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Recenti pubblicazioni

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D'un errore radicale nella teorica della Conoscenza. Nota del prof. Francesco Bonatelli, membro effettivo del Reale Istituto Veneto di scienze, lettere ed arti. (Un op. di pag. 12).

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La Philosophie dans ses raports avec les sciences et la Religion par G. Barthélemy-Saint Hilaire Paris, Félix Alcan Editeur, 1889 (Un vol.)

Sintesi o Genesi di scienza. Studi umano-sociali per Pasquale Garofalo. Napoli, Ernesto Anfossi Editore, 1889. (Un vol. di pag. 102).

La Filosofia di Giacomo Leopardi. Studio del Dott. Vincenzo Laureani. Lanciano, B. Carabba Editore 1889. (Un op. di pag. 38).

Intorno a un fatto contemporaneo. Michelangelo Billia. (Un op. di pag. 26).

Alfredo Pioda.

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Teosofia.

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Estratto dalla Lux Aprile-Maggio 1889. Roma, Tip. delle Terme Diocleziane 1889. (Un op. di pag. 21).

Le opere latine di Giordano Bruno.

Esposte e confrontate

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con le italiane da Felice Tocco, prof. di Storia della Filosofia. Coi tipi dei successori Le Monnier, 1889. (Un vol. in IV° di pag. 416. Pubblicazioni del R. Istituto di studi superiori e di perfezionamento in Firenze).

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Saggio sui trattati d'amore del CinqueContributo alla storia dei costumi italiani del secolo XVI.

Recanati, Tip. Rinaldo Simboli 1889.

Quaranta Proposizioni attribuite ad Antonio Rosmini, coi testi originali completi dell'Autore e con altri dello stesso che ne compiono il testo, per cura di Lorenzo Michelangelo Billia. Milano, 1889.

Ulrico Hoepli

Le Procès de Socrate. Examen critique des Thèses Socratique par G. Sorel. Paris, Félix Alcan, Éditeur, 1889.

La Philosophie de Gassendi par P. Félix Thomas. Paris, Félix Alcan, Éditeur, 1889.

Metrica e Psicologia (Frammento d'estetica) per Roberto Benzoni Prof. nella R. Università di Palermo. - Firenze, Tip. Cooperativa, 1889. - Über Phantasie-Vorstellungen von Anton Òlzelt-Newin. — Graz, Leuschner u. Lubensky, 1889.

Franco Ridella. ·Giacomo Leopardi. Discorso.

Recanati, 1889.

Delle obbligazioni naturali.

Saggio critico del Can. Francesco Fisichella (Estr. dall'Antologia Giuridica), Catania, 1889.

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Filippo Cicchitti-Suriani. Della dottrina degli affetti e delle passioni secondo la filosofia stoica e cristiana. rico di psicologia morale con lettera di Luigi Ferri all'autore.

1889.

Saggio sto-
Aquila,

La sintassi della lingua latina esposta con ordine logico ad uso dei ginnasi dal Prof. Dott. Francesco Chiminello. Sondrio, Tip. Moro, 1889.

Antrolopogia generale.

Lezioni su l'uomo secondo la teoria

dell'evoluzione, dettate nella R. Università di Torino dal Prof. Enrico Morselli, Disp. 19. Torino. Unione Tip. Editrice, 1889.

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Enrico Dal Pozzo di Mombello, Il 9 giugno 1889 in Roma Discorso. Perugia, 1889.

UN NUOVO LIBRO DI METAFISICA

(1)

Il signor Giulio Bergmann, professore di filosofia all'università di Marburgo, ha già pubblicato parecchi lavori, che riguardano di preferenza la logica e la gnoseologia (2). Egli si oppone risolutamente al criticismo kantiano e all'indirizzo positivistico e materialistico di molti moderni, rinnovando in gran parte le teorie leibniziane e continuando in un certo rispetto la tradizione di Ermanno Lotze. Crediamo quindi che meriti d'essere conosciuto anche in Italia, tanto più che parecchi tra noi credono o affettano di credere che la filosofia spiritualista sia già morta e sepolta. Sebbene noi non possiamo

(1) I. BERGMANN: Vorlesungen ueber Metaphysik mit besonderer Beziehung auf Kant 490 pag. Berlin 1886.

