PREFAZIONE Fu mio desiderio, quando impresi questo lavoro, di far per le Poesie liriche di Alessandro Manzoni quel che già per le Odi del Parini e le Poesie del Monti; ossia un lavoro tale, che, nel più breve spazio possibile, desse notizia di ciò che di buono e di osservabile s' era scritto intorno al gran lirico lombardo, ed inoltre aggiungesse e correggesse dove mancava o mi pareva errato, e riuscisse per tal modo cosa in massima parte nuova ed utile a piú persone. Studio amoroso ed intero e, per quanto era concesso, originale dell'opera del poeta; interpretazione letterale del testo, riprodotto con fedeltà scrupolosa e illustrato completamente delle varianti; ordine, precisione e chiarezza in ciascuna cosa, specie nella storia; esame d'ogni vera questione; giudizio libero ed equanime, con qualche osservazione estetica; nota delle fonti classiche e bibliche di concetto e di stile: ecco le doti che a un simile lavoro erano, secondo me, necessarie. - Questo mio le ha veramente tutte? Almeno tentai le avesse; e come, verrò qui mostrando. Divisi il volume in quattro parti, delle quali le tre ultime recano tutte le liriche approvate dall'autore, se ne togli le Strofe per una prima comunione, distanti senza fine per concetto e per vigore d'arte dagli altri componimenti sacri di lui; la prima contiene le tre poesie giovanili ch'egli già pubblicò o lasciò pubblicare, ma che poi, divenuto capo di una nuova scuola, non accolse fra le approvate, sebbene |