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Le copiose informazioni intorno alla vita di Porfirio che dà l'A., sono in generale esatte; ma poichè spesso sono attinte agli antichi storici, sebbene all'A. non sia ignota anche la recente letteratura, ta. lora l'erudizione fa ingombro e le discussioni appariscono superflue, come quanto dice a p. 10-11 sulla patria di Porfirio, che certo era o Batanea in Siria o Tiro; tal altra non riesce utile, come quando a p. 21 riferisce da una vecchia dissertazione latina dell'Holsten i titoli dei libri di Porfirio in latino e non già nell'originale (cf. Suida V. Toppúpoc) o a p. XV della Pref., seguendo la prefazione latina del Busse alla sua edizione, cita latinamente il periodico tedesco Hermes; così in Hermae.

Questa e altre piccole mende, che qui non è il luogo di rilevare, non tolgono gran fatto alla bontà e alla diligenza dell'utile lavoro. La traduzione, per la parte che abbiamo confrontata coll'originale, ci apparisce ben fatta, nell'insieme, e in tanta aridità spinosa di materia, non priva di sveltezza ed eleganza. Chi pensi alle difficoltà che incontrano siffatti studi anche ora in Italia, o almeno alla indifferenza gene[rale che li circonda, non dubiterà di congratularsi vivacemente col coraggioso e valente professore.

Napoli, Maggio' 89.

A. C.

NOTIZIE

Questione Rosminiana.

Troviamo nella Perseveranza dell' 11 aprile, un articolo intitolato: « La verità va detta tutta » nel quale il Prof. Lorenzo Michelangelo Billia, sotto forma di lettera al Marchese da Passano, direttore della Rassegna Nazionale, prende in esame le osservazioni pubblicate in essa Rassegna dal sig. Morone, col titolo: Pro Veritate, intorno a due articoli dei Professori L. Ferri e R. Benzoni, concernenti la condanna delle XL Proposizioni Rosminiane in particolare, e la filosofia del Rosmini in generale. Il Prof. Billia non si pone nel punto di vista del sig. Morone, nè in quello dei suddetti Professori. Egli loda il primo di aver difeso la perfetta ortodossia del Rosmini e di essersi studiato di dimostrare la coerenza delle sue dottrine; egli è pure d'accordo col Morone nello scagionare l'autorità ecclesiastica dalla contradizione più apparente che reale del Dimittantur e della condanna applicata da due giudici diversi alle opere del Rosmini e ad alcune delle loro parti, riconoscendo tuttavia che questa successione di sentenze contrarie non ridonda a vantaggio dell'autorità ecclesiastica. Lo spazio ci manca per rilevare le osservazioni del Billia intorno a fatti e circostanze relative alla controversia, e che per la esattezza delle informazioni riferite dal Billia chiariscono la parte accurata e leale che egli assume nella questione.

Cogliamo l'occasione per annunziare la pubblicazione seguente che l'editore Hoepli di Milano sta per mandare alla luce:

XL proposizioni attribuite ad Antonio Rosmini confrontate coi testi originali dell'Autore e con altri dello stesso che compiono o illustrano il senso.

Concorsi a Cattedre di filosofia. È chiuso il Concorso alla Cattedra di Storia della filosofia all'Università di Pavia. È eperto il concorso alle cattedre di Filosofia che si renderanno vacanti nei Licei del Regno sino al prossimo ottobre. Si inviano le domande e i titoli al Ministero dell'Istruzione pubblica.

Concorso al premio Ravizza. La Commissione per il premio Ravizza, nell'adunanza del 20 febbraio 1889, constatata la mancanza di concorrenti al premio di lire 2000 del p. p. anno 1888, prese la deliberazione di riaprire il concorso sullo stesso tema, portando il premio da L. 2000 a L. 3000 e fissando il tempo utile per la presentazione dei manoscritti dei concorrenti al 30 ottobre 1890.

Tema proposto: « Il crescente spirito di associazione quali mutamenti essenziali introdusse, ed accenna introdurre nella vita pubblica e nella privata ? È a temerne affievolimento alla personalità, alla libertà individuale, al sentimento morale e alle norme del dovere ? »

Condizioni: Al premio di filosofia di fondazione Ravizza può concorrere ogni italiano, eccettuati i membri della Commissione.

I manoscritti saranno, mandati alla Presidenza del R. Liceo Beccaria in Milano non più tardi del 30 ottobre 1890.