(2) Grandlinien einer Theorie des Bewusstseins

Berlin 1860.

Zur Beurtheilung des Kriticismus vom idealistischen Standpunkte. Ibid. 1875.

Allgemeine Logik. 1. Bd. Ibid. 1879.

Sein und Erkennen, eine fundamental philosophische Untersuchung. Ibid. 1880.

Das Ziel der Geschichte. Marburg. 1881.

Die Grundprobleme d. Logik. Berlin. 1882.

ANNO IV. VOL. II.

DISP. II.

1.

accettare tutte le sue conclusioni e su parecchi importantissimi problemi non ci consti quale sia definitivamente il suo pensiero, non possiamo a meno di riconoscere nel signor Bergmann un pensatore vigoroso, al quale spetta senza fallo la lode di propugnare strenuamente una causa, che ora non gode il favore della platea.

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Il libro quassù annunziato non è un trattato compiuto di metafisica, anzi può dirsi che non tratti a fondo che un solo problema; ma « se ad altro non fossimo riu« sciti così egli chiude il volume tranne a « questo di ridestare la fiducia che la ragione facendo << uso di quelle medesime forze, con cui assoggetta a sè la cerchia dei fenomeni sensibili, e seguendo le << medesime regole, può giungere anche a intender se << stessa e con intender se stessa pervenire a quella conoscenza limitata sì ma esatta di ciò che è in sè, alla << quale non può rinunciare se non nei periodi di stan<< chezza e di distrazione; se ad altro non fossimo riusciti << che a sfatare i fantasmi dello scetticismo e le contrad<< dizioni del criticismo, nonchè a ribattere i pregiudizi, << con cui le altre scienze considerano la filosofia e in ispecie la metafisica, questo guadagno ben ci com<< penserebbe del lavoro e della fatica che vi abbiamo << adoperato. »

Quanto alla forma il libro si compone di venti lezioni e pertanto la indagine, spesso sottile e talora profonda, è per lo più dissimulata sotto il processo espositivo; ma se ciò è causa d'una certa prolissità e di parecchie ripetizioni, giova per altro alla chiarezza e rende attrattiva la lettura. Ma gli è tempo che entriamo in mate

ria; il che faremo esponendo dapprima i concetti dell'A. senza inframmettervi alcun appunto critico. Verranno dappoi le nostre osservazioni e le nostre riserve.

I

L'autore, riserbandosi di svolgere più a fondo il concetto della metafisica quando sia giunto al termine della sua trattazione, prende le mosse da questo, che essa, conforme al pensiero aristotelico, è la scienza dell'essere in quanto è. L'essere poi è una vera pertinenza delle cose esistenti e non già, come voleva il Kant, una semplice posizione del contenuto. In ogni idea si pensa implicitamente l'esistenza della cos, a cui si riferisce, ossia ogni cosa in quanto è pensata, è pensata come esistente; il giudizio poi col quale affermiamo che essa esista davvero o no, dichiara vera o falsa la nostra idea.

Se pertanto tuttociò, che noi pensiamo, lo pensiamo come esistente, essere una cosa ed esistere sono sinonimi. All'obbiezione che si pensano anche le relazioni, le qualità, i fatti, ecc. e che questi non si pensano nè come esistenti nè come cose, risponde ch'essi esistono dell'esistenza delle cose, di cui sono relazioni, qualità, ecc.; ed esser ciò tanto vero che a volerli pensare isolati, il nostro pensiero è costretto a prestar loro una certa maniera di sostanzialità.

Contro del Kant, il quale osservando i vani conati della metafisica propose di incominciare colla critica

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