perfetto . Lo Motor primo a lui si volge lieto Sovra tant'arte di natura , e spira Spirito nuovo di virtù repleto . La somma beninanza , e la ' nnamora Di se CANTO VII . 111.
... si tosto come al feto L'articolar del cerebro è perfetto . Lo Motor primo a lui si volge lieto Sovra tant'arte di natura , e spira Spirito nuovo di virtù repleto . La somma beninanza , e la ' nnamora Di se CANTO VII . 111.
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Adunque amore anime antichi testi beati beatitudine Beatrice bella Boezio Cacciaguida canto carità Carlo Martello ch'a ch'è ch'egli ch'io cielo Climenè colla colui contento conviene Convito corpo creature credo Cristo Crusca d'ogni Dante desiderio detto dice diletto dimanda dimostra Dionigi disio divina dolce donna dritto effetto espressione eterno faville fece Fetonte figlio figura forma fuoco Gesù Cristo giro grazia Inferno intelletto intende l'anima l'aquila l'occhio l'uno e l'altro lassù legge letizia lieto Lombardi luce lucente lume luogo maggior maraviglia mente mondo mortali natura Nota il terzo nuova occhi Ordina paradiso parlare parole perocchè Petrarca Piccarda Platone Poeta poetica poscia pria principio Purgatorio quæ quinci quivi quod raggio ragione riguardo riso ruota santo segno sentimento signor spiega spira splendore stella Stuard suono suppl terra terzo tosto veder vedere veggio Venturi vero vers vidi virtù vista voce poet vuol dire
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Stranica 419 - Non fu la sposa di Cristo allevata del sangue mio, di Lin, di quel di Cleto, per essere ad acquisto d'oro usata; ma per acquisto d'esto viver lieto e Sisto e Pio e Calisto e Urbano sparser lo sangue dopo molto fleto.
Stranica 33 - Queli' esser parte per diverse essenze, Da lui distinte e da lui contenute ; Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da sé hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai, di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me, sì com' io vado Per questo loco al ver che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado. Lo moto e la virtù dei santi giri, Come dal fabbro l...
Stranica 506 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria. Io credo, per l'acume ch'io soffersi del vivo raggio, ch'i' sarei smarrito, se li occhi miei da lui fossero aversi.
Stranica 354 - Come foco di nube si disserra per dilatarsi, sì che non vi cape, e fuor di sua natura in giù s'atterra...
Stranica 475 - Di tante foglie, e quindi risaliva Là dove il suo amor sempre soggiorna. Le facce tutte avean di fiamma viva, E l'ale d'oro, e l'altro tanto bianco, Che nulla neve a quel termine arriva.
Stranica 5 - Come dimandi a dar l' amato alloro. lnsino a qui l' un giogo di Parnaso Assai mi fu, ma or con ambedue M'è uopo entrar nell' aringo rimaso. Entra nel petto mio, e spira tue Sì come quando Marsia traesti Della vagina delle membra sue. O divina virtù, se mi ti presti Tanto che l'ombra del beato regno Segnata nel mio capo io manifesti...
Stranica 298 - Dunque nostra veduta, che conviene Essere alcun de' raggi della mente Di che tutte le cose son ripiene, Non...
Stranica 470 - Lume è lassù, che visibile face Lo creatore a quella creatura Che solo in lui vedere ha la sua pace; E si distende in circular figura ' In tanto che la sua circonferenza Sarebbe al sol troppo larga cintura.
Stranica 173 - Ma regalmente sua dura intenzione Ad Innocenzio aperse, e da lui ebbe Primo sigillo a sua religione. Poi che la gente poverella crebbe Dietro a costui, la cui mirabil vita Meglio in gloria del ciel si canterebbe, Di seconda corona redimita Fu per Onorio dall' eterno spiro La santa voglia d...
Stranica 133 - In quella parte della terra prava Italica, che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt'alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.