Devono essere in lingua italiana, inediti, anonimi, scritti con caratteri facilmente leggibili, contrassegnati da un motto che si ripeterà sopra una scheda suggellata, contenente nome, cognome e abitazione del concorrente. I nomi dei non premiati restano ignoti.

L'autore premiato conserva la proprietà del suo lavoro coll'obbligo di pubblicarlo entro un anno, preceduto dal rapporto della Commissione. Alla presentazione dello stampato riceverà il premio assegnatogli.

Gli altri lavori possono essere ritirati entro sei mesi dalla data della Relazione che li avrà giudicati, ma la Presidenza del Liceo non si incarica di rimandarli.

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Associazione per l'Arbitrato e per la Pace.

Or sono due anni, un illustre filantropo, l'inglese Pratt si recava a Roma per iniziarvi l'istituzione di una società per l'Arbitrato e per la Pace destinata a concorrere con le altre già esistenti in Italia e all'estero allo scopo umanitario che si propone la Società Madre, da assai tempo esistente in Londra, e della quale è organo il periodico Concord.

L'apostolato del sig. Pratt non ha punto fatto illusione agli uomini che hanno aderito al suo invito. Senza punto credere alla possibilità di comporre le questioni attuali di politica internazionale con le esortazioni di società private e inermi, ma pure pesuasi della potenza delle idee e del finale trionfo di quelle che conformi alla verità e alla giustizia, possono con preparazioni secolari, penetrare profondamente negli animi, hanno ristretto il loro compito allo studio e all'applicazione dei mezzi morali, capaci d'influire sull'opinione pubblica e di sostituire a poco a poco il desiderio delle soluzioni pacifiche alla violenza dei conflitti armati.

Guidata da questi concetti, la Società Romana per la Pace presieduta dall'on. Ruggero Bonghi ha invitato le altre società italiane fondate per il medesimo scopo a inviare i loro Delegati a un congresso in Roma, Diamo l'elenco dei temi che vi sono stati trattati:

1. Del disarmo e dei modi pratici per conseguirlo per opera dei Governi e dei Parlamenti.

2. Dell'unione doganale od altro sistema di rapporti commerciali fra le Nazioni, come mezzo inteso a migliorarne le relazioni politiche e a renderle pacifiche.

3. Il principio dell'Arbitrato internazionale nelle varie sue forme e nei suoi modi d'applicazione. Se e come, mediante trattati pernianenti di Arbitrato, possa essere deferita ad un Tribunale o Consiglio supremo di Arbitrato internazionale, e con qual procedimento, la risoluzione delle divergenze insorte fra due o più Nazioni.

4. Sui modi pratici di rinvigorire e di organizzare in Italia il movimento della pubblica opinione verso la pace e verso l'Arbitrato internazionale.

Congresso Internazionale dell'Insegnamento Superiore Secondario. Nell'occasione dell'Esposizione Universale che si è aperta a Parigi, si terrà alla Sorbona un Congresso Internazionale sulle questioni pedagogiche dell'insegnamento superiore e secondario. Il Comitato è presieduto dal sig. Gréard, vice-rettore della Circoscrizione Accademica di Parigi, la cui competenza è ben nota nelle materie pedagogiche. Furono nominati Presidenti onorari i Senatori Jules Simon e Berthelot. Il Congresso durerà dal 5 al 12 Agosto. La quota da sborsarsi dagli aderenti è fissata a 10 lire. Il Comitato ha diramato inviti alle persone più note per la loro competenza e la loro autorità nelle materie di cui il Congresso deve occuparsi. Le principali disposizioni date finora dal Comitato che rileviamo dalla Circolare da esso divulgata per le stampe sono le seguenti:

1° Il Congresso si dividerà in due sezioni: insegnamento superiore e insegnamento secondario dei giovani e giovanette;

2o Le sezioni potranno essere suddivise in sotto-sezioni;

3o Le deliberazioni verteranno su due ordini di questioni, cioè, sopra questioni determinate dal Comitato ordinatore, alcune delle quali potranno essere l'oggetto di rapporti preliminari, e di questioni proposte da membri del Congresso durante le sedute.

Ecco le questioni scelte dal Comitato ordinatore :

1o Limitazione e sanzione degli studi secondari ;

2o Equivalenza internazionale degli studi e dei gradi;

3o Delle forme diverse dell'insegnamento secondario, quanta parte debbano avere in ciascuna le lingue antiche, le lingue moderne e le scienze ;

4° Qual metodo debba seguirsi nell'istruzione secondaria delle giovanette, e particolarmente l'insegnamento delle lingue moderne e delle scienze;

5° Qual posto debba assegnarsi all'insegnamento delle scienze economiche e sociali nei programmi dell'insegnamento superiore.

Pubblicazioni. Nel Fascicolo dei Rendiconti dell'Accademia dei Lincei del 17 Marzo (Classe delle Scienze morali) è pubblicato un lavoro del Prof. Francesco Bonatelli, intitolato : Conseguenze ed inconseguenze di alcune moderne dottrine, nel quale l'illustre Professore di Padova dimostra i legami che uniscono il sensismo e l'agnosticismo a un indirizzo negativo dell'analisi della conoscenza. Egli con logica stringente pone in chiaro le incoerenze d'un indirizzo critico sofistico che riesce alla negazione del soggetto o dell'oggetto del conoscere, ossia delle condizioni necessarie ad esso, il che val dire a un vero annullamento. Fra le pubblicazioni dei periodici italiani notiamo quella del Prof. Barzellotti sul Pessimismo filosofico in Germania e i problemi morali del nostro tempo (Nuova Antologia, 16 Marzo e 16 Maggio). È una recensione del libro del Prof. Turbiglio sull'Università di Stato e le Università Autonome dovuta al Prof. L. Ferri.

Annunziamo l'apparizione d'un periodico mensile in Verona, intitolato L'Alighieri. È diretto dal sig. Pasqualigo, benemerito degli studi letterari italiani e principalmente di quelli che si riferiscono al primo Rinascimento. Speriamo che questa pubblicazione sarà condotta con tale novità di ricerche e profondità di meditazioni da rivelarci nuovi aspetti del pensiero filosofico di Dante e da aprirci sempre più le fonti estetiche del divino poema.

Fra le pubblicazioni dei nostri professori Universitari di filosofia dedicati alle scuole, notiamo la 3 edizione degli Elementi Scientifici di Psicologia e di Logica (parte 2a - Logica) per Angelo Valdarnini professore di Filosofia teoretica nella Università di Bologna. Questa edizione è emendata ed accresciuta.

Registriamo pure la Dispenza 1a di un'altra pubblicazione dovuta al Prof. Gaetano Iandelli dell'Accademia Scientifico-letteraria di Milano col titolo; Unità delle scienze pratiche come avviamento alla scienza prima. Attendiamo il seguito di questo volume del nostro egregio collaboratore per occuparcene.

Università libera di Perugia. Il Prof. Enrico dal Pozzo, professore di fisica in quella Università, e ben noto ai nostri lettori per le sue pubblicazioni sull'Ipnotismo e sull' Evoluzionismo, svolge in questo mese di Maggio le sue idee sul Monismo in una serie di conferenze tenute nella suddetta Università. Ecco i soggetti da lui trattati: Introduzione Monismo scientifico Dualismo di Hirn e di Stal Dua. lismo pitagorico della Nuova Scienza (Caporali) L'Ideale nell' UniSperiamo che l'Autore darà alle stampe in un libro il frutto di queste conferenze.

verso.

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Necrologia. Apprendiamo con vivo rammarico la notizia della morte avvenuta nella prima quindicina di Maggio in Parigi di Emilio Beaussire, membro della classe di scienze morali e politiche dell'Istituto di Francia.

Era nato nel 1824, fu allievo della Scuola normale superiore di Parigi, dalla quale uscirono quasi tutti i più insigni professori dell'insegnamento classico e universitario francese. Si dedicò all'insegnamento della filosofia che professò in uno dei più importanti Licei di Parigi. Noto per le sue opinioni liberali, rispettato e amato per le doti di un carattere fermamente devoto nella vita pratica ai principi di alta moralità e giustizia politica esposti e inculcati ne' suoi scritti, Beaussire lascia di sè onoratissima memoria Fra i libri da lui pubblicati notiamo i seguenti: Antecedents de l'Heghelianisme dans la philosophie française. La liberté dans l'ordre intellectuel et moral. Les principes de la morale. Les principes du droit. La guerre étrangère et la guerre civile. Fu collaboratore della Reoue des deux mondes e di altri importanti periodici francesi.

Rileviamo dalla stampa francese la notizia della morte del professore Ludovico Carrau, incaricato d'una parte dell'insegnamento filosofico alla Sorbona e autore di pregiati libri fra cui quello intitolato : La filosofia religiosa in Inghilterra.

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