Slike stranica
PDF
ePub

SONETTO XLIV.

La fpeme incerta;e'ldefir monta,e crefce,
Onde 'l laffar, o l'afpettar m' increfce:
E poi al partir fon più levi, che tigre.
Laffo, le nevi fien tepide, e nigre;

El mar fenz'onda, e per l'Alpe ogni pefte;
E corcherafil Sol là oltre ond' efce

D'un medefimo fonte Eufrate, e Tigre;
Prima ch'i' trovi in ciò pace, nè tregua;
O Amor, o Madonna altr' ufo impari
Che m'hanno congiurato a torto incontra.
E s'i'ho alcun dolce, è dopo tanti amari
Che per difdegno il gufto fi dilegua.
Altro mai di lor grazie non m'incontra.

SONETTO XLV.

1

A guancia, che fu già piangendo ftanca,
Ripolate fu l'un, fignor mio caros
E fiate omai di voi fteffo più avaro
A quel crudel che fuoi feguaci imbianca
Con l'altro richiedete da man manca

La ftrada a'nieffi fuoi, ch'indi paffaro,
Moftrandovi un d'Agosto, e di Gennaro;
Perch' alla lunga via tempo ne manca;
E col terzo bevete un fuco d'erba ;

Che purghe ogni penfier che'l con afflige;
Dolce alla fine, e nel principio acerba :
Me riponete ovel piacer fi ferba,

Tal, ch'io non tema del nocchier di Stige:
Se la preghiera mia non è fuperba..

Rime Petrarca .

C

CAN

v. 1. al. a venir. v.2. difir. v. 3. al. lafciar.v.4. allievi.v 6. fanz' onda. v. 17. al. di voi stesso omni v.23. fugo. v. 24. 0 purghi v. 25, al, mel

4

CANZONE

XIV.

2

Paltrui colpa mi toglia,

Erchè quel che mi traffe ad amar prima,

Del mio fermo voler già non mi fvoglia
Tra le chiome dell' or nafcose il laccio,
Al qual mi ftrinfe, Amore,

E da' begli occhi moffe il freddo ghiaccio,
Che mi passò nel core

Con la virtù d'un fubito fplendore,
Che d'ogni altra fua voglia

Sol rimembrando ancor l'anima (poglia.
Tolta m'è poi di que' biondi capelli,
Laffo, la dolce vifta;

E' volger de' duo lumi onefti, e belli
Col fuo fuggir m'attrifta:

Ma perchè ben morendo onor s'acquista
Per morte, nè per doglia

Non vo che da tal nodo Amor mi scioglia

SONETTO XLVI.

[ocr errors]

Mentre i bei rami non m'ebber'a fdegno, Fiorir faceva il mio debile ingegno Alla fua ombra, e crefcer negli affanni. Poi che, fecuro me di tali inganni, Fece di dolce fe fpietato legno;

l' rivolfi i penfier tutti ad un fegno, Che parlan fempre de' lor trifti danni. Che potrà dir chi per Amor fofpira; S'altra fperanza le mie rime nove Gli aveffer data, e per costei la perde? Nè poeta ne colga mai; nè Giove La privilegi; ed al Sol venga in ira Tal, che fi fecchi ogni fua foglia verde.

So.

v. 13. di duo. v. 20. al. debole, v. 22. al. fi. uro da. v. 26. al. prà

SONETTO XLVII.

[ocr errors]
[ocr errors]

E la ftagione, e'l tempo, e l'ora, e'l punto, E'l bel paefe, e 'l loco ov' io fui giunto Da duo begli occhi, che legato m' anno. E benedetto il primo dolce affanno

Ch'i'ebbi ad effer con Amor congiunto, E l'arco, e le faette ond' i' fui punto, E le piaghe ch'infin al cor mi vanno. Benedette le voci tante ch'io (tes Chiamando il nome di mia Donna ho fpar E i fofpiri, e le lagrime, e 'l defio. E benedette fien tutte le carte

Ov' io fama le acquifto: e' penfier mio, Ch'è fol di lei sì, ch'altra non v'ha parte.

