tutto il trascendente di lui genio nella composizione di un' Opera, che forma, e formerà sempre il decoro, e la gloria dell' Italiana Letteratura. EPILOGO: S E dunque, o gran Padre della nostra Poesia, sublime ed ingegnoso è il piano della tua Divina Commedia, e se più regolare n'è la condotta di quel che ordinariamente si crede, per aver tu esattamente servito agli oggetti che prefissi ti eri; se superato non sei stato punto dai Poeti che dopo di te fiorirono, sia nelle descrizioni patetiche, sia nelle terribili e meravigliose, sia nelle descrizioni ridenti e vaghe, sia nelle altre parti essenziali del poetico stile, e se i difetti di elocuzione in te impercettibili sono a confronto delle bellezze di essa; se in fine filosofo sommo, ed impareggiabil tu sei stato nella Religione, nella Politica, e nella Morale, e se il principale tuo scopo è stato di ammaestrare, e ben diriger gli uomini in que ste tre primarie basi dell'umana felicità; godi, o Gran Padre della nostra Poesia, dell' eterna e gigantesca tua fama, e col Venosino Poeta francamente pur grida: Exegi monumentum aere perennius, BRITIS |