Petrarca

Naslovnica
Editrice F. Manini, 1877 - Broj stranica: 262
 

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Stranica 134 - ... mio parente? Per Dio, questo la mente talor vi mova, e con pietà guardate le lagrime del popol doloroso, che sol da voi riposo dopo Dio spera; e pur che voi mostriate segno alcun di pietate...
Stranica 216 - l pianto e lamento ? s'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, come puoi tanto in me, s'io nol consento? E s'io 'l consento, a gran torto mi doglio. Fra si contrari venti in frale barca mi trovo in alto mar senza governo: si lieve di saver, d'error si carca, ch'i' medesmo non so quel ch'io mi voglio, e tremo a mezza state, ardendo il verno.
Stranica 246 - 1 viver usato ho messo in bando. Sarei contento di sapere il quando; Ma pur devrebbe il tempo esser da presso. O felice quel dì che del terreno Carcere uscendo lasci rotta e sparta Questa mia grave e frale e mortai gonna , E da sì folte tenebre mi parta, Volando tanto su nel bel sereno, Ch' i' veggia il mio Signore e la mia Donna ! SONETTO LXXVIII.
Stranica 161 - ... tanto ti giova : Nido di tradimenti ; in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande ; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo, Co' mantici, e col foco, e con gli specchi.
Stranica 161 - Per 1' altru' impoverir se' ricca e grande; Poi che di mal oprar tanto ti giova: Nido di tradimenti, in cui si cova Quanto mal per lo mondo oggi si spande; Di vin serva, di letti e di vivande, In cui lussuria fa 1' ultima prova. Per le camere tue fanciulle e vecchi Vanno trescando, e Belzebub in mezzo Co' mantici e col foco e con gli specchi.
Stranica 249 - Deh non rinnovellar quel che n' ancide : Non seguir più pensier vago fallace, Ma saldo e certo ch' a buon fin ne guide. Cerchiamo '1ciel , se qui nulla ne piace ; Che mal per noi quella beltà si vide , Se viva e morta
Stranica 215 - I* benedico il loco e *1 tempo e l'ora che si alto miraron gli occhi miei. e dico: Anima, assai ringraziar dei, che fosti a tanto onor degnata allora. Da lei ti vien l'amoroso penserò, che, mentre 1 segui, al sommo Ben t'invia, poco prezzando quel ch'ogni uom desia; da lei vien l'animosa leggiadria ch'ai ciel ti scorge per destro sentero; si ch'i' vo già de la speranza altero.
Stranica 217 - Amor in altra parte non mi sprona, ne i pie' sanno altra via, ne le man come lodar si possa in carte altra persona.
Stranica 214 - Sonnet of Petrarch, as his original: " Ch'i veggio nel pensier, dolce mio foco, " Fredda una lingua, e due begli occhi chiusi " Rimaner dopo noi pien di faville.
Stranica 216 - S'amor non è, che dunque è quel ch' i' sento? Ma s'egli è amor, per Dio, che cosa e quale? Se buona, ond' è l'effetto aspro mortale? Se ria, ond'è si dolce ogni tormento? S'a mia voglia ardo, ond'è '1 pianto e '1 lamento? S'a mal mio grado, il lamentar che vale? O viva morte, o dilettoso male, Come puoi tanto in me s

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