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V. ID. F. MP. N. N. CUM. GU. T. FA. CU.
Dal Tom. I. del Maittaire a carte 134.

Il Testo è in bel carattere, ma i Comenti sono in Gottico. Di Jacopo dalla Lana, e di Guido Ter. zago, nobile Milanese, è da vedersi il Cav. Lionardo Salviati negli Avvertimenti della lingua sopra il Decamerone, Vol. I. a carte 114 e 115 della I. Ediz. e il Tomo XII del Giornale de' Letterati d'Italia, a car. 249.

1478. Edizione in foglio colle seguenti parole in fine: Opus impressum arte et diligentia magistri Philippi Veneti. Anno Domini M. CCCCLXXVIII. inclyto Venetiarum Principe Andrea Vendramino. 1481. La Divina Commedia di Dante col Comento di Cristoforo Landino, impresso la prima volta, per Nicolò di Lorenzo della magna. In Firenze addi XXX d'Agosto. è in foglio reale, e fatta con magnificenza e pulitezza grande in bel carattere tondo. 1484. Comento di Cristoforo Landino Fiorentino sopra la Commedia di Dante Alighieri P. F. in fine si legge: Impresso in Venezia per Ottaviano Scoto da Monza addi 23 di Marzo. in foglio.

1487. Dante col Landino, in foglio. Brescia, per Bonino de' Bonini.

1491. Edizione collo stesso titolo di quella del 1484. In fine si legge: Finita è l'Opera dell' inclito e divo Dante Alighieri, poeta Fiorentino, revista ed emendata per lo Reverendo Maestro Piero da Fi gino, maestro in Teologia, ed eccellente predi catore dell' Ordine de' Minori, ed ha posto molte cose in diversi luoghi che ha trovato mancare in tutti e Danti li quali sono stati stampati; eccetto questi impressi in Venezia per Bernardino Benalj, e Matteo da Parma del 1491. addi 3. Marzo; come ne' detti Danti si potrà vedere, sì in lo testo, come nella josa; e questo per negligenzia e difetto de' correttori passati. Sieguono il Credo, il Pa

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ternostro, e l'Avemaria di Dante.

All' Opera sono

aggiunte molte postille.

In foglio.

In Venezia per

1491. Col Comento pur del Landino.

Pietro Piasii Cremonese, detto Veronese. in foglio.

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negia per Matteo di Codeca da Parma. in foglio. 1497. Dante col Landino. In Venezia, per Pietro

di Giovanni de' Quarengii da Palazogo, Bergamasco. Maittaire T. I. p. 348. Edizione simile a quella del 1491.

In Venezia appresso Lucantonio Giunta, senza espressione del tempo; intorno però a' suddetti

anni.

Tutte queste edizioni del millequattrocento, fin qui registrate, sono oramai divenute rarissime. Le migliori però tra esse sono riguardo al testo la Nidobeatina del 1478, e riguardo al comento quella del 1481 impressa per la prima volta col comento del Landino.

1502. LE TERZE RIME DI DANTE. In fine così si legge VENETIIS IN AEDIB, ALDI. ACCURATISSIME. MEN. AUG. M. DII. Cautum est ne quis hunc impune imprimat, vendatve librum, nobis invitis. Stampato in carattere corsivo bellissimo, inventato l'anno anteriore dallo stesso Aldo; il quale egli prima adoperò nella rarissima sua Edizione di Virgilio del 1501. è in 8. Il testo di quest' edi. zione fu per la maggior parte seguitato dagli Accademici della Crusca nella loro di Firenze del 1595. in 8. ponendo essi in margine le lezioni Aldine ripu diate, alle quali premettono la parola Stamp. Le terze Rime di Dante. In 8. senz'espressione di luogo, stampatore, o auno. sima a quella d'Aldo già riferita; insin la disposizione delle pagine. de' Giunti più vecchj di Firenze,

Edizione similis.

corrispondendo Imita i caratteri

In

1506. Commedia di Dante, insieme con un dialogo circa el sito, forma e misure dello Inferno. fine così: Impressa in Firenze per opera e spesa di Filippo di Giunta Fiorentino, gli anni della Sa lutifera Incarnazione. M. DVI. dì XX d'Agosto, ing. Edizione bellissima. Nel principio è posto un Ca pitolo in terza rima intitolato: Cantico di Jeronimo Benivieni, cittadino Fiorentino, in laude dello Eccellentissimo poeta Dante Alighieri, e della seguente Commedia da lui divinamente composta. In fine di detta Commedia è un Dialogo di Antonio Manetti, cittadino Fiorentino, circa il sito, for ma e misure dello Inferno di Dante; con la prefa. zione di Jeronimo Benivieni a Benedetto suo fratello; dalla quale si comprende che la dottrina del Dialogo è del Manetti, ma la dettatura è del Benivieni.

-

Dante col sito, e forma dell' Inferno. in 8. in fine si legge: P. ALEX, PAG. BENACENSES

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Non è notato l'anno; ́ ma è di quel tempo in circa. 1507. Col Landino. In Venezia per Zanes de Portese M. DVII. adi XVIII de Zugno, in foglio. Mais taire Annal. Typogr. T. II. P. 1. pag. 185.

1512. Opere del divino poeta Dante, comentate da Cristoforo Landino. In Venezia. in 4. ex Biblio

theca Hohendorfiana pag. 163.

1515. Dante col sito, e forma dell' Inferno, tratta dall' istessa descrizione del poeta. In fine lèggesi: Impresso in Vinegia nelle case d'Aldo, e d'Andrea di Asola, suo Suocero, nell'anno M.D.XV. del mese di Agosto. Vengono appresso: una tavola intagliata in legno con la descrizione dell'Inferno di Dante, e due altre in forma d'alberi, l'una per l'Inferno, e l'altra per lo Purgatorio.

Il libro è

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dedicato da Andrea d'Asola a Vittoria Colonna Mar. chesana di Pescara. Le due Edizioni Aldine furono quelle delle quali si servì M Ludovico Castelvetro nel suo comento sopra'l Petrarca; come si può vedere nella prefazione di quello.

- Ristampa della Edizione suddetta, colla stessa Dedicatoria; fatta forse nello stesso anno con questo ridicolo frontispizio: LE TERZE RIME DE DANTE CON SITO, ET FORMA DE LO INFERNO NOVAMENTE IN RESTAMPITO. Non apparisce in questa cattiva edizione nè lo stampatore, nè'l luogo, nè l'anno. È in carattere corsivo, di bel lezza molto inferiore all' Aldino, di tal carattere si vedono varj libri Latini, come Lucano, Prudenzio etc. stampati da qualche infelice emulo de' Manuzj.

1520. Opere del divino Poeta Dante, con suoi comenti recorecti, et con ogne diligentia novamente in littera cursiva impresse. In Bibliotheca Sancti Bernardini in 4. Edizione simile alla prima del 1491. nella quale in fine, dopo quelle parole: Ed ha posto molte cose in diversi luoghi che ha trova to mancare; così si seguita a leggere: si in lo texto, come nella giosa, etiam noviter per altri eccellenti uomini impressa. In Venezia per Messer Bernardino Stagnino da Trino de Monferà, del M. CCCCCXX. Adi XXVIII. Marzo.

1529. Dante col Landino. In Vinegia ad istanza di Luca Antonio Giunta. ornato di novissime postille, e d'infiniti errori purgato.

1536. Commedia del divino poeta Dante, con la sposizione di Cristoforo Landino in 4. Venezia per

Giovanni Giolito. come si legge nel Catalogo del
Monsignor Fontanini.

1544. La Commedia di Dante Aligeri con la nuova esposizione di Alessandro Vellutello. Impressa in Vinegia per Francesco Marcolini, ad instanzia di Alessandro Vellutello, del mese di Giugno,

l'anno M.D.XLIIII. in 4. Dedicata dal Vellutello a Papa Paolo III.

1547. Il Dante, con argomenti e dichiarazioni di molti luoghi novamente revisto e stampato. In Lione per Giovanni di Tournes. M.D.XXXXVII. in 16. Edizione bellissima, con gli argomenti ad ogni Canto, e con qualche breve spiegazione nel mar. gine; e con in fine la vita del Poeta brevissima. mente compilata. Fa qui il Volpi la seguente nota grammaticale. Il Dante è mal detto, perchè in Italiane a' nomi proprj di maschi come è questo, non suole preporsi l'articolo. Il Petrarca è detto bene, perché è cognome. Si può però dire il Dante del Landino, il Dante del Vellutello etc. perchè allora s'intende l'edizione di Dante di quei tali. 1550. La Commedia di Dante, in 12. in Venezia. ex P. II. Bibl. Heinsianae, pag. 220. ma sarà forse in 16. con questo titolo: Lo'nferno, e'l Purgatorio, e'l Paradiso di Dante Alaghieri, In Venezia al segno della Speranza.

1551. Dante con nuove ed utilissime isposizioni, ag. giuntovi di più una tavola di tutti i vocaboli più degni d'osservazione, che ai luoghi loro sono di chiarati. In Lione, appresso Guglielmo Rovil lio, in 16. Lo dedica il Rovillio al nobile M. Luc' Antonio Ridolfi gentiluomo Fiorentino il dì XXV. di Aprile. V'è una lettera ai candidi Lettori, dello stesso Rovillio; dopo la quale una medaglia colla effigie di Dante, e sotto di essa alcuni versi in lode del poeta di M. Gio. Giacomo Manson; e finalmente un breve ristretto della Vita, e de' costumi di Dante.

1552. Ristampa della Edizióne suddetta. in 16. per le stesso Rovillio.

1553. Lo'nferno, e'l Purgatorio, e'l Paradiso di

Dante Alaghieri, In Venezia, al segno della Speranza. in 16. quando non sia la medesima del 1550. col frontispizio mutato.

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