La divina commedia, s'aggiungono le varie lezioni [&c.] da C.L. Fernow, Opseg 21807 |
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Stranica xiv
... aver letti Martino Paolo Nibbia Novarese nella pre- fazione alla suddetta edizione Nidobeatina . Anche il Boccaccio , Benvenuto da Imola , e Francesco da Buti scrissero in quel secolo Dichiarazioni e Çomenti dell'opera di Dante ; ma ...
... aver letti Martino Paolo Nibbia Novarese nella pre- fazione alla suddetta edizione Nidobeatina . Anche il Boccaccio , Benvenuto da Imola , e Francesco da Buti scrissero in quel secolo Dichiarazioni e Çomenti dell'opera di Dante ; ma ...
Stranica 4
... aver vita ; Però ch ' alle percosse non seconda . Poscia non sia di qua vostra reddíta : Lo sol vi mostrerà che surge omai , Prender ' l monte a più lieve salita . Così spari ed io su mi levai , Sanza parlare , e tutto mi ritrassi Al ...
... aver vita ; Però ch ' alle percosse non seconda . Poscia non sia di qua vostra reddíta : Lo sol vi mostrerà che surge omai , Prender ' l monte a più lieve salita . Così spari ed io su mi levai , Sanza parlare , e tutto mi ritrassi Al ...
Stranica 13
... aver nol puoi . Guardommi allora , e con libero piglio Rispose : andiamo in là , ch ' ei vengon piano , E tu ferma la speme , dolce figlio . Ancora era quel popol di lontano , I dico , dopo i nostri mille passi , Quant ' un buon ...
... aver nol puoi . Guardommi allora , e con libero piglio Rispose : andiamo in là , ch ' ei vengon piano , E tu ferma la speme , dolce figlio . Ancora era quel popol di lontano , I dico , dopo i nostri mille passi , Quant ' un buon ...
Stranica 32
... aver fe : Così rispose allora il duca mio . Qual è colui , che cosa innanzi a se Subita vede , onde si maraviglia , Che crede , e no , dicendo : ell ' è , non è , Tal parve quegli : e poi chinò le ciglia , E umilmente ritornò ver lui ...
... aver fe : Così rispose allora il duca mio . Qual è colui , che cosa innanzi a se Subita vede , onde si maraviglia , Che crede , e no , dicendo : ell ' è , non è , Tal parve quegli : e poi chinò le ciglia , E umilmente ritornò ver lui ...
Stranica 34
... aver si può diletto dimorando . Poco allungati c'eravam di lici , Quando m ' accorsi , che ' l monte era scemo , A guisa , che i valloni sceman quici . Colà , disse quell ' ombra , n ' anderemo Dove la costa face di se grembo , E là il ...
... aver si può diletto dimorando . Poco allungati c'eravam di lici , Quando m ' accorsi , che ' l monte era scemo , A guisa , che i valloni sceman quici . Colà , disse quell ' ombra , n ' anderemo Dove la costa face di se grembo , E là il ...
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Accademici della Crusca alcun Alessandro Vellutello amore angeli anime antichi appella appresso Arno avea balzo Beati Beatrice Benvenuto da Imola buon cammin Canto Canto XXXII carro ch'a ch'è ch'io che'l ciascun ciel colla color colui Comento Commedia di Dante Costruzione costui cotal Cristoforo Landino Currado Dante Alighieri detto dice dicea dietro dimanda disio Divina Commedia dolce donna dritto duca Eneide esso Eunoè fece figlio figliuolo Filippo il Bello fiume fummo gente grido grifone guarda Inferno innanzi intende l'anima Landino leggon l'altre edizioni lume luogo medesimo mente mondo monte morte notte nuovo occhj omai parea parlare parole passi pe'l peccato perocchè piè poco poeta poscia prego pria purga Purgatorio quinci quivi raggi ragione rispose s'io salire santa scemo segg sette spirto Stazio stelle superba suso terra tosto vale vece veder vedi veggio venir verso vidi Virgilio virtù viso vista volsi vuol zioni
Popularni odlomci
Stranica 159 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Stranica 162 - Per la mia morte , qual cosa mortale Dovea poi trarre te nel suo disio? Ben ti dovevi per lo primo strale Delle cose fallaci , levar suso Diretro a me, che non era più tale.
Stranica 159 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Stranica 41 - A' miei portai l' amor che qui raffina. O, dissi lui, per li vostri paesi Giammai non fui; ma dove si dimora Per tutta Europa, ch
Stranica 156 - L'alta virtù, che già m'avea trafitto Prima ch'io fuor di puerizia fosse...
Stranica 168 - Qui sarai tu poco tempo silvano, E sarai meco senza fine cive Di quella Roma onde Cristo è Romano : Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi , Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto, La mente e gli occhi ov
Stranica 15 - Poscia ch' i' ebbi rotta la persona Di due punte mortali, io mi rendei Piangendo a quei che volentier perdona. Orribil furon li peccati miei; Ma la bontà infinita ha sì gran braccia, Che prende ciò, che si rivolve a lei. ' Carchi di soperchiar Cr. Se il pastor di Cosenza che alla caccia Di me fu messo per Clemente, allora Avesse in Dio ben letta questa faccia, L' ossa del corpo mio sarieno ancora In co...
Stranica 82 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Stranica 42 - Quand' io che meco avea di quel d' Adamo, Vinto dal sonno, in sull' erba inchinai Ove già tutti e cinque sedevamo. Nell' ora che comincia i tristi lai La rondinella presso alla mattina, Forse a memoria de' suoi primi guai, E che la mente nostra peregrina Più dalla carne, e men da...
Stranica 136 - Così fer molti antichi di Guittone, di grido in grido pur lui dando pregio fin che l'ha vinto il ver con più persone.