SONETTO

P

XLVIII

ADRE del Ciel, dopo i perduti giorni, Dopo le notti vaneggiando fpefe Con quel fero defio ch' al cor s' accele Mirando gli atti per mio mal sì adorni ; Piacciati omai, col tuo lume ch'io torni Ad altra vita, ed a più belle imprese, Sì, ch' avendo le reti indarno tefe Il mio duro avverfario fe ne fcorni. Dr volge, Signor mio, l' undecim'anno Ch'i fai fommeffo al difpietato giogo, Che fopra i più foggetti è più feroce. Miferere del mio non degno affanno : Riduci i penfier vaghi a miglior luogo: Rammenta lor, com'oggi fofti in Croce.

[blocks in formation]

V. I al. fie. V. II. difio. v. 12. fian. v. 13. al. Onde io. v. 17. al. fiero, difio. v. 27. alRivolgi v. 28. al. fusti

[blocks in formation]

Olgendo gli occhi al mio novo colore
morte rimembrar la gente,
Pietà vi moffe: onde benignamente
Salutando tenefte in vita il core.
La frale vita, ch'ancor meco alberga,
Fu de' begli occhi voftri aperto dono,
E della voce angelica foave.

Da lor conofco l'effer' ov'io fono:
Che, come fuol pigro animal per verga,
Così deftaro in me l'anima grave.
Del mio cor, Donna, l'una e l'altra chiave
Avete in mano: e di ciò fon contento,
Prefto di navigar a ciascun vento:
Ch' ogni cofa da noi m'è dolce onore.

SONETTO

XLIX.

E voi potente per turbati fegni,

[ocr errors]

Per chinar gli occhi, o per piegar la tefta, O per effer più d'altra al fuggir prefta Torcendo 'l vifo a' prieghi onefti, e degni, Ufcir giammai, ovver per altri ingegni, Del petto ove dal primo Lauro innefta Amor più rami; i' direi ben, che questa Foffe giufta cagione a' voftri fdegni : Che gentil pianta in arido terreno Par che fi difconvenga; e però lieta Naturalmente quindi fi diparte. Ma poi voftro deftino á voi pur vieta L'effer altrove; provvedete almeno Di non ftar fempre in odiofa parte.

SO.

v. 5. al. fragil. v.16. al. Per chiuder, al. bafJar. v. 18. preghi.v. 22. al. Fuffe: v.26. at fe noftro

SONETTO L.

LASS, che mal' accorto fui da prima

Nel giorno ch'a ferir mi venne Amore! Ch'a paffo a paffo è poi fatto fignore Della mia vita, e, pofto in fu la cima. Io non credea, per forza di fua lima, Che punto di fermezza o di valore Mancaffe mai nell' indurato core: Ma così va chi fopra 'l ver s'eftima. Da ora innanzi ogni difesa è tarda

Altra, che di provar, s'affai, o poco Questi prieghi mortali Amore sguarda . Non priego già, nè puote aver più loco, Che mifuratamente il mio cor arda; Ma che fua parte abbia coftei del fuoco.

L

CANZONE

XVI.

'AERE gravato, e l'importuna nebbia Compreffa intorno da rabbiofi venti, Tofto conven, che fi converta in pioggia. E già fon quafi di cristallo i fiiumi; E'n vece dell'erbetta, per le valli Non fi ved' altro che pruine. e ghiaccio. Ed io nel cor via più freddo che ghiaccio Ho di gravi penfier tal' una nebbia, Qual fi leva talor di quefte valli Serrate incontr' agli amorofi venti, E circondate di ftagnanti fiumi, Quando cade dal ciel più lenta pioggia In picciol tempo paffa ogni gran pioggia; El caldo fa fparir le nevi, e 'l ghiaccio

C. 3

[ocr errors]

Di

v. 4. al. mia mente. v. 8. al. fi ftima, v. 12. prego, v.20.pur neve. v. 21. vie più. v. 25. al. da. v. 26, al, folta

« PrethodnaNastavi »