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Terenzio Mamiani sul fondamento del diritto di punire. Esse comparvero in un volume unite alle risposte del Mamiani. Ivi il celebre giureconsulto ancor giovane sostenne con vigore la dottrina kantiana del giure e segnatamente la distinzione del diritto dalla morale, contro quella del Mamiani che non solo non ammetteva questa separazione di sfere, ma ricavava i principi dell'ordine giuridico e morale dalla metafisica. Sono pure ricordati con lode altri scritti di filosofia morale e politica, dai quali si può arguire ch'egli avrebbe conseguito nelle rispettive scienze, come scrittore, un posto pari a quello che ottenne nel foro e nel parlamento, se il tempo altrimenti occupato gli fosse bastato. Nomineremo fra gli altri una prefazione ai discorsi di Machiavelli sulla Deca di Tito Livio nella edizione compresa nella collezione dei classici italiani del Pomba, una dissertazione sul principio di nazionalità, ecc.

Il Mancini fece parte della categoria delle scienze giuridiche dell'accademia dei Lincei.

Manoscritti di Mamiani.

Nello scorso settembre fu inaugurata in Pesaro a cura di quel Municipio una sala destinata ai Manoscritti di Terenzio Mamiani. Pronunciò un elegante e dotto discorso il Comm. Giovanni Mestica prof. di Lettere Italiane nella Università di Palermo e ora preposto alla direzione delle scuole secondarie classiche nel Ministero della Pubblica Istruzione.

Pubblicazioni.

Sono usciti due volumi formanti la parte prima e la parte seconda dei Prolegomeni della grande opera postuma di Pietro Ceretti, intitolata Pasaelogices Specimen voltata in italiano dai professori Badini e Antonietti col titolo « Saggio circa la Ragione logica di tutte le cose. » Ne parleremo.

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Fra le recenti pubblicazioni che non essendo filosofiche pel soggetto, ma che pure interessano ai filosofi sia per la qualità dell'au tore, sia pel modo della trattazione, dobbiamo segnalare i due volumi di Domenico Berti intitolati: « Il Conte di Cavour avanti il 1848 e il Diario inedito con note autobiografiche del Conte di Cavour ». Gii studi biografici dell'illustre autore della vita di Giordano Bruno e del processo di G. Galilei hanno un'importanza filosofica.

- È d'imminente pubblicazione un libro del prof. Felice Tocco, nel quale la Filosofia di Giordano Bruno è ricostruita da un punto di vista

nuovo.

Segnaliamo l'opera postuma di Bertrando Spaventa intitolata Esperienza o Metafisica. Dottrina della cognizione. Ne faremo soggetto di considerazione nel prossimo fascicolo. E chiamiamo pure l'attenzione su un volume di Andrea Angiulli: La Filosofia e la Scuola, del quale quale pure ci proponiamo di discorrere.

Monumento a Giordano Bruno.

-

La questione del monumento a Giordano Bruno ebbe finalmente termine colla concessione dell'area richie sta per innalzarlo.

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Recenti pubblicazioni

·Prof. Pietro Ragnisco: Pietro Pomponazzi e Giacomo Zabarella nella questione dell'anima. (Estratto dagli Atti del R. Istituto veneto

-

di scienze, lettere ed arti, tomo V, Serie VI).

-

Sebastiano Maturi: Uno sguardo generale sulle forme fondamentali della vita. Napoli, Morano, 1888.

Arthur Schopenhauer: Le monde comme volonté et comme représentation traduit en français par A. Burdeau.

can, 1889.

Paris, Félix Al

M. Angelo Vaccaro: La scuola penale positiva e la sociologia. Roma, 1888.

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Luigi Rava: L'adozione e l'infanzia abbandonata. Proceedings of the Aristotelian Society for the Systematic study of Phylosophy. Vol. I, N. 1. London, 1888..

Della idea dell'essere. Memoria del socio Luigi Ferri. (Estr. dall'Accademia dei Lincei). Roma, 1888.

Giordano Bruno da Nola: Vita e opere. Discorso commemorativo del prof. Pietro Pellizzari. Taranto, 1888.

Prof. Pietro De Nardi: La Compagnia di Gesù e la recente condanna di Antonio Rosmini decretata dalla S. R. ed univ. Inquisi

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Per l'inaugurazione della sala dei manoscritti di Terenzio Mamiani nell'ateneo pesarese il 19 settembre 1888, discorso di Giov. MeFirenze, 1888.

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Andrea Angiulli, prof. ord. nella R. Università di Napoli: La Filosofia e la scuola.

Napoli, Anfossi, 1888.

Dr. phil. Susanna Rubinstein: Aus der Innenwelt Psychologische Studien. Leipzig. A. Edelmann, 1888.

riore.

Simone Corleo: I criterii per una legge sulla istruzione supe(Estr. dalla Russegna di scienze sociali e politiche.

VI Vol I- fasc. 131).

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Antropologiag enerale: Lezioni su l'uomo secondo la teoria dell'e

voluzione, dettate nella R. Università di Torino (corso libero del 1887-88) dal prof. Enrico Morselli. Undecima dispensa.

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Tullio Martello: Il professore d'università in Italia e all'estero. (Estr. dalla Rassegna Nazionale). Firenze, 1889.

Dr. H. Druskowitz: Eugen Dühring. Eine Studie zu seiner Würdigung. (Eugenio Dühring. Uno studio sulle sue benemerenze). Heidelberg. 1889.

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H. Druskowitz: Zur Begründung einer überreligiosen Weltan schauung. (Fondazione di un concetto dell'universo indipendente dalla religione). Heidelberg, 1889.

Luigi Rava.: Celso Mancini filosofo e politico del secolo XVI. Saggio sulle dottrine politiche italiane. Bologna, 1888. Un vol. Luigi Rava: Alessandro Turamini senese giureconsulto-filosof) del secolo XVI.

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Giuseppe Cimbali : Nicola Spedalieri pubblicista del secolo XVIII. Città di Castello, 1888, due vol.

Napoli, 1888.

P. Bianco: I problemi della morale e del diritto. Jacopo Gelli: La scherma collettiva quale mezzo di educazione fisica, con 37 tavole dimostrative. Firenze, 1889.

Green.

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Ugo Balzani: The popes and the Hohenstaufen.
London, 1889 (un vol.)

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Carlo Calzi: Un'ora di svago passata col poeta e filosofo Giacomo Leopardi. (Dalla Rassegna Nazionale).

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Firenze, 1888. Porfirio Isagoge o Introduzione alle Categorie di Aristotele, tradotta per la prima volta in italiano e annotata da Ernesto Passamonti, Pisa, Nistri, 1889.

La Somiglianza nella Scuola Positivista e l'identità nella Metafisica nuova. Memoria di Donato Jaja. (Dagli atti dell'Accademia delle Scienze morali di Napoli).

Prof. Giovanni Cesca: La religione della filosofia scientifica. — Padova 1889. Un fasc. di pag. 42.

Filippo Cicchitti-Suriani: La morale riassunta ed esposta in tavole per uso dei Licei. Aquila tip. Grossi, 1887-88,

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Filippo Cicchitti-Suriani: La storia della filosofia dichiarata in tavole per uso dei Licei. Aquila, tip. Grossi, 1887-88.

Un libro postumo di Bertrando Spaventa

La dottrina della Conoscenza nell'Heghelianismo

La pubblicazione testè fatta dell'opera di Bertrando Spaventa col titolo: Esperienza e Metafisica, dottrina della Cognizione, ci permette di giudicare della parte che il valente pensatore ha sostenuta nel movimento filosofico del nostro tempo, forse meglio che non fecero le sue pubblicazioni durante la sua vita. Benchè tanto diversi di argomento e succedentisi senza un ordine apparente, i tredici Capitoli di cui si compone questo libro ci presentano in poco più di 240 pagine, il sostanziale delle dottrine da lui insegnate dalla cattedra od esposte negli scritti. I problemi fondamentali della filosofia vi sono studiati da una mente arrivata alla piena maturità del suo sviluppo e risoluti con una chiarezza e fermezza di formole che spesso, a giudizio di molti, facevasi desiderare nelle sue opere anteriori. E di questo vantag gio, sembra si possano assegnare due cause, imperocchè come ce ne informa l'egregio suo editore prof. Donato Iaia nella sua Introduzione, questi capitoli sono il frutto dell'ultimo corso di lezioni alla Università di Napoli,

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dato con l'intendimento di riprendere in esame il concetto della filosofia e delinearne sommariamente l'ordine sistematico, ritornando con nuovo sforzo di riflessione sulle esposizioni fattene altre volte; in secondo luogo parmi dovervisi ravvisare l'influsso che le varie forme dell' empirismo contemporaneo e segnatamente quelle dell'associazionismo inglese, e della psicologia fisiclogica esercitarono sugli ultimi e più costanti seguaci dell'heghelianismo e generalmente sulla metafisica durante l'ultimo ventennio. Difatti quantunque la Scuola hegheliana che Spaventa contribuì ad illustrare, continuasse a reggersi in Napoli, mentre in Germania era quasi interamente scomparsa, non poteva rimanere indifferente al movimento empirico che dall'Inghilterra e dalla Francia dilatavasi all'Italia. Tanto gli ultimi scritti dello Spaventa, quanto quelli del Vera suo collega, portano l'impronta di questa situazione e ci rivelano nei loro autori l'intento di riforbire le armi della speculazione, di difendere la Metafisica contro le negazioni dell'empirismo e del materialismo e di provare l'impotenza radicale di questi sistemi, e per contro il necessario concorso dell'idealismo all'accertamento delle leggi fondamentali del vero e del sapere.

Con un umorismo che conferisce alla polemica un carattere di vivacità arguta, senza uscire dalla misura, e rompere l'uniformità grave del ragionamento cattedratico, lo Spaventa dirige contro il doppio dommatismo empirico e teologico colpi vittoriosi. La sua potenza dialettica si concentra principalmente su due punti: e cioè sulla teoria dell'esperienza e sull'unità del vero, fondata